12.2

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Hello. Oggi la nota dell'autrice la metto prima per spiegarvi un paio di cosette, come avete letto nell'avviso precedente ho avuto un problema con word e finalmente ho risolto, ho finito di scrivere il capitolo ed ora sarà vostro. mi dispiace di avervi fatto aspettare così tanto, spero ne valga la pena. questo capitolo probabilmente è il più di tutte e tre le ff spero vi piaccia e che non sia un problema per voi. inoltre ci tenevo a scusarmi perché sarà un po' confusionario e pieno di salti temporali. la parte in corsivo sono i ricordi, quella normale il presente e se c'è un po' più di spazio è il ricordo degli Argent. *NO SPOILER* alla fine ci sarà una parte in grassetto, quello è il presente ma visto da un altro punto di vista.

scusatemi ancora per l'attesa vvb <3.

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Derek correva il più veloce possibile scansando gli alberi, scappava da qualcuno era evidente. Fece un capitombolo finendo in una piccola conca. Un rumore acuto raggiunse le sue orecchie facendogli alzare la testa, davanti alla sua faccia un dissuasore si illuminò.

I cacciatori dovevano essere anche da quelle parti, si tappò per un secondo le orecchie venendo accecato da delle torce allora riprese a scappare.

Si fermò ancora a causa di un altro dissuasore e rallentò il passo, correndo con le mani sulle orecchie. Finendo per scontrarsi contro un ragazzo che poteva avere pressappoco la sua età.

Sguainò gli artigli pronto a difendersi ed il ragazzo alzò le mani in segno di pace "Tu sei un Hale giusto?" ansimò lo straniero, mostrando terrore nei suoi occhi. Derek non fece in tempo a muovere un muscolo, una freccia trapassò il collo dello sconosciuto. Lo vide cadere all'indietro scoprendo un cacciatore che puntava altre frecce contro di lui.

La freccia venne scoccata e Derek rimase fermo senza compiere un passo, il petto si alzava ed abbassava in modo irregolare. La freccia però non finì contro il suo petto perché qualcuno la fermò ad un millimetro di distanza.

Peter Hale afferrò suo nipote e scapparono da quella situazione.

Gli Argent si avvicinarono al corpo senza vita del licantropo. "E' questo qua?" domandò l'Argent più grande, Gerard Argent "Ha ucciso due dei nostri" confermò Chris Argent, suo figlio, prima di emanare un ordine "Trovate gli altri. Dovete prenderli vivi. Ho detto vivi, seguiamo il codice".

Derek e Peter rimasero nascosti in quel sotterraneo, il cuore a mille e il fiato corto per la corsa, i cacciatori erano vicini e potevano sentire i loro passi. I ramoscelli e foglie secche scricchiolavano sotto i loro passi.

"Rimasero lì per due giorni, fermi, nascosti. Ci insegnano a fare questo se ci trovano i cacciatori. Nasconderci e guarire" spiegò Cora osservando il temporale che incombeva lì fuori, il simbolo del branco degli Alpha ancora impresso sulla vetrata, sebbene sbiadito dalla pioggia.

"Quindi due giorni è il tempo standard o può darsi che Derek resti lontano un po' più a lungo" disse Stiles, sardonico, facendo avanti e dietro, le braccia spalancate.

Dopo la morte di Boyd, Derek si allontanò da tutti sparendo chissà dove e Cora decise di raccontare tutta la loro storia a Stiles. Cora si voltò verso di lui, le mani nelle tasche "Perché ti interessa?" chiese sospettosa.

"Perché mi interessa...vediamo..." Stiles fece finta di rifletterci "Perché nelle ultime settimane il mio migliore amico ha cercato di uccidersi, il suo capo ha rischiato di morire, una ragazza che conoscevo sin da bambino è stata una vittima sacrificale, Boyd è stato ucciso dagli Alpha, Luna e Lydia sentono o vedono delle cose strane e...vuoi che vada avanti? Perché posso, lo sai? Per almeno un'ora" elencò Stiles muovendosi tra due punti precisi del pavimento, le braccia che continuavamo a muoversi freneticamente.

I know you love me ; SacrificeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora