Capitolo 12

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ATTENZIONE!!! ALLERTA SPOILERS. Fino qui ci sono solo spoiler della terza stagione, ma da adesso in poi ci saranno degli spoiler sulla quinta stagione, di cose che forse ci sono ancora solo nel manga ma forse sono accadute, in parte, nella quinta stagione. Ringrazio la mia informatrice personale per le informazioni!!!! :3 Comunque, se non vi interessa degli spoiler (che riguardano Dabi e Hawks) allora leggete pure!!

Hoshiyo POV

Cercai di pensare a quello che avrebbe detto il Maestro. Sicuramente rifiutare mi avrebbe reso più sospetta, e prendere tempo sarebbe stata una mossa avventata... "Va bene! Non vedo l'ora di allenarmi con il secondo eroe più potente del Giappone!" Cercai di sembrare il più felice possibile, e ringraziai anche il Preside per l'offerta. Salutai tutti quanti all'interno della stanza e uscii, seguita a ruota da Aizawa. Ripercorremmo il percorso che avevamo fatto per arrivare a ritroso. Mentre camminavamo, in silenzio, io riflettevo. Contattare i miei compagni sarebbe stata una mossa rischiosa, quindi sarei dovuta rimanere tranquilla per un po'. Sperai che Shigaraki non avrebbe perso la testa e non sarebbe venuto a cercarmi... Le ore passavano lente, e i miei compagni mi chiesero che cosa mi aveva chiesto il Preside. Fui molto sbrigativa nella spiegazione, in attesa di poter finalmente tornare a casa e gettarmi, almeno per un po', tutto alle spalle. I giorni passavano lenti, e, una settimana dopo, cominciai il tirocinio. Durante il corso della settimana non avevo mai avuto contatti con l'Unione dei Villains, sapendo che gli eroi mi tenevano d'occhio. Domenica mattina, alle sette, mi alzai pigramente, indossai il mio costume da eroe, che è praticamente uguale ai vestiti che uso tutti i giorni, con qualche piccola modifica di fantasia, e mi recai davanti all'agenzia di Endeavor. Suonai il campanello e aspettai davanti alla porta. Un ragazzo, che mi sembrò di aver già visto da qualche parte, metà bianco e metà rosso, con una scottatura abbastanza grande sull'occhio, mi aprì. Sembrava estremamente seccato, quando mi condusse allo studio di Endeavor. Entrammo. La stanza era molto luminosa, per cui mi ci volle un po' per abituarmi. Una volta che fui in grado di vederci, mi dedicai per qualche minuto ad osservarmi intorno. Endeavor era seduto dietro un'imponente scrivania in legno, mentre un altro uomo, con delle grandi ali rosse, era appoggiato alla parete di fronte a lui. Sembrava il più simpatico, almeno era quello più rilassato. Si presentò come Hawks. Mi pareva di averlo sentito nominare da qualche parte... corrugai la fronte. Forse Shigaraki l'aveva nominato, una volta in cui stavamo parlando... però non riuscivo a ricordarmi cosa mi avesse detto. Non era importante al momento. "Hoshiyo." dissi, porgendogli la mia mano. Lui me la strinse, le sue mani erano molto calde rispetto alle mie. Mi sorrise, poi il ragazzino che mi aveva aperto si presentò come Shoto Todoroki. Probabilmente era imparentato con Endeavor o simili, dato che erano molto simili di aspetto, ma il suo nome non mi disse nulla. Endeavor diede un taglio alle presentazioni alzandosi e comunicandomi delle informazioni sul mio tirocinio. "Per i prossimi giorni ci occuperemo di fare la solita ronda per la città. Io andrò con Shoto e tu, Hawks, con Hoshiyo. Per il resto del tempo vi terrò occupati con un po' di allenamento." Chiuse la questione con un cenno brusco del capo, poi uscì dalla stanza, seguito da Shoto. L'eroe rimasto nella stanza mi si avvicinò e cercò di spiegarmi meglio cosa avremmo fatto. "Adesso faremo una ronda per la città, solitamente noi ci occupiamo delle mattine, poi di pomeriggio faremo un po' di allenamento, almeno, voi lo farete, mentre Endeavor si occupa delle lettere e varie informazioni che arrivano. Questa è, solitamente, la routine, a meno che non compaiano Villains, allora si scombina tutto." Gli sorrisi, sembrava l'unico che non mi guardasse con aria strana. Uscimmo dalla stanza e iniziammo la ronda. Al contrario delle mie previsioni, Hawks insistette per dare un'occhiata anche nelle strade più lontane dalla via principale, con mio estremo disappunto. La prossima volta che faccio una rapina devo stare attenta a questo qui. Camminammo per qualche ora, senza proferire parola, ascoltando il ritmo regolare dei nostri passi sull'asfalto bagnato. I miei pensieri non facevano altro che tornare a Tomura, e, per quanto mi sforzassi, non riuscivo a rimanere concentrata. Fu probabilmente per questo che fui colta di sorpresa quando sentii un ramoscello spezzarsi di colpo dietro di me. Mi voltai di scatto e afferrai l'inseguitore per un braccio, facendogli lo sgambetto come avevo fatto con il porcospino incazzato di molto tempo prima, e facendolo cadere rovinosamente. Tenendo uno stivale premuto contro la sua guancia, potei finalmente capire chi fosse, dato che il tutto si era svolto in un paio di secondi e non ero riuscita a capire chi stessi placcando. Dei capelli biondi e delle familiari ali rosse si trovavano, ora, ai miei piedi. Aiutai velocemente Hawks a rialzarsi, scusandomi ripetutamente. "E io che volevo solo riportarti alla realtà... sembravi così immersa nei tuoi pensieri che non ti sei nemmeno accorta che non ero più al tuo fianco. Bei riflessi, però." disse l'uccello massaggiandosi una guancia. "Scusami, scusami! Davvero, non sapevo fossi tu." L'eroe sorrise malinconicamente, sembrava ricordasse qualcuno di conosciuto. "A chi stavi pensando?" Chiese, ritornando vispo. Arrossii di colpo e cercai di nasconderlo, inutilmente. "Uhm... cosa ti fa pensare che fosse un chi?" Cercai di sviare discorso. "Dai, si vede. E poi, smettila di sviare il discorso e rispondi." Non sono mai stata brava a inventare bugie, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, dato che devo tenere nascosta la mia identità, ma per quello è diverso, non devo mentire a nessuno finché non lo scoprono, e, vivendo da sola, nessuno mi chiede dove fossi o con chi. Mentre cercavo una buona scusa mi ritornò alla mente quello che Shigaraki mi aveva detto quel giorno, a proposito di Hawks. "Abbiamo un nuovo membro dell'Unione. Si chiama Hawks, e fa l'eroe, ma non ti devi preoccupare, è un'infiltrato come te. Dabi ha confermato che è pulito, e se lo dice lui non c'è da preoccuparsi." Rimasi un'attimo imbambolata. Non è che Hawks non è un nostro infiltrato, ma un loro? Possibile che sia al servizio di Endeavor per spiarmi e segnalarmi allo Yuuei? Afferrai d'istinto l'eroe per il collo, sbattendolo contro il muro di una vecchia casa lì vicino. "Ehi, ma che cosa..." non fece in tempo a finire la frase che si ritrovò la lama di un coltello (gentilmente prestatomi da Toga) che premeva contro il suo collo. "Prova a muoverti e ti taglio la gola." Hawks sembrava sorpreso dal mio improvviso cambio di atteggiamento. Capii qualche secondo dopo che ciò che avevo fatto era estremamente stupido, e che sarebbe stato meglio tenerlo d'occhio e non fare mosse avventate. Se fosse stato davvero una spia degli eroi, avrebbe avuto la prova che ero contro di loro. Deglutii. Cercando di sembrare sicura come prima, mentre l'eroe mi osservava divertito, dissi "Shigaraki mi ha parlato di te. Come faccio a sapere se non sei una loro spia?" Lui continuò a sorridere, senza dire nulla. "Rispondimi!" Premetti di più il coltello sulla sua gola. "Non mi puoi uccidere." disse lui semplicemente. Allentai un po' la presa, sorpresa. "Non mi faccio scrupoli ad ammazzarti adesso. Tanto non mi servi." Lui sembrò accorgersi che le sue argomentazioni facevano effetto su di me, per quanto cercassi di nasconderlo, per cui continuò. "Se invece di essere una loro spia, fossi una tua? Uccideresti qualcuno che ti potrebbe coprire, dato che Eraserhead-san sospetta di te." Mi morsi un labbro. "Tu dimmi perché mi dovrei fidare di te. Nel caso non rispondessi, ti ucciderò. Non mi interessa se mi servi. Modificheremo i piani." Tornai a premere con la lama del coltello sul suo collo. "Va bene, va bene. Evita di fare troppe mosse avventate" disse liberandosi di scatto "perché sono più preparato di te." La situazione si ribaltò, e fui io a finire contro il muro con il coltello alla gola. Hawks, dopo qualche minuto, fece cadere il coltello in terra e si sedette accanto a me, che ero caduta sulle ginocchia. "Io dimostrerò fiducia in te, quindi non lo raccogliere." Tanto non l'avrei fatto. Questo eroe si era guadagnato, oltre che al mio rispetto, anche la mia fiducia. "Io ho deciso quando ero un ragazzo che sarei diventato un'eroe come Endeavor, che mi aveva salvato quando ero piccolo." Mi voltai a guardarlo in faccia. "Salvato da cosa?" Chiesi, ma il mio istinto mi diceva che non era stato salvato da qualcosa, ma da qualcuno. "Non è importante. Fatto sta che fui mandato in una scuola per diventarlo. Là conobbi un ragazzo. Lui mi raccontò la sua storia, piuttosto triste. Suo padre lo maltrattava per via del fatto che non riusciva a controllare il suo Quirk. Diceva al figlio che era inutile. Lui, un giorno, scappò dalla scuola e non lo rividi mai più. Mi ricordo che detestava gli eroi, avevamo molte liti a causa dei nostri pareri contrastanti, dato che io li amavo. Lui diceva sempre che i veri eroi non esistono. All'inizio non capii il significato di questa frase, ma credo di averlo fatto, adesso. E credo anche di sapere sotto quale identità si stia nascondendo il ragazzo che conobbi. Lo voglio rincontrare, ecco tutto." Strabuzzai gli occhi. "Quindi mi stai dicendo che quel ragazzo è un Villain e che si trova nell'Unione? E che non t'importa che la pensi diversamente, perché lo vuoi disperatamente ritrovare?" Lui inclinò la testa di lato, sorridendo. "Così la metti sul tragico. Comunque si, le tue intuizioni sono giuste." Rimasi in silenzio, riflettendo sulle sue parole, per molto tempo, anche mentre continuavamo la ronda. "Hawks." Lui, che camminava accanto a me, si voltò. "Dimmi." Feci un sospiro, non che fossero affari miei ma la curiosità mi stava corrodendo. "Hoshiyo?" Mi riscossi. "Si scusa! Allora, ci ho pensato molto, e so che non sono affari miei, ma questa domanda continua a rodermi..." Lui mi fece un cenno amichevole, come per dirmi di continuare a parlare. "Questo ragazzo. Tu ci tieni molto a lui, per volerlo così tanto rincontrare, tanto da infiltrarti in un'organizzazione criminale e rischiare di venire scoperto come traditore. Non è che... tu mi hai detto che hai un'idea su chi sia. Ecco, pensavo... non è che tu sei innamorato di lui?" Sprofondai nel più completo imbarazzo dopo questa frase. Cavolo, dovevo stare zitta! Chissà cosa pensava Hawks adesso... "Si." Mi voltai a guardarlo. Non era imbarazzato, e sembrava sincero. "U-uh?" "Si, sono innamorato di lui." Mi zittii nuovamente. La situazione mi imbarazzava alquanto, perché non ero rimasta zitta? "Oi, non imbarazzarti così tanto. Guarda che non mi dà fastidio che tu me l'abbia chiesto, anzi, sono piacevolmente sorpreso dalla tua deduzione." Gli sorrisi. Proprio qualche secondo dopo incontrammo Endeavor e Shoto che camminavano nella direzione opposta. "Siete in ritardo." disse seccato l'uomo. "Scusa, intoppo lungo la strada. Una signora anziana credeva che ci fosse un ladro in casa sua, invece era solo il gatto." Hawks era dannatamente bravo a mentire, cavolo. La bugia, inventata sul momento, poteva anche sembrare stupida, ma, a guardarlo, pareva dicesse la verità. Endeavor si girò, credetti di aver visto l'abbozzo di un sorriso spuntargli sul volto. "Torniamo all'agenzia." disse semplicemente, riprendendo a camminare. Shoto lo seguì, e io e Hawks ci affrettammo a metterci vicino a loro. Mentre l'eroe chiacchierava nell'orecchio di Endeavor, che sembrava infastidito, io mi ritrovai a camminare a fianco di Shoto. "Ti ho già visto da qualche parte." Disse lui, diffidente. "Probabilmente a scuola. Ci saremo incontrati un giorno, in corridoio o in giardino." Che domanda scontata. Sapeva che andavo allo Yuuei, perché chiedermelo? Forse voleva iniziare una conversazione. "In che classe sei?" Chiesi, tanto per cambiare discorso. "1A." "Ah, ecco dove ti avevo già visto! Quando ho aiutato il tuo amico broccolo contro quel porcospino incazzato." Todoroki sembrò sorridere, per la prima volta. "Hai fatto la conoscenza di Bakugou, quindi. Tipo simpatico, no?" Alzai gli occhi al cielo. "Non sai quanto. Non faceva altro che chiamarmi comparsa del cazzo." Il ragazzo soffocò una risatina nell'incavo del gomito. "Tipico di lui." Incuriosita, gli chiesi "E il broccolo, come si chiama?" Lui mi sembrò leggermente rosso. Quasi non si notava, infatti, in primo luogo, credetti che fosse solo una mia impressione. "Izuku Midoriya." Cavolo, dove avevo sentito quel nome... Shigaraki! Me ne aveva parlato. Aveva messo K.O. Moscular durante l'attacco al campo. Anche Toga me ne aveva parlato, era completamente ossessionata da lui. A me sembrava sospetto, All For One ne aveva parlato con All Might durante il loro scontro, o almeno così mi era stato detto da Shigaraki. Io sapevo che i Quirk si potevano tramandare, per cui avevo il dubbio che All Might l'avesse fatto con Midoriya, dato che era sempre più debole, tanto da non riuscire nemmeno a mantenere la sua Muscle Form. Prima che me ne rendessi conto eravamo tornati all'agenzia.

Angolo giraffa calva

Beh, dopo tipo un mese, riaggiorno! Ecco il capitolo dodici, dove Hoshiyo parla con Hawks, con Shoto, con altra gente, e sospetta. Con Hawks devo ammettere che fangirlavo per la loro "amicizia" costruita in tipo 5 secondi ma dettagli. Comunque, quando ho iniziato a scrivere questo capitolo shippavo Dabihawks, per cui scusate Shigadabisti. Il fatto che sia una ShigarakixReader mi impedisce di usufruire dell'ultima ship che ho nominato nel corso della storia. Dopo che la mia informatrice personale mi ha detto cosa succede tra Dabi e Hawks alla fine, ho smesso di shipparli, ma oramai il capitolo era scritto, per cui dovrete tenervi la ship per questa storia. Scusate se shippate altro! Consolatevi con la foto cute di Shiggy a inizio storia!

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