Le cose iniziarono a mettersi un pelino male, così decisi di inviare un messaggio a Stiles in cui dicevo che avevo bisogno di pararli in privato.
Stiles arrivò con il fiatone nella nostra stanza e ci raccontò del comportamento strano di mio fratello e non solo il suo, anche quello di Boyd.
"Scott si comporta così solo con la luna piena" constatò Allison, spostandosi dalla finestra verso il centro della stanza. "Quindi continuava a fissare imperterrito la finestra?" chiesi, per esserne certa, pensando che non era stato solo lui a comportarsi in modo strano. "Sì. Si comportava in modo strano" confermò Stiles per poi continuare, sembrava stesse rivivendo quella scena "Ma non quanto Boyd. Visto per come ha sfondato con un pugno quel distributore automatico".
"Quindi non ho avuto un'allucinazione" riflettei, ricordando che durante la chiamata con mia madre mi era parso di vedere il vetro infrangersi. "Comunque anche Isaac si è comportato in modo strano. Penso di non averlo mai visto così" aggiunsi, mordendomi un'unghia.
"Un momento. Ti sei vista con Isaac?".
"Non credo che siano affari tuoi" urlai di rimando, non volevo innervosirmi inutilmente.
"Visto è il motel" esclamò Lydia interrompendo me e Stiles. "Quindi o ce ne andiamo da qui o qualcuno deve imparare a fare un esorcismo prima che un lupo impazzisca e ci uccida" disse esasperata prendendo la Bibbia dal cassetto.
"Aspetta solo un attimo. E se non fosse solo il motel? Il numero nell'ufficio è aumentato di tre giusto" cercò di ragionare Stiles "Tre come i sacrifici, quindi magari questa volta sono tre lupi mannari" dissi "Isaac, Scott e Boyd" completò Allison.
"Qualcuno ha previsto il nostro arrivo" "Esatto Stiles. Quindi dobbiamo andarcene" urlò Lydia lanciando sul letto la Bibbia dalla quale spuntò qualcosa, l'afferrai e notai fosse un articolo di giornale "Uomo di vent'otto anni si impicca al famigerato Glen Capri" lessi ad alta voce lasciando l'articolo sul letto e trovandone altri "Parlano tutti dei suicidi avvenuti in questa stanza" riuscì a constatare dopo averli passati in rassegna. "Parlano tutti della stanza 217. Probabilmente questi sono i suicidi avvenuti in questa stanza" ci fece notare Lydia.
"Magari ce ne sono in ogni stanza" ipotizzai. "Ma è meraviglioso. Invece di lasciare un cioccolatino sul cuscino lasciano un articolo sulle morti orribili avvenute nel motel" disse Stiles, sardonico.
"E se ce ne fosse uno sulla coppia nella stanza accanto?" rifletté Lydia. Aprì di scatto la porta, sbattendo contro il braccio di Stiles, che aveva avuto la mia stessa idea e poi cercammo di aprire la porta della 216. "Prima non era chiusa a chiave" esclamò Lydia. "Lascia stare. Isaac, Scott e Boyd devono andarsene" disse con tono autorevole Allison facendo scattare Stiles, ma il rumore di una motosega, proveniente da quella stanza, lo fece fermare "Loro non sono gli unici licantropi".
"Non lo sento solo io vero?" domandò Lydia, balbettando. "Sembra il rumore di una sega circolare" ci informò Allison. Stiles urlò contro le mie orecchie, incredulo "Sega circolare?", non riuscì a restare fermo un secondo che prese la rincorsa e riuscì a sfondare la porta.
Ethan era lì, con quella sega circolare in mano, puntava al suo addome.
"Ethan non farlo" urlò Stiles fiondandosi su di lui, mentre io rimasi bloccata non sapendo cosa fare.
Il mio cuore iniziò a battere velocemente per l'ansia, insomma, Ethan era lì che cercava di tagliarsi con la sega circolare e Stiles si era fiondato su di lui, mentre la sega era ancora in moto.
Lydia per fortuna staccò in tempo la presa della sega circolare, Stiles perse l'equilibrio e cadde a terra. Fu quando vidi la sega circolare ad un centimetro dal viso di Stiles che scattai. Corsi verso di lui e lo tirai indietro.
STAI LEGGENDO
I know you love me ; Sacrifice
Fanficsequel di: •I know you love me •I know you love me; Paralyzed Quattro mesi dopo... P.s. Questa fan fiction riporta quasi pari passo le battute della serie tv con alcune differenze con scene aggiunte, dialoghi diversi, scene tolte, altre sostituite...