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6.45 a.m. ed io ero già pronta, miracolo.

"Effimero che ha breve durata, fugace, momentaneo" lessi interrompendo gli allenamenti mattutini di Scott "Sorellina lo sai che bisogna bussare prima di entrare in una stanza? E se fossi stato nudo?"

"Non farla tanto tragica Scott" rotai gli occhi "Lo so che a quest'ora ti alleni" dissi infine raccogliendo il libro che stava leggendo "Vedo che hai finalmente messo la testa sulle spalle Scott" lo rimbeccai "Già quest'anno voglio dare il meglio" "Buon primo giorno di scuola allora" dissi dandogli un bacio sulla guancia "A proposito ieri vi ho sentiti, mi dispiace" mi avvisò poco prima che uscissi, mi voltai verso di lui "Non fa niente doveva andare così" scrollai le spalle per poi uscire.

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Scesi dalla moto di Scott e gli restituì il casco.

Guardai attentamente l'insegna della scuola, l'avevano cambiata, e passai in rassegna tutte le persone fino a guardare alla mia sinistra "Scott guarda" dissi indicando due moto identiche "Nuovi studenti?" ipotizzai "Può darsi" scrollò le spalle entrando con me.

Lasciai Scott con Stiles mentre io raggiunsi Lydia ed Allison.

"Ciao Allison" dissi abbracciandola "Ciao Lydia" sorrisi a quest'ultima.

"Ciao Luna" mi salutò distrattamente Lydia "Matricole, tanti giovani" disse poi battendo la mano sull'armadietto "Troppo giovani hanno quattordici anni" la riprendemmo io ed Allison ridendo "Alcuni sono molto maturi"

"Sai è anche bello essere single puoi concentrarti su te stessa per diventare una persona migliore" constatò Allison, annuì indicandola e l'appoggiai in pieno "Ha ragione".

"Cos'è successo con Thomas?" domandò Allison "Parte per Los Angeles stamattina, si trasferisce lì e ne ha avuto conferma solo ieri" "Mi dispiace" esclamò quest'ultima passando una mano sul mio braccio e sorridendo per confortarmi.

"Allison ti voglio bene a te un po' meno Luna ma ti voglio bene lo stesso" si intromise Lydia sfregandosi le dita, sorrisi fintamente ma almeno apprezzavo lo sforzo "Quindi se avete bisogno di fingere che stiamo parlando di me quando in realtà stiamo parlando di voi per me va bene, ma io non voglio trovare un fidanzato" ammise ribattendo una mano sull'armadietto "Io voglio una distrazione".

"Tu non cambierai mai Lydia" la rimbeccai ridendo poi l'ingresso di due ragazzi catturò l'attenzione di tutti. Due ragazzi perfettamente identici camminavano lungo il corridoio come se fossero ad una sfilata, notai che in mano portavano un casco. Ecco di chi erano quelle moto.

"Fratelli?" chiese Allison

"Gemelli" osservammo io e Lydia, distrattamente.

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Entrai nella classe di letteratura insieme ad Allison e Lydia, quest'ultima prese posto dietro Stiles mentre quello accanto era libero, fulminai Allison con lo sguardo tipo 'quel posto è il mio' e poi notai che l'unico banco libero era quello davanti a Scott "Sai puoi andare a sederti non morde mica" le sussurrai, lei mi guardò con disapprovazione ma la ignorai andando a sedermi accanto a Stiles.

Il chiacchiericcio venne fermato dalle suonerie dei cellulari, sbloccai lo schermo e vidi che mi era arrivato un messaggio abbastanza lungo.

"L'orizzonte era sbarrato da un nero banco di nuvole e quell'acqua che come un viale tranquillo porta ai limiti estremi della terra scorrendo oscura sotto un cielo scoperto sembrava condurre dentro al cuore di un'immensa tenebra" entrò in scena la professoressa leggendo ad alta voce "Questo è l'ultimo periodo del primo libro che leggeremo e sarà anche l'ultimo messaggio che riceverete in classe. Spegnete i telefoni ragazzi" sorrise sedendosi dietro alla cattedra.

"Struggente e teatrale" dissi a bassa voce a Stiles che accennò ad un sorriso.

"Signorina McCall" mi rimproverò la professoressa sorprendendomi, come faceva a sapere il mio cognome "Mi sa dire di che libro stiamo parlando?".

"Cuore di tenebra di Józef Teodor Konrad Korzeniowski o come lo conosciamo tutti Joseph Conrad pubblicato prima in tre puntate in febbraio, marzo e aprile del 1899 e successivamente, nel 1902 si intende, in un unico volume, la raccolta Gioventù e altri due racconti" risposi prontamente sotto lo sguardo sorpreso di mio fratello e Stiles.

"Molto bene, vedo che è impossibile coglierla alla sprovvista" disse per poi iniziare a scrivere qualcosa alla lavagna "Come hai fatto?" domandò Stiles "Trucchi del mestiere" lo presi in giro beccandomi un occhiolino.

Eravamo tutti impegnati a prendere appunti quando il preside interruppe la lezione, farfugliò qualcosa alla professoressa e quest'ultima chiamò mio fratello per poi uscire insieme dall'aula.

"Che cos'è successo?" mi chiese Stiles

"Io non ne ho la più pallida idea"

"Hai notato la caviglia di Lydia?" sussurrò per non farsi sentire da lei

"Si è fasciata" risposi.

"Ehi Lydia" la chiamai "Che hai fatto alla caviglia?"

"Prada mi ha morsa".

"Il tuo cane ti ha morsa?" domandò Stiles

"No, la mia borsa firmata" ironizzò Lydia facendomi ridere.

"E non è strano? Insomma non ti ha mai morsa?" mi insospettì lei fece un segno di negazione con la testa.

"E se fosse successa la stessa cosa con il cervo? Gli animali si comportano in modo strano quando avvertono qualcosa come per esempio un terremoto" osservò Stiles "Quindi stai dicendo che ci sarà un terremoto?" chiedemmo io e Lydia confuse riabbassando il tono della voce perché la professoressa rientrò "No, forse sta per succedere qualcosa di brutto".

"Sono solo un cervo e un cane" minimizzò la ragazza "Aspettiamo il proverbio dice non c'è due senza" ma non terminò la frase perché un uccello si schiantò contro la finestra poi un altro ancora fino a quando non ruppero la finestra e entrarono uno dopo l'altro, non erano cervi qualsiasi ma corvi.

"State giù" urlò la professoressa, ed io in un attimo non capì più niente, Stiles si era letteralmente fiondato su di me, tutti urlavano e questi corvi volavano per la classe, erano come impazziti.

I know you love me ; SacrificeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora