"Caro Loki"

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(Asgard-pov Loki)
Li vidi raggiungere il guardiano, se n'è andata, è finita. Ma come potrebbe se non è mai iniziata, almeno per lei, per me questa notte è stata speciale, pensavo di averla conquistata, che l'avrei avuta finalmente tutta per me, ma lei ama un altro. Sono stato così stupido da pensare che un mostro come me potesse stare con una come lei.

Da quando la vidi la prima volta non riuscii a togliermela dalla testa. Ricordo alla perfezione quel momento: ero stato "arrestato" dagli Avengers, tutto parte del mio piano, ma poi la vidi, lì a parlare con mio fratello e a guardarmi con quegli occhi innocenti, per tutto il tempo non smisi di pensare a lei e a ciò che mi aveva fatto con un solo sguardo. Ma erano solo illusioni, per lei non sono niente.

Decisi di andare un'ultima volta in quella stanza. Appena entrai vidi una lettera con il mio nome sopra, appena la aprii capì che l'aveva scritta lei:

Caro Loki,
se stai leggendo questa lettera vuol dire che sono tornata a casa, alla torre, tengo a precisarlo perché, anche se ci sono stata per poco tempo, grazie all'accoglienza che ho ricevuto da parte di tua madre, ma soprattutto da parte tua, Asgard per me è come una seconda casa. Volevo che sapessi che non me ne sarei mai andata senza salutarti, ma non avevo il coraggio di venire a farlo di persona, scusami sono una cretina. So quanto ti abbia ferito e credimi, era l'ultima delle mie intenzioni, ti prego non odiarmi, mi odio già io abbastanza per entrambi, sono stata una stupida. Ti definisci un "mostro" ma per me non lo sei mai stato e mai lo sarai, sin da quando ti ho visto la prima volta non ho mai avuto paura di te, nonostante tu fossi ammanettato. Loki sei più speciale di quanto tu creda, hai solo paura ad aprirti, ma con me l'hai fatto e amo questa cosa, tutti pensano che mi hai torturata o cose del genere, ma sono stata io a fare del male a te, e mi dispiace davvero tanto, ci vorrà del tempo prima che tu creda alle mie parole e so che le mie scuse non cancelleranno come ti sto facendo sentire, ma spero che con il tempo tu possa perdonarmi. Sei molto importante per me, e spero che la nostra amicizia non sia rovinata, per qualsiasi cosa, ti prego, vieni a parlarmi, ci sarò sempre per te e questo non cambierà mai.

Ti voglio bene, T/n

Appena finii di leggere la lettera mi accorsi di stare piangendo. Ma come poteva pensare che la odiassi, non avrei mai potuto, è stato difficile ma dovevo accettare la situazione, se doveva succedere lei si sarebbe innamorata, ma non è successo e dovevo solo accettarlo...questa parola mi continuava a girare in testa:

"accettare...accettare...accettare" l'unico modo per convincermi era togliermela dalla testa, occuparla con altro, ma soprattutto non dovevo lasciare il tempo ai miei sentimenti di venire fuori, dovevo tenermi occupato.

Così iniziai a pensare, e pensare, finché non arrivai alla soluzione: dovevo distruggere.

(Stark Tower)

Andai da Bucky, che si trovava nella sua stanza, volevo godermi gli ultimi momenti insieme, perché sapevo che una volta che gli avessi raccontato tutto mi avrebbe lasciata, come avrei mai potuto contraddirlo.

Bussai alla porta ed entrai.

"ciao" dissi con un sorriso forzato.

B:"hei amore ciao" era sul letto e allargò le braccia per farmi segno di andare da lui e abbracciarlo, così feci.

Ci stendemmo sul letto abbracciati e iniziò a baciarmi, cercai in tutti i modi di sembrare serena, ma il senso di colpa mi assaliva.

"Bucky, devo parlarti"

B:"che è successo?"

"quando ero ad Asgard è successa una cosa"

B:"che ha ti fatto quel bastardo?"

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