Almost.

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Tutto ciò che Harry sentiva era caldo, tanto caldo, ed aveva mal di testa, tanto mal di testa.

Si trovava steso in qualcosa di morbido ed intorno a lui era scuro, tanto scuro, sentiva solo un paio di braccia avvolgerlo e stringerlo.

Si rigirò tra quelle braccia e subito capì che chi lo stringeva era Louis, il suo profumo lo avrebbe riconosciuto ovunque.

Si ricordava di aver litigato con lui, si ricordava le parole orrende che gli aveva detto, si ricordava di averlo cacciato di casa, si ricordava di essersi buttato a terra ed essere scoppiato a piangere, ma poi non si ricordava più nulla, buio totale.

Harry avrebbe tanto voluto essere arrabbiato con Louis, avrebbe voluto fare l'orgoglioso, avrebbe voluto non aver bisogno di lui, ma non era così.

Si sistemò e si strinse di più al liscio, appoggiando la testa nel suo petto, per essere cullato dal suo respiro.

Louis sentendo una leggera pressione sul suo petto, si svegliò, e non avrebbe potuto svegliarsi meglio.

Harry era appoggiato con la testa sul suo petto e lo stava guardando con quei suoi grandi occhioni grandi, Louis non resistette.

Prese il viso del suo piccolo riccio e lo avvicinò al suo, per poi premere le loro labbra insieme e lasciandosi andare ad un bacio da togliere il fiato.

Chiese subito l'accesso alle labbra di Harry, e quest'ultimo glielo concesse senza esitazioni, le loro lingue erano fuoco, le mani di Harry tiravano i capelli di Louis, quelle di Louis finirono sotto la maglia di Harry e prese ad accarezzargli la schiena.

Milioni di brividi e di emozioni scoppiarono dentro Harry che non ci vide più, salì sopra il corpo di Louis per poterlo baciare meglio, non c'era fretta questa volta, non c'era passione, non c'era voglia di scoprirsi e perdersi uno dentro l'altro.

C'era solo amore, tanto amore e voglia di viversi.

Il bacio continuò per minuti che sembrarono interminabili, era così bello e così sentito che nessuno dei due pensò a ciò che era successo precedentemente, la loro litigata non esisteva più, il pianto di Harry si era volatilizzato dentro quel bacio stupendo.

Louis si staccò dolcemente per riprendere aria, guardare Harry negli occhi e sussurrargli un: 'la lascerò, te lo prometto, voglio te, solo te, perdonami se sono stato così cretino da non accorgermene prima.'

Il cuore del riccio esplose, non si aspettava quelle parole da Louis, non si aspettava le sue scuse, non si aspettava che tenesse così tanto a loro, ma si sbagliava, non sapeva che Louis c'era dentro fino al collo a quel piccolo mondo che si erano creati loro due, non sapeva che si addormentava pensandolo e non sapeva che la prima cosa che faceva la mattina era scrivere un messaggio a lui.

'I-io non so cosa dire Lou, sono così felice.' e si lanciò tra le braccia del liscio per soffocarlo dentro quell'abbraccio.

'Sono felice anch'io piccolo, sono felice quando sto con te, scusa se non me ne sono andato da casa tua, ma ti ho sentito piangere e non sarei riuscito a lasciarti solo, ed ho fatto bene ad andartene, non sai che paura quando ti ho visto cadere a terra stravolto dal pianto. Non farlo mai più Harry, mai più, ti prego.', e lacrime scesero anche dal viso di Louis.

'Non piangere amore, tu non mi ferire mai più ed andrà tutto per il meglio, promesso.' ed il riccio sigillò tutto ciò con piccolo bacio a stampo.

Erano ancora stretti in quell'abbraccio senza dirsi niente, persi tra i loro pensieri, ma stavano bene.

A volte non servivano parole tra di loro, i battiti dei loro cuori avrebbero sempre detto la verità.

Harry si mosse per sistemarsi meglio tra le braccia di Louis, ma un piccolo sfregamento tra i loro bacini fece gemere leggermene Louis, ma al riccio tutto ciò non passò inosservato.

Avvicinò il suo viso ad un orecchio di Louis per poi mordergli il lobo e sussurrare un: 'sai cosa ti meriti per non avermi lasciato solo e per esserti preso cura di me?'.

Louis non capì più nulla, sussurrò un 'no' e spalancò la bocca in cerca di aria quando sentì la mano del suo piccolo riccio accarezzargli il busto per poi scendere ad accarezzare la sua lunghezza da sopra i jeans.

Harry amava vedere Louis così sottomesso, così indifeso, per cui portò la sua mano ad aprire i jeans del liscio, per poi abbassare la cerniera ed entrare in essi, posando la mano sopra i boxer già umidi di Louis e cominciando a massaggiargli l'erezione, beandosi dei piccoli ansiti che uscivano dalla bocca di quest'ultimo.

Quando prese coraggio e stava per entrare dentro i boxer di Louis, qualcosa, o meglio, qualcuno lo fermò.

'Harry, amore, sono a casa.', urlò sua madre Anne dal piano di sotto.

Il riccio si alzò subito dal letto, accese la luce di camera sua e corse in bagno per risciacquarsi il viso accaldato da ciò che era, o meglio stava, per succedere.

Tornò in camera e non si aspettava di vedere tutto ciò.

Louis con la mano dentro i proprio boxer a donarsi piacere, la testa buttava indietro, la schiena inarca e tanti harryharryharryharry sussurrati, a quest'ultimo bastò guardare il riccio negli occhi per riversarsi completamente nella propria mano, per poi sorridere ad Harry come se fosse niente.

Louis si alzò dal letto sistemandosi i pantaloni, per poi avvicinarsi ad Harry e dirgli che sì, forse si era dimenticato di dirgli che sua mamma era uscita per andare a fare la spesa.

Il riccio era stravolto, aveva la mano ancora premuta sopra la patta dei propri jeans, sussurrò un 'bastardo' a Louis per poi correre da sua madre che continuava a chiamarlo.

Tutto ciò che sentì prima di scendere le scale fu la leggera risata di Louis.

Ne stava diventando pazzo.

Ciao amori belli, allora, avete comprato o ascoltato 'Fuor', cosa ne pensate?
Volevo ringraziare tutte le persone che ogni volta leggono e recensiscono la mia storia, mi fate sorridere e sentire bene, mi fa piacere che ciò che scrivo vi piaccia.
Volevo informarvi che da settimana prossima passerò ad aggiornare una volta alla settimana, di mercoledì.
Vorrei tanti commenti anche in questo capitolo qui, eh?
Alla prossima xx

  

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