Capitolo 6

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Hoshiyo POV

Entrammo nel Warp Gate. La sensazione è un po' strana, un po' la stessa di quando ti sei avvicinato tantissimo al fondo del mare, in spiaggia, e ora stai tornando su, i polmoni in fiamme, per la mancanza di ossigeno, le orecchie che fischiano. Kurogiri ci catapultò fuori da se stesso, io fui l'unica a cadere, probabilmente gli altri ci erano abituati. In ginocchio, respirando grandi boccate d'aria fresca, non mi accorsi del posto in cui ci trovassimo. Qualcuno mi toccò su una spalla, vidi una mano tesa di fronte a me. "Ci farai l'abitudine, vedrai. Questi ti portano sempre in giro da qualche parte con Kurogiri." disse qualcuno, con voce squillante. Credo fosse quella ragazzina bionda, circa della mia età, che avevo visto prima, quando Shigaraki mi aveva proposto di entrare nell'Unione. Mi ero accorta che, mentre gli altri mi guardavano straniti, lei e Shigaraki erano stati gli unici ad avere reazioni diverse: la prima sembrava eccitata, felice, mentre il secondo non lasciava trasparire particolari emozioni. Mi aiutò a tirarmi su. "Grazie, ehm..." "Toga Himiko." Mi sorrise, con quel sorrisetto inquietante ma allo stesso tempo carino. "Ok, grazie, Himiko." Avevo deciso di chiamarla per nome, la cosa non sembrò turbarla. Poco dopo, dopo alcune chiacchiere di Himiko su quanto sarebbe stato bello vedermi coperta di sangue o tagliuzzare qualcuno in mia compagnia, mi congedai, e rientrai nel Warp Gate. Di nuovo la stessa sensazione, non respiro, i polmoni in fiamme, le orecchie che fischiano. Vengo sbattuta brutalmente alla realtà quando mi ritrovo sul pavimento della mia stanza.

I giorni passavano lenti, quando non ero a scuola rimanevo a casa o facevo qualche rapina, ma niente di importante. Cercavo di uccidere meno eroi possibile, per non attirare troppo l'attenzione.

Era passata una settimana da quando mi ero unita al'Unione dei Villains, ma non ero tornata al bar e loro non avevano mostrato apparente malcontento. Ero nel cortile della scuola, in attesa che la riunione dei professori finisse. Aizawa aveva indetto una riunione così, a caso, durante le lezioni, quindi eravamo tutti in cortile ad aspettare che finisse. Ero piuttosto preoccupata, se fosse stato in merito a me? Cercai di scacciare questi pensieri dalla mente. Un ragazzino con i capelli sparati che sembrava un broccolo kawaii stava correndo nella mia direzione, inseguito da un altro ragazzo che sembrava un porcospino incazzato. Quando il ragazzino (un primino, c'era da aspettarselo) si nascose dietro di me, il ragazzo che lo inseguiva mi impose di spostarmi. "Che vuoi da questo cute broccolo?" gli chiesi, alzando un sopracciglio. Il ragazzo dietro di me sembrò arrossire, e parecchio, lo notai con la coda dell'occhio. "Levati, comparsa del cazzo!" fu la sua risposta. Questo dopo due minuti mi sta già sulle palle. "Beh, no, dato che sembra che tu voglia ammazzare questo cute broccolo." Ero sicura fosse arrossito di nuovo, ma sembrava troppo un broccolo kawaii e non potevo resistere dal non dirlo. "CREPA!" si stava arrabbiando un peletto. Non che prima non lo fosse, eh. Feci un respiro e lo presi per un braccio, misi la gamba davanti alla sua in modo che inciampasse e lo gettai a terra. Sono stata attenta a non fargli troppo male, ma una piccola lezioncina se la meritava. "Kacchan!" esclamò il verdino con aria preoccupata. "Non ti preoccupare broccoletto, il tuo amico sta bene. Ti consiglio di allontanarti prima che si rialzi." Lui, vedendo l'espressione incazzata del ragazzo, che io tenevo incollato a terra con una mano, decise che andarsene era la scelta migliore e si allontanò verso un tipo metà bianco e metà rosso. "Beh, ho finito con te. Vai, su." allentai la mia presa e lo aiutai a tirarsi su. Lui ovviamente cercò di rifiutare il mio aiuto, ma io non ci feci troppo caso. Mi voltai e mi allontanai, lasciando il porcospino in piedi con aria stranita. Dopo pochi secondi, ritornò incazzato, e mi tirò addosso qualche insulto. Le vecchie abitudini non cambiano mai. "Torna qua, comparsa del cazzo!" Le sue urla si erano affievolite mentre mi allontanavo verso la parte opposta del cortile. Spalle al muro, mi spostai dietro l'angolo, in modo da non essere più visibile. Finalmente un po' di pace. La zona era ombrosa e un venticello fresco mi scompigliava i capelli. Lo schiamazzo dei ragazzi di tutte le classi era ovattato ed era una sensazione piacevole, gustarsi il quasi-silenzio. Con gli occhi chiusi, mi godevo quell'attimo di tranquillità, quando, poco dopo, mi accorsi che quell'aria calda che sentivo sul naso non era aria calda, (mi sembrava strano che l'aria sapesse di menta) ma l'alito di qualcuno. Spalancai gli occhi, cercando istintivamente di bloccare la persona davanti a me. Tenendo strette le sue braccia, a faccia contro il muro, mi accorsi solo pochi istanti dopo di una certa chioma azzurrina...  

My Space

Ed eccoci qua, insieme alla solita figura di Shiggy in copertina. Chissà chi sarà quello che è stato bloccato da Hoshiyo? Booooh chi lo sa. Ci vediamo al prossimo capitolo!

ShigarakixreaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora