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"Professoressa sta bene?" domandò Stiles alzandosi dal banco su cui si era seduto, era da un po' che l'avevamo notato in realtà, la professoressa era molto scossa, tutti lo eravamo, ma lei oltre che spaventata era anche piena di graffi, praticamente per proteggere alcuni alunni si era fiondata addosso a loro prendendosi come ringraziamento dei becchi di corvo in faccia.

Ci avvicinammo lentamente a lei e si limitò solamente ad annuire "Ehm ha un...ecco" disse imbarazzato Stiles togliendole una piuma dai capelli e allontanandosi. Le rivolsi un sorriso rassicurante, o per lo meno ci provai, e seguì Stiles.

La notizia era arrivata velocemente a tutta la città e le sirene della polizia non aiutavano a mantenere di certo un basso profilo. Con l'arrivo dello sceriffo e di alcuni agenti anche il signor Argent si fiondò subito a scuola, era diventato molto ma molto più protettivo nei confronti di Allison e aveva deciso di abbandonare il mondo della caccia al soprannaturale.

"Signor Argent vorrei la sua opinione su tutto questo" asserì lo sceriffo avvicinandosi al diretto interessato, attirando l'attenzione mia e di suo figlio.

"La mia?" chiese incredulo Argent staccando la mano dalla spalla di sua figlia

"Sì, sul comportamento strano degli animali deve aver già visto qualcosa del genere" rispose con pacatezza lo sceriffo
"Scusi non capisco perché devo...solo perché lei lo crede" rispose brusco il papà di Allison.

"Mi spiace, io ho sentito dire da mio figlio che lei è un cacciatore di grande esperienza" si giustificò lo sceriffo, visibilmente in imbarazzo, indicando Stiles beccandosi occhiatacce da parte mia. Argent annuì parecchio teso e disse "Ah ecco...beh non lo sono più".

"Ma sei completamente impazzito?" sussurrai innervosita a Stiles dandoli un colpetto sulla spalla, il sarcastico si portò automaticamente una mano sulla spalla massaggiandola "Perché che ho fatto?" domandò facendo finta di non capire.


la sua non curanza mi fece alterare ancora di più "Perché hai parlato a tuo padre del signor Argent?" mi ritrovai quasi ad urlare infatti Stiles mi fece cenno di abbassare la voce perché qualche impiccione si era girato.

"Perché non avrei dovuto? Insomma prima o poi dovrà sapere la verità è mio padre, ed è lo sceriffo" si giustificò addolcendo il tono della voce e alzando le braccia per scusarsi.

Mi sfuggì un sorriso sincero davanti a quel suo cambiamento tanto da venire condizionata e lo abbracciai "Si scusami hai ragione. Come stai?" sussurrai "Va bene, sono solo un po'...scosso, come tutti" rispose tirando un sospiro subito dopo.

"Chiama Scott, bisogna avvisarlo" ordinai a Stiles, interrompendo quel momento, lui prontamente digitò il suo numero e si allontanò per parlare lasciandomi sola.

"Fatto" esclamò scocciato dopo un po' tenendomi il broncio "Partendo dal fatto che tuo fratello mi abbia sbattuto il telefono in faccia fino ad arrivare alla riunione a casa di Derek. Ecco perché ho quest'espressione" finì facendomi ridere.

"Tu va, io vi raggiungo più tardi" risposi, mi mancava l'ultima lezione e poi il primo giorno di scuola sarebbe finito, finalmente.

Entrai nell'aula di spagnolo e presi posto vicino alla finestra, non mi andava di ascoltare perché non facevo latro che pensare al comportamento strano di quegli animali, prima il cervo contro la macchina, Prada che morde Lydia e i corvi che entrano in classe. Tutto troppo strano, dopotutto siamo a Beacon Hills, se qualcosa è normale ti fa paura.

La campanella che segnava la fine della lezione trillò tre volte, aspettai che uscissero tutti fuori per evitare di rimanere incastrata tra la folla e ne approfittai per sistemare i libri che avrei dovuto lasciare nell'armadietto e quelli che avrei dovuto portare a casa.

I know you love me ; SacrificeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora