Mom, are you crazy?

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Dopo quel 'ti amo' e tante coccole, Harry aveva proposto di restare a vivere da lui finchè le cose tra Louis e sua mamma non si fossero sistemate.
Il liscio non voleva invadere la privacy della famiglia Styles, non voleva essere un peso e una spesa per loro, non voleva rompere la pace e la tranquillità che c'era in quella famiglia, ma sia Harry che Anne avevano insistito affinché lui restasse e quindi accetto l'invito, promettendo però che avrebbe trovato un lavoro e che avrebbe aiutato con le spese della casa, ed Anne non obiettò.

Louis era veramente un bravo ragazzo.

Era una settimana che Louis vivena con Harry, e non poteva che esserene più felice.
Si addormentava e risvegliava ogni giorno tra le braccia di Harry, era constantemente con lui, le coccole e i momenti intimi tra di loro non mancavano affatto, anzi, tra di loro la passione si accendeva sempre ed erano quasi sempri costretti a chiudersi in qualche camera per soddisfarsi a vicenda, ma questo non dispiaceva a nessuno dei due, anzi, Louis non vedeva l'ora di poter fare l'amore con Harry, ma pensava che per il suo piccolo riccio fosse ancora troppo presto, cosa che non sapeva però, era che il riccio non vedeva l'ora di sentire il liscio dentro di se, ma avrebbe aspettato che Louis facesse il primo passo, non voleva mettergli fretta.
In poche parole? Si stavano aspettando a vicenda.

Quella mattina Louis si svegliò con Harry steso praticamente sopra di se.
Gli piaceva come sensazione, il riccio irradiava un calore magnifico, ed avere a portata di bacio il collo del suo piccolo amore era un cosa più che positiva, per cui non ci pensò due volte ad allungare il collo per poter baciare Harry e svegliarlo lentamente e dolcemente.

Il riccio, appena si rese conto di tutta quella dolcezza da parte di Louis, sorrise tra se e strise quel piccolo corpo tra le sue braccia.
Amava stringere il liscio, sembrava fatto apposta per combaciare con lui, erano due pezzi di puzzle che finalmente si erano trovati e fatti apposta per amarsi.

Harry e Louis erano ancora aggroviagliati tra di loro quando sentiro urlare Anne dal piano inferiore.

'Smettetela di fare i piccioncini e scendete a fare colazione, forza! Ho una faccenda da farvi sbrigare appena sarete pronti, alzate quei culi flaccidi da quel letto prima che venga a buttarvi giù io.'

Louis adorava Anne, quella donna era una forza della natura, ed oltre che essere una donna bellissima, era anche di una simpatia unica.
Amava il fatto che Anne lo trattasse come uno di famiglia, e amava il fatto che avesse accettato la loro relazione come se fosse nulla, era una donna perfetta in tutti i sensi, andava d'accordo sempre con lei, a parte questa volta..

'Harry, amore, sai quanto io ami tua madre, vero? Ma il mio culo non è flaccido, non può dire una cosa del genere.'
Il riccio appena sentì tutto ciò, scoppiò a ridere, per poi prendere il braccio Louis e scendere al piano inferiore, dove trovarono la colazione pronta sul tavolo, insieme ad un bigliettino bianco intestato a loro due.

Ciao pigroni, sono dovuta uscire di fretta (lavoro). 
Vi ho lasciato la lista della spesa e dei soldi, andate a comprare ciò che serve, non schifezze a volontà, mi raccomando.

Vi amo, Anne! xx


Dopo aver fatto colazione, la doccia e baci a volontà, uscirono per andare a fare la spesa.
Non avevano bisogno di usare la macchina, Tesco era vicinissimo a casa di Harry, per cui in poco tempo arrivarono e fecero la spesa, comprando anche una quantità di schifezze infinita, che poi avrebbero nascosto ad Anne, ovviamente.

Uscirono dal supermercato quaranta minuti dopo con due borse della spesa a testa ed un sorriso stampato in faccia, avevano comprato tantissime cose da mangiare e tutto ciò voleva dire soltanto una cosa.. abbuffate.
Harry e Louis si stavano per incamminare verso casa quando il ricciò si ricordò di aver dimenticato una cosa da comprare al supermeracato.

'Fermo qui amore, vado io, faccio veloce e torno, ok?', disse Louis.
Il riccio disse ciò che doveva comprare, diede un bacio al liscio e s'incamminò verso la panchina più vicina in cui potersi sedere ed appoggiare tutte quelle sporte.
Portarne due era fattibile, ma quattro pesavano troppo.

Stava per sedersi quando sentì delle gomme stridere nella strada, sentì Louis che urlava il suo nome, e poi vide una macchina andargli incontro, poi nulla..
Riuscì a spostarsi in fretta, per fortuna, ma tutto ciò che c'era all'interno alle borse della spesa finì in aria e lui col culo a terrà.

La macchina si fermò proprio davanti alla panchina in cui si stava per sedere ed una donna scese.

'Lascia stare mio figlio! Tu, feccia dell'umanità, tu l'hai fatto ammalare, tu l'hai portato nella via sbagliata, tu lo farai andare all'infero, tu sei sbagliato, lascialo stare, fai schifo, schifo!'

Harry si trovò ad avere paura di quella donna, le parole che gli aveva appena detto erano orrende, lui non era sbagliato, lui amava come gli altri, lui era come gli altri, amare qualcuno del tuo stesso sesso non ti rende sbagliato, ti rende speciale.
Poi però collegò tutte quelle cose e pensò che quella doveva per forza essere la mamma di Louis visto che il riccio non interagiva con nessun'altro al di fuori del suo fidanzato.

Il suo fidanzato,  Louis.
Louis che si precipitò di corsa verso di lui e lo abbracciò chiedendogli se stesse bene, Louis che lo alzò dalla strada e lo tenne stretto tra le sue braccia, Louis che fronteggiò sua mamma, li, in mezzo a quella strada.
Ma Harry non seppe nulla di ciò che si dissero, perché svenne.
Svenne per la paura e la pressione.

Harry aveva paura, tanta paura.
Non voleva assolutamente perdere Louis, non voleva ritornare ad essere triste e solo.

Cucù, è quasi Natale e siamo tutti più buoni, quindi ho aggiornato prima per rendervi più felici :)
Spero che il capitolo vi piaccia.
Dopo ciò, ci sentiamo dopo le feste! Vi auguro un felice Natale e Buon Anno, spero che questo 2015 sia migliore per tutti, un bacione! x

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