capitolo 37

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-Gabriella

Tornai al tavolo con gli altri.

J - che cosa hai fatto alla guancia?

G - mh? Niente.

J - puzzi di fumo Gabri...hai fumato??

G - si ok?? È un reato? Ho 18 anni e faccio quel cazzo che mi pare!

Corsi via dal tavolo e uscii fuori dal fastfood,ma non vidi Lorenzo seduto sul marciapiede e gli inciampai addosso.

G - Porca troia!

Avevo tutto il gomito sanguinante.

L - Gabri? Che Cazz...

G - fanculo Paggi adesso no!

Continuai a correre e Lorenzo mi inseguiva.

Mentre correvo Lorenzo continuava a fare domande e dire di fermarmi.

L - perchè scappi!?

.....

L - Gabri,rispondi!

.....

L - fermati,cazzo!

Mi fermai dopo 10 minuti,non ce la facevo più. Lorenzo mi era alle spalle

L - Gabriel...

G - non mi toccare! Dissi interrompendolo.

L - hai freddo?

G - abbastanza,sai se qualcuno non avesse detto a qualcun'altro di sporcarmi la felpa!

L - io non le ho detto questo...

Le ho solo detto che la rivolevo indietro.

G - bene,allora tienitela!

Ricominciai a correre,ma questa volta Lorenzo non mi seguì.

Ritornai a casa. Sul divano c'erano i ragazzi.

Si girarono tutti verso di me,edoardo mi venne incontro prendendomi per mano e mi portò in bagno per curarmi la ferita

G - grazie mille Edo

E - di niente,torniamo di sotto

G - ah..no io non vengo,vai tu

E - ti chiamo per cena.

Mi sedetti alla scrivania e tirai fuori dalla tasca dei jeans il pacchetto di sigarette e l'accendino.li fissai per qualche secondo,pensando che mi stavo rovinando la vita e...

Gettai l'accendino fuori dalla finestra e tagliuzzai con le forbici tutte le sigarette,poi mi Tolsi i vestiti per mettere il pigiama e la porta si aprì,era Lorenzo.

Mi girai di scatto

G - esiste una cosa chiamata bussare,

Esci subito!

Lorenzo rideva

L - e se volessi rimanere?

Mi girai dal suo lato e cercai di spingerlo fuori dalla porta,ma lui era più forte.mentre lo spingevo continuava a guardarmi il petto.

L - carino il reggiseno

Lo fulminai con lo sguardo e lui se la diede a gambe scoppiando a ridere

G - giuro che ti ammazzo!

Urlai scendendo le scale per inseguirlo,eravamo a pochi metri di distanza,ma lui inchiodò facendomi sbattere addosso a lui.

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