I love you.

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Dopo ciò che era successo tra di loro in camera di Harry, l'imbarazzo era a mille.
Harry decise di alzarsi dal letto e di farsi una doccia ghiacciata per bloccare il bollenti spiriti, Louis lo stava letteralmente facendo impazzire.
Non avrebbe mai pensato che il liscio potesse avere tutta quell'intrapendenza, non avrebbe mai pensato che sarebbe riuscito a fargli una sega, o almeno, non in così poco tempo, dopotutto, si frequentavano da un mese circa, e stavano andando parecchio veloci con lo scoprirsi a vicenda, ma si vede che a loro andava bene così.

Harry fece quella doccia ghiacciata e rigenerante, gli serviva proprio.
Dopo essersi vestito decise di scendere al piano di sotto e non si sarebbe mai aspettato di trovare tutto quel ben di Dio servito in tavola.
Louis gli aveva preparato il pranzo, Louis era riuscito a non far saltare in aria la casa ed aveva provato a fare qualcosa di dolce e carino per il riccio, che ovviamente, apprezzò tutto ciò.
Entrò in cucina e subito si fiondò a baciare il liscio, voleva ringraziarlo per bene, voleva trasmettergli tutta la felicità che adesso era dentro di se, perché sì, Harry era fottutamente felice.
Era fottutamente felice di avere Louis sempre in torno, di poterlo continuamente baciare e coccolare, di avere quegli occhi azzurri sempre puntati su di se, di avere quel sorriso che gli illuminava le giornate, era fottutamente felice di avere tutto di Louis, era suo.
Si staccò da quelle labbra che ormai erano diventate una droga ed approggiò la sua fronte contro quella del liscio, per poi sussurrare un 'grazie' che veniva dritto dal cuore; non si sarebbe mai aspettato tutto ciò.

Mangiarono ciò che aveva cucinato Louis, quel giorno, ma decisero anche che in futuro avrebbe cucinato Harry, diciamo che gli spaghetti alla carbonara non erano propriamente buoni e cotti, avrebbero potuto uccidere qualcuno se fossero stati usati come arma, ma tutto ciò, Harry, lo tenne per se.
Sparecchiarono la tavola e lavarono i piatti, inutile dire che mezza cucina venne allagata da quei due che continuavano a schizzarsi l'acqua addosso, ed inutile dire che quelle maglie attaccate ai loro petti e che facevano vedere gli addomili di entrambi, non aiutarono molto la passione che c'era il loro, ma si trattennero, avevano già dato abbastanza in camera, ed a quel pensiero, le guance di Harry si tinsero di rosso e prese a mordersi le labbra.

Louis, seduto con il riccio sul divano, aveva raccontano ad Harry tutto ciò che aveva portato a chiamarlo la sera precedente, aveva raccontato di come l'aveva trattato sua mamma, di tutte le parole cattive che gli erano state sputate addosso e di come si sentiva una merda, si sentiva di aver perso un pezzo di cuore.
Il liscio sapeva quanto la madre fosse una donna di chiesa, e sapeva anche quanto omofoba fosse, ma non si sarebbe mai aspettato tutto quell'odio verso di lui, era sempre suo figlio, sangue del suo sangue, la persona che aveva messo al mondo e che aveva amato e cresciuto per tanto tempo, come poteva rifiutarlo così? Come poteva odiarlo? Come poteva non volerlo più con lei?
Louis, con tutte queste domande in testa, scoppiò a piangere sul petto di Harry, che subito lo strinse forte a se.

'Piccolo, non piangere, ti prego, non mi piace vederti stare male, vedrai che farete pace, vedrai che ti accetterà, vedrai che tornerà a cercarti, lei ti ama Lou, è tua madre, come potrebbe non farlo? E' solo stata presa in contropiede, non se lo aspettava, le serve solo un po' per afferrare il concetto ed accettarlo, ma ti prometto che farete pace, se sarà necessario ci parlerò io, le spiegherò che non c'è nulla di male nell'amare un ragazzo, che non c'è nulla di male nell'essere felice amando una persona del tuo stesso sesso, ma per favore, non piangere, mi si spezza il cuore a vederti così.'

Come poteva Harry sorprenderlo così ogni volta, come si poteva non amare un esserino dolce come lui, come?
Louis strinse Harry a se e sputò fuori un 'ti amo', che ghiacciò l'aria tra di loro.

'Odd-oddio, dimmi che non l'ho detto a voce alta, dimmi ch-', tutto quel parlare frenetico di Louis, fu bloccato da delle labbra morbide premute conto le sue.
'Dio Harry, non volevo dirtelo così, volevo che fosse un momento dolce e perfetto, volevo farti una sorpresa, volevo prima ufficializzare tutto, volevo magari comprarti delle rose e riempirti la casa di candere, volevo farti trovare una pizza con su scritte quelle due paroline sopra, sono un disastro, non so fare niente, sono uno stupido, sono, oddio.'

Louis era andato totalemente in panico, si era staccato dalla braccia di Harry e si era preso la testa tra le mani, continuando a tirarsi i capelli, meledicendo se stesso.

'Ehi Lou, puoi guardarmi un secondo? Per favore..', disse il riccio.
'No, ti prego, non mandarmi via, non lasciarmi solo, non farmi del male, ti prego, ti-', era letteralmente impazzito.
'Louis, guardami per favore.', ed il liscio lo fece.

Harry prese un grande respiro, prese le piccole mani di Louis tra le sue e lo disse, lo disse a gran voce e con il proprio cuore pronto a donarsi al liscio.

'Vuoi, ehm, vuoi diventare il mio fidanzato? Dico, ufficialmente? Perché si da il caso che ti ami anch'io.'
E non ci furono parole da aggiungere, il bacio che Louis regalò ad Harry era un insieme di sì urlati e di ti amo continuati, non erano più Harry Styles e Louis Tomlinson, non erano più io e te, non erano più amici.

Erano Harry&Louis, tutto attaccato sì, perché il loro amore non aveva bisogno di spazi, erano un 'noi' adesso, ed erano fidanzati, erano innamorati, erano pazzi, erano semplicemente loro, e si erano trovati, erano felici.

Ma non per molto..

Puntuale stavolta, per fortuna.
Ok, intanto volevo ringraziarvi per i commenti dei capitoli precendenti, questo è uno dei miei preferiti, per ora, voi che ne pensate?

Vorrei almeno dieci recensioni, se possibile! Baci xx

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