L:"padre..cosa sono?" mentre diceva queste parole si girò verso odino, la sua voce era così soave e tenera, ma si potevano sentire la rabbia e la paura, cercai di tranquillizzarlo.
"Loki.." strinsi la sua mano il più possibile, per fargli capire che poteva contare su di me.
O:"sei mio figlio"
L:"CHI SONO?!" si allontanò da me e si avvicinò sempre di più al padre "DIMMELO"
O:"durante la guerra con i giganti di ghiaccio, ti ho trovato, troppo piccolo per essere un gigante, abbandonato per la tua stazza da Lafi. Ti ho preso e ti ho accudito"
L:"perché l'hai fatto?"
O:"perché eri un bambino-"
L:"non dirmi cazzate, tu mi hai usato"
O:"volevo solo che ci fosse pace tra i nostri popoli"
L:"perché non me l'hai mai detto?"
O:"perché non lo reputo importante, tu sei mio figlio. E mi dispiace per quello che sto per fare" Loki mi lanciò un'occhiata e subito venimmo circondati dai soldati del castello.
L:"t/n mi dispiace"
"Non ti preoccupare" mentre ci scortavano alle prigioni sotterranee non riuscivo a smettere di guardarlo, nei suoi occhi c'era la delusione e la rabbia.
Almeno ci misero nella stessa cella, avevo il tempo per parlagli.
"Loki" mi lanciò uno sguardo. "Come stai?"
L:"una meraviglia"
"Per favore dimmelo, lo sai che non mi puoi ingannare"
L:"ma che dici, sai quanto mi importa" mi alzai e mi avvicinai a lui.
"Hei guardami, con me puoi parlare" avevo il suo viso tra le mani, la sua figura scompari da davanti i miei occhi e lo vidi a terra sconvolto. Mi chiedevo come mai non me ne fossi accorta. Non ci pensai molto, andai da lui e mi sedetti.
L:"che ci faccio qui"
"Tu sei il principe di Asgard, devi stare qui. E per quanto riguarda la cella, bhe sappiamo entrambi com'è andata" riuscii a strappargli un sorriso.
L:"perché lo fai?"
"Fare cosa?"
L:"questo. Non ho bisogno di supporto emotivo"
"Io credo di sì, fai tanto la parte del tipo duro ma sappiamo entrambi che non lo sei"
L:" ne sei così convinta?"
"Si" si alzò
L:"e se questo fosse tutto un trucco? Se ti stessi solo raggirando?"
"A che pro? Loki dai" mi avvicinai a lui "è inutile con me" lui si fece sempre più vicino
L:"ah si?" Disse sottovoce, era talmente vicino che potevo sentire il suo respiro sulle mie labbra. Qualcosa mi impediva di allontanarmi da lui, o forse semplicemente non volevo.
"Si" mi avvicinai, stando al gioco, fino a quando le nostre labbra erano a qualche millimetro di distanza.
L'unica cosa di cui ero certa è che ci fosse attrazione fisica da parte di entrambi, il suo sguardo faceva a cambio da i miei occhi alle mie labbra, mentre io non potevo staccare gli occhi dai suoi, un azzurro ghiaccio, guarda caso...
Ma poi qualcuno ci interruppe...
*intanto alla Stark Tower*
B:"come?"
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Forever//marvel
ActionSono T/n Barton, mio padre è un Avengers ma, quando tutto è iniziato, non lo sapevo. Un giorno tornò a casa e conobbi la verità. Nuovi amori, tradimenti, passione...ma soprattutto cambiamenti. 💉