chapter 15

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Pov's Charlotte

Poco dopo essere andata in cucina mi arrivò una chiamata da un numero sconosciuto e quando risposi mi dissero di chiamare dall'ospedale di San Francisco.
Mio marito si trovata lì...
Mi precipitai all'instante, guidando di fretta e furia.

Arrivai lì, 25 minuti dopo circa, precipitandomi alla reception.

«mi scusi, sto cercando mio marito, Daniel Hastings, ha fatto un'incidente»dissi aspettando che la superiore del reparto cercasse mio marito nella lista del computer.

«mi dispiace signora, ma non c'è nessuno con questo nome»disse con calma.

«impossibile! Ho ricevuto una chiamata da questo ospedale mezz'ora fa!»esclamai diventando nervosa.

«signora da tutta la serata solo un uomo è stato portato in questo ospedale per un'incidente, ma non porta quel nome»

«che me lo dica allora!»esclamai furibonda.

«sono informazioni private, non posso»

«è Kendall Jones?»domandai e rispose di nuovo la stessa cosa.

«sono la moglie, potete darmi quest'informazione»mi guardò dalla testa ai piedi e poi annuì lentamente.

«nella 4 si trova» le sorrisi e corsi nella stanza 4.

Non so il perché io avessi detto di essere la moglie di Kendall, non lo sono più. Ma se c'era lui nella stanza dovevo fare qualcosa, dovevo vederlo.

Era sdraiato nel letto, con un tubo per aiutare a farlo respirare e qualche flebo attaccate.
Era cosciente, infatti quando mi ha visto mi ha subito riconobbe.

«che cazzo ci fai qui tu?»mi domandò scorbuticamente.

Notai una sedia accanto al letto e mi sedetti,
«mi hanno chiamato una mezz'oretta fa dicendomi che mio marito fosse qui nel loro ospedale».

«ah...non avrò cambiato il contatto di emergenza. Scusa, puoi anche andartene»

Scossi la testa, non potevo andarmene. Avevo mille domande, anche se forse non era il momento più adatto.
«cosa hai combinato?»domandai.

«ho guidato sotto stato di ebrezza»disse sbuffando.

«lo dici come se non fosse niente Kendall. Hai bevuto due bicchieri di grappa, ma anche io. Perché eri così ubriaco?»

«perché quando me ne sono andato da casa tua sono andato in un bar, ma non devo dare spiegazioni a te. Ora, per favore vattene»disse scorbuticamente.

«perché Charles è più grande di Malcom?»arrivai al punto.

Si paralizzò con gli occhi spalancati, «ti sembra il caso di chiedermelo adesso?»domandò.

«rispondi e basta»

«forse perché Malcom non è mio figlio?»suppose.

«Charles è stato concepito ad agosto, suppongo, per poi nascere ad Aprile»rimase con la bocca spalancata mentre io mi mordevo nervosamente il labbro inferiore.

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