L'Incanto del Bacio

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Capitolo Nono:

Harry raggiunse correndo la Stanza delle Necessità, dove i suoi sei Cavalieri lo stavano aspettando in trepidazione, curiosi di sapere le ultime novità sul Portatore della Luce e il suo Guardiano. Harry era felice; innamorato e contraccambiato, la magia della Luce sprizzava da ogni suo poro, rendendolo ancora più affascinante e desiderabile agli occhi delle persone, soprattutto da quelle che erano attratte dal potere e non da lui come persona. La porta della Stanza si aprì non appena lo sentì arrivare, il giovane mago si fiondò dentro urlando di gioia, spaventando i Cavalieri che si stavano sistemando in cerchio per fare una delle meditazioni guidate da Luna.

- Harry! – lo rimbrottò Hermione – Ti sembra questo il modo di entrare?

- Sei felice, Luce del Mondo. – notò Luna che era meno rigida nei confronti di Harry, rispetto ad Hermione; stava bevendo una cioccolata calda e ne fece fluttuare una tazza tra le mani del ragazzo appena entrato, che la accettò con un sorriso.

- Ooh mia Illusionista, - replicò e tutt'attorno a lui sfrigolarono scintille di energia - non sono solo felice... Sono... - e si batté un dito sulle labbra, cercando la parola giusta.

- Un semi analfabeta? – lo prese in giro Draco stendendosi sul tappeto con fare annoiato, Neville gli accarezzava dolcemente i capelli.

- Malfoy, sempre il solito stronzo. – gli ringhiò contro Harry, perdendo per un momento il filo del discorso.

- Draco, non distrarlo. – lo pregò Neville, curioso di sapere perché il Portatore della Luce fosse così felice.

- Grazie Nev. – gli sorrise e Draco si sentì improvvisamente geloso, Harry era radioso e lui si sentiva troppo attratto dalla sua magia. Non riusciva ancora a gestire bene le nuove emozioni.

- Cosa è emerso dall'incontro con i docenti? – chiese Viktor stendendo le lunghe gambe davanti a sé.

- Hanno proposto una sessione estiva di studio per me, e per voi Cavalieri.

- Niente vacanze? – sgranò gli occhi Draco – E questo ti rende allegro? – domandò mandando la testa di lato, i suoi capelli biondo platino catturarono la luce delle candele ed Harry restò per alcuni secondi senza fiato, ingollando a vuoto, si costrinse a distogliere lo sguardo.

- Visto che l'Oscuro Signore si sta muovendo e, da quello che ci hanno raccontato le nostre spie, sta reclutando nuovi seguaci tra i figli dei suoi Mangiamorte, - replicò concentrandosi sulla tazza tiepida che aveva tra le mani – credevo accogliessi meglio la notizia, Malfoy. Restare qua, ti impedirà di prendere il Marchio Nero. – lo fissò per un attimo negli occhi, vedendo una scintilla di paura brillare in quelle iridi color fumo – Restare a Scuola ci permetterà di imparare ad usare i nostri nuovi poteri. Non sono in fase teorica, come saremmo costretti a fare a casa. Ma in fase pratica. L'Avvelenatore; la Guaritrice e l'Indovino, approfondiranno le rispettive conoscenze in cure, veleni e quant'altro. – sospirò sentendo su di sé gli occhi dei presenti e, dopo aver bevuto un sorso di cioccolata, concluse – i membri dell'Esercito della Luce saranno i nostri mentori.

A quella notizia, dal gruppo dei Cavalieri si levò un mormorio gioioso: lavorare con Maghi della Luce tanto potenti, era raro per ragazzi della loro età. Harry sorrise, poi guardò Michael, il suo nuovo Cacciatore che sembrava essersi adattato bene.

- Non puoi essere così felice solo perché dovremmo restare a scuola a studiare, Harry. – borbottò Ron – Cos'altro bolle in pentola? – chiese usando un detto babbano imparato da Hermione.

- Io e Rus ci sposeremo. – annunciò e si trattenne dal saltellare come faceva quand'era bambino e riusciva a battere Severus a scacchi magici.

- Questa sì che è una magnifica notizia, Portatore della Luce! – mormorò felice per lui Luna avvicinandosi e abbracciandolo – Sono felice per te.

Il filo rosso del destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora