You are okay.

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Quelli furono i giorni peggiori per Louis.
Non era mai stato così male in vita sua, non gli era mai successo di sentirsi così vuoto, gli mancava una metà, sentiva di pesare il doppio del solito e inoltre non sorrideva.

Harry aveva dormito per due giorni dopo la piccola operazione che aveva avuto, per fortuna non era niente di grave, ma ci mancava poco perché il coltello gli colpisse un rene, l'unica cosa negativa era l'aver perso tantissimo sangue durante in viaggio verso l'ospedale.
Ma stava bene, ed era vivo, questo faceva felice Louis.

Come avrebbe fatto senza Harry? Come avrebbe vissuto senza l'amore della sua vita? Come avrebbe potuto guardare di nuovo in faccia sua madre dopo ciò che aveva fatto?
Non poteva, gli avrebbero strappato un pezzo di cuore, il suo pezzo migliore.

Harry si svegliò due giorni dopo l'intervento e tutto ciò che vide appena aprì gli occhi, fu Louis.
Un Louis stretto tra le lenzuola del suo stesso letto.
Si era fatto una angolino tutto per sé, così da non intralciare Harry nei moventi e così da non urlarlo in qualche modo.
Harry si addolcì a quella vista, per cui si abbasso un po' sul letto, stando attendo a non aprire la ferita, e posò un casto bacio sulle labbra del liscio, sperando di non svegliarlo.

Quanto gli erano mancate quelle labbra, quando gli era mancato vedere Louis dormire, quando gli era mancato il profumo del suo amore, quanto gli era mancato lui.

Ogni tentativo di non svegliare il liscio fu vano, visto che dopo quelle piccola pressione sulle labbra si allungò per averne ancora, voleva altri baci da Harry, tanti altri baci.
Ma subito spalancò gli occhi e chiese scusa al suo piccolo riccio.
Stava male, doveva prendersi cura di lui, non approfittarne.

Harry si mise a sorridere a quella versione di Louis, e gli diede subito un altro bacio, un bacio vero questa volta.
Un bacio d'amore e di passione, un bacio fatto di lingue e di salive, un bacio da cui non si sarebbero più staccati, se solo non avessero avuto bisogno di riprendere aria.

'Dio mio Harry, non sai quanta paura ho avuto ti perderti, non sai quanta paura ho avuto che te ne andassi da me e che mi lasciassi qui da sol-', il riccio posò un dito sopra quelle labbra.
'Non ti lascerò mai Louis, mai, ricordatelo, non potrei. Non ti sbarazzerai di me così facilmente, Tomlinson.', e il liscio gli sorrise.
'Non volevo e non vorrò mai sbarazzarmi di te Harry, come posso vivere senza l'altra metà del mio cuore?', ed il piccolo riccio si commosse, sì, si commosse perché nessuno mai gli aveva detto tali parole, parole così belle e sentite.

Si scambiarono un altro lungo e bellissimo bacio, per poi sistemarsi meglio in quel piccolo letto, abbracciandosi.
Si addormentarono così, l'uno stretto all'altro, e non c'era posto più bello di quello, per loro.

Anne arrivò in ospedale un paio di ore dopo, come poteva non andare a trovare il suo bambino?
Ma non si sarebbe mai aspettata di vedere Johannah davanti alla porta della camera di Harry.
Stava guardando all'interno, stava guardando quei due ragazzi innamorati che dormivano abbracciati in un posto così piccolo, si stringevano più di stare insieme, stava guardando l'espressione felice e beata di suo figlio, solo poche volte l'aveva visto così, stava guardando quanto quella scena non le facesse schifo, stava guardando dentro sé stessa e pensava a quanto malefica fosse stata, si stava pentendo di tutto e molto probabilmente aveva perso suo figlio, questa volta per sempre.

'Non sei la benvenuta qui.'
Jay non si era nemmeno accorta della vicinanza di Anne.
'Volevo solo entrare per chiedere scusa ad entrambi, per dire che sono stata spregevole e che non si meritavano tutto ciò', lo desse a testa bassa, non avendo il coraggio di guardare negli occhi la mamma del riccio.
'Adesso te ne sei accorta? Adesso che hai quasi investito e accoltellato mio figlio? Ringrazia Louis, ringrazialo visto che è grazie a lui che non ho sporto denuncia, ringrazia Louis per il rispetto che provo verso di lui, ed ora vattene, non ti voglio vedere qui, vattene prima che io chiami qualcuno!', sputò fuori Anne, con tutta la rabbia che aveva in corpo.
Jay se ne andò, ma non prima di aver dato una lettera ad Anne, era per i due innamorati.

Anne entrò in camera del figlio solo mezz'ora dopo, aveva dovuto calmarsi un po'.
Vide Harry e Louis ancora addormentati, per cui decise di lasciare la lettera sul comodino di fianco al letto e di uscire dalla camera, sarebbe tornata sicuramente più tardi.

I due si svegliarono un'ora dopo, il primo fu Harry, che sveglio il liscio tempestandolo di baci su tutto il visto e su tutto il collo.
Quest'ultimo ovviamente ricambiò ogni bacio ed ogni carezza, e per poco non si eccitò.
Harry gli faceva sempre quell'effetto.

Dopo un'abbondante dose di coccole per entrambi, Louis si alzò dal letto per prendere un bicchiere d'acqua al suo piccolo amore, e vide la lettere.
Vide il suo nome e quello di Harry scritti sopra.
E vide che la calligrafia era quella di sua madre.

Il bicchiere gli sfuggì di mano e precipitò a terra, andando in frantumi.
Un po' come il suo cuore.
Cos'altro voleva da loro?

Si girò verso Harry con gli occhi spalancati e colmi di lacrime.
Il riccio aprì le braccia, e Louis andò subito a rintanarcisi dentro, lui era la sua protezione, quelle braccia erano il suo posto felice.

'Cos'è successo?', chiese Harry.
Un solo e semplice 'mamma', riuscì a paralizzare il riccio.

Scusatemi veramente per il ritardo, ma ripeto, sono a Londra e non ho nemmeno un pc, infatti ho aggiornata dal telefono.
Ditemi ciò che pensate, come sempre!
Baci xx

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