capitolo 45

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-Lorenzo

Urlai -Gabriella- per farla tornare indietro,ma come risposta ricevetti un sorrisetto e un medio.

Mi buttai dalla finestra,dato che non era molto alto e la inseguii,andava verso la foresta,ci misi poco a perderla di vista,c'erano un sacco di alberi altissimi e non si vedeva un cazzo,ma ero certo che era entrata in area di caccia. dopo qualche minuto sentii uno sparo e Gabriella urlare.

Cercai di captare il suono della voce e la raggiunsi,era sdraiata a terra con la schiena appoggiata a un tronco di un albero e la mano che si teneva il braccio,l'avevano colpita con un fucile,aveva una pallottola conficcata nel braccio e tutto il sangue che colava. Mi piombai addosso a lei e mi strappai un pezzo della maglia,glielo diedi e le dissi di tenerlo stretto dove c'era il proiettile,intanto io la tenni in braccio e la portai in ospedale.

Gabriella continuava a perdere un sacco di sangue e urlare dal dolore,durante il tragitto io cercavo di tranquillizzarla dicendole parole incoraggianti,ma lei aveva paura e io anche...non la potevo perdere in questo modo.

Mentre correvo notai che Gabriella aveva chiuso gli occhi,mi fermai e Diedi di matto,provai a baciarla ma lei non riaprì gli occhi

-Questa non è una fottuta favola-

Dissi tra me e me...intanto le lacrime scivolavano dalla mia faccia,fino ad arrivare a quella di Gabriella

L - ti prego non mi lasciare,Gabriella...

Io ti amo! Ti ho sempre amata e sempre lo farò! Ma solo se tu combatti la morte,ce l'hai ancora la voglia di vivere?! Ti prego,vivi,io non potrei senza di te,ho sbagliato a lasciarti e ad inventarmi quella fottuta ragazza,sei te che io voglio,io amo te,cazzo!

In quel momento vidi Gabriella aprire gli occhi e avvicinarsi per baciarmi l'angolo della bocca,io mi misi in piedi e corsi con lei in braccio verso l'ospedale.

Arrivammo dopo 15 minuti,ero tornato a casa per prendere l'auto di matt. Entrammo in ospedale e i dottori le estrassero la pallottola dal braccio e le cucirono la ferita,ringraziai dio è Tornammo a casa.

G - grazie,lorenzo,ti amo anche io

Mi disse abbracciandomi

L - c...cosa? Non sei più ubriaca??

G - non lo sono più da quando ti ho sentito dire quelle cose su quella "finta ragazza" a Matt.

L - cosaaa?? Allora a letto non eri ubriaca!

Lei si mise a ridacchiare

G - non pensar male!! Volevo solo vedere come avresti reagito!

L - se se...ma perchè sei scappata?

G -..... Non lo so....volevo andarmene...

L - non lo fare più

G - comunque scusa...sai...la bottiglia!

L - stavi per uccidermi ahahaha

G - non l'avrei mai fatto.

Le tirai su il mento con due dita e portai le sue labbra sulle mie.

L - andiamo a letto!

G - va bene

Lei si alzò dal letto e andò verso la porta

L - ma...dove vai?

G - a letto (?)

L - intendevo qua con me!

G - ah...no,vado di là,notte...paggi

Lo sapevo...non mi aveva ancora perdonato,mi chiama Paggi solo quando è incazzata con me o abbiamo litigato...odiavo sentirlo detto da lei.

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