chapter 1

566 11 0
                                    

Pov's Charlotte

«mamma siamo arrivati?»mi domandò mia figlia una volta entrati nel taxi.

«si, siamo quasi arrivati a casa dei nonni»dissi prendendole la mano stringendogliela forte.

Dopo ben quasi 4 anni lontano da San Francisco sono tornata , e non da sola. Sono in compagnia di mia figlia Alison. Essa ha 3 anni, fra 2 mesi ne compierà 4, ha due occhioni grandi e azzurri,capelli color biondo miele ,il suo naso è piccolo e anche la sua bocca. È una bambina molto vivace, solare e socievole, esattamente il mio contrario di quando ero una bambina come lei, e posso dire che ciò non l'ha proprio ereditato da me. Siamo molto legate ed entrambe amiamo passare il più tempo possibile insieme, perché ho poco tempo che posso permettermi per stare con lei.

Dopo più o meno 30 minuti arrivammo a casa dei miei. Bussammo alla porta e ci venne ad aprire mio fratello.

Rimase a bocca aperta appena spalancò la porta,«non posso crederci!Charlotte, Alison!"esclamò prima di prendere in braccio Alison per poi venire verso di me per abbracciarci tutti e tre.

Mise giù Alison per poi farci spazio per entrare in casa. Trovammo mia madre in soggiorno assieme a mio padre seduti sul divano mentre ci guardavano entrambi con un sorriso stampato in faccia.
Mi erano mancati tanto.

Si alzarono e vennero verso di noi,«mamma, papà»dissi prima di abbracciarli,non avrei voluto più lasciarli.«figlia mia, sei diventata una donna spettacolare, e anche la tua bellissima bambina»mormorò mio padre prendendo in braccio la sua nipotina.

«siediti, devi raccontarci tutto quello che é successo lì a Chicago!"esclamò mia madre entusiasta sedendosi, mi sedetti anch'io e le iniziai a raccontare tutto.

«se ti leva tanto tempo questo lavoro perché allora non lo lasci? Sai che i soldi non mancano tesoro, poi quando vorrai potrai ricominciare, no?»mi propose mia madre versandomi del the in una tazzina con del latte. Sospirai prima di rispondergli di«no, mamma so che i soldi non mancano, ma io adoro rappresentare i miei clienti in un tribunale, supportandoli davanti ad un giudice per questioni di diritto pubblico o privato: presentare documenti, prove e argomentazioni a favore della parte assistita, cercando di convincere gli organi giudicanti ad esprimere un parere favorevole alla mia posizione.
È sempre stato il mio sogno, non voglio mollare nonostante tutto. E poi sai che sto cercando di diventare giudice»finii di dire per poi portare alla mia bocca il contenuto liquido che era contenuto nella tazza per berlo un po' alla volta.

Finimmo di chiacchierare e dopo ciò mi diressi nella mia vecchia camera per sistemare la roba mia e di mia figlia.
Aprii la valigia e iniziai a tirare fuori gli indumenti ripiegandoli per sistemarli nei cassetti.

Pov's Kendall

Oggi è stata una giornata lunga e dura. Ho dovuto risolvere diverse questioni e assumere e licenziare diverse persone.
Oggi, proprio come ogni giorno della mia vita, ripenso alla donna che mi ha lasciato solo quasi 4 anni fa. Chissà com'è adesso, se è andata avanti anche lei e se tornerà mai, da me.
Non la trattai male, di più.Fui uno stronzo, pensando che tradendola e trattarla una merda mi avrebbe fatto sembrare figo.

Sono sempre stato un uomo freddo e serio, ma lei aveva qualcosa di speciale,riusciva a cacciare fuori una parte di me che non conoscevo.
La verità è che Charlotte Taylor mi ha colpito tantissimo, a differenza delle donne che mi porto a letto.

possiamo rimediareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora