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"Allison" urlai, correndo nel corridoio per raggiungerla.

Scott e Stiles corsero da Derek per raccontargli tutta la verità sperando di arrivare prima della Blake, io rimasi a scuola perché ancora stordita, le orecchie continuarono a fischiare per un po'.

Le persone erano divise in gruppi, alcuni parlavano con i poliziotti.

La pianista era rimasta vittima di un sacrificio, durante il concerto il coro aveva iniziato a cantare una melodia tipica celtica che si usava durante i sacrifici, una corda del pianoforte aveva ceduto, tagliandole la gola.

Ecco spiegata quella sensazione che mi perseguitava da questa mattina ma da un lato ero sollevata dal fatto che il mio istinto mi avesse portata a prendere le distanze dal concerto.

Ma una domanda mi sorse spontanea.

Perché riesco a percepire delle sensazioni?

"Allison" la richiamai nuovamente, costringendola a voltarsi "O mio Dio stai bene" esclamai abbracciandola.

"C'era del vischio" mi spiegò

"Come in ogni sacrificio umano".

"Tu l'hai sentito?" domandai, Allison sembrò non capire infatti aggrottò la fronte "Un urlo, da rompere i timpani". Lei scosse la testa "Strano. L'abbiamo sentito solo io e Scott" notai "Anche Isaac" aggiunse lei, preoccupata.

"Non riesco a rintracciare né Derek né Scott. Come sta Lydia?" si intromise Isaac, con affanno, il cellulare in mano.

"Questo perché Scott è con Derek" gli avvisai. Entrambi annuirono.

"Lydia sta bene, ha solo qualche livido. La portano in un altro ospedale, il Beacon Memorial sarà evacuato" spiegò Allison, rimasi un attimo sconcertata dalla notizia, non lo sapevo. Si insomma c'era un temporale e le luci traballavano. "Come ogni volta che succede qualcosa di soprannaturale" bisbigliai roteando gli occhi. "Sono previsti danni?" chiese Isaac. "È probabile. Un paramedico mi ha detto che i generatori di riserva non reggerebbero se saltasse la corrente" parlò Allison.

"Il Beacon Memorial? È dove si trova Cora non è vero?" intervenni.

Papà Argent venne verso di noi a passo svelto, mettendo le mani sulle spalle di sua figlia ed Isaac "Venite a casa con me" disse con tono misto tra il preoccupato e l'autoritario. "No non posso lasciare lì Cora e Peter" si rifiutò Isaac.

"Isaac" lo richiamò il signor Argent, lui si voltò "Guido io".

-

Il signor Argent parcheggiò davanti all'ospedale, fuori c'era il diluvio universale. Corremmo all'interno della struttura notando che fosse vuota.

"L'evacuazione è terminata" constatò Chris Argent.

"Senti qualcosa? Non so... rumori o odori?" domandai ad Isaac "Non se piove così tanto".

Qui dentro era tutto buio, la luce era saltata, come sempre ovviamente.

Argent sfoderò la pistola intimandoci di restare vicino a lui e cercare di non fare rumore. Allison e suo padre spalancarono gli occhi, papà Argent sfoderò la pistola.

Chiusi gli occhi cercando di calmare i miei battiti che ormai avevano preso il sopravvento, quel silenzio, la quiete, le luci che mancavano, noi che camminavamo in punta di piedi e senza fare rumore, Argent con quella pistola. Tutto mi sembrava un film horror ed io odiavo i film horror.

"Sembrate leggermente preoccupati" fece notare Isaac con ironia.

"Restate vicini a me" ci ripeté. Lanciai un'occhiata sia ad Allison che ad Isaac.

I know you love me ; SacrificeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora