chapter 14

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Eravamo ancora abbracciati, mi mancavano i suoi abbracci, mi sentivo a casa.

«papà...»sentimmo dire fuori dal bagno. Mi staccai e asciugai le lacrime immediatamente.

«Charles, vieni un attimo con me»gli disse Kendall portandolo in un'altra stanza. Io scesi e tornai a tavola dopo essermi sistemata il trucco, non volevo che si vedesse che avessi pianto.

Tornata giù mi guardarono tutti, poi fissarono il posto vuoto di Kendall.

«tutto bene?»mi domandò Daniel. Annuii.

«hai visto Kendall?»domandò Holland. Scossi la testa in segno di no.
Mi sedetti a tavola e cercai di sorridere.

«che succede Charlotte, vuoi andartene vero?Ti è venuta una crisi? »mi sussurrò all'orecchio Daniel, aveva capito.

«si, andiamocene. Non posso più rimanere qui»e mentre sussurravo a Daniel di andarcene, Kendall tornò col figlio e una bottiglia di vino.

«non riuscivo a trovare il vino in cantina, Charles mi ha aiutato»disse con un sorriso a 32 denti.

Daniel si alzò, si sistemo e si schiarì la voce, «è stata una magnifica serata ma è momento che noi andiamo via»disse prendendomi la mano per farmi alzare.

«ma come, rimanete almeno per il dolce!»esclamò Michelle.

«meglio andare adesso, buonanotte a tutti»disse Daniel, salutammo tutti e io, mio figlio e Daniel che ne andammo.

Appena entrammo in macchina mi mancò il fiato. Scoppiai come una fontana, mi sentivo soffocare.

«amore ti prego calmati»mi prese la mano mio marito.

«mamma calmati, ora non soffre più. Pensa a questo»mi abbracciò fortissimo il mio ometto e cercai di respirare a fondo, fallendo.

Pov's Kendall

La verità è che anche se non la amo più, mi infastidirà sempre che qualcuno altro possa stare al suo fianco.

Oggi mezza giornata di lavoro. Holland è dal parrucchiere e Charles penso stia agli allenamenti. Io dovevo chiedere scusa profondamente a Charlotte per aver detto certe cose orribili ieri sera, ma la verità che oltre ad essere geloso avevo bevuto e quindi non ragionavo del tutto.

Bussai alla porta di casa sua, senza avvisare ne lei ne il marito andai semplicemente.

Mi aprì Alison che appena mi vide chiamò la madre e scappò di sopra.
Arrivò dopo poco Charlotte vestita in modo elegante, mozza fiato.

Ero deluso e ferito, Alison mi aveva girato la faccia.

«che fai qui Kendall?»mi domandò la fantastica bionda bomba sexy.

«chiederti scusa, posso entrare?»le chiesi, inizialmente esitò ma poi mi fece entrare.

Mi fece accomodare in soggiorno, dove notai solo questa volta miliardi di foto di un bimbo.
Davvero bello, aveva una vita d'avanti.

Mi offrì del caffè e poi si sedette sulla poltroncina di fronte a me.

«so che siete scappati dalla cena per via di quel che ho detto. Mi dispiace un sacco. Era un bambino bellissimo»dissi mortificato.
Non disse niente, sembrava di parlare da solo.
Ogni poco alzava gli occhi dalla tazzina di caffè ai miei occhi e così continuò per minuti.

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