Pentirsi e fare ammenda dei propri errori

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Terzo Capitolo:

Erano passati molti anni da quando Albus e Minerva avevano accolto e aiutato il giovane Severus Snape, il mago era cresciuto e si era trasformato: non era più un ragazzino secco e alto come un giunco; era diventato un uomo muscoloso, un mago portatore della Luce ma con un lato oscuro.

Aveva studiato con profitto durante il suo soggiorno ad Hogwarts, aveva scelto di specializzarsi in Pozioni ed aveva ottenuto un posto di lavoro all'interno della Scuola: era adulto e nel mondo là fuori non c'era, al momento, niente per lui.

Le previsioni del maestro giapponese si erano avverate tutte: il ragazzo aveva conosciuto una ragazza a Spinner's End prima di iniziare la Scuola, se n'era innamorato e si era convinto che lei fosse l'altro capo del suo filo rosso del destino, colei in grado di amarlo ed onorarlo per il resto della sua vita terra; così, l'aveva corteggiata con gentilezza ma la seducente Lilian Evans, non aveva mai ricambiato né compreso i suoi sentimenti e lo aveva rifiutato nel modo più cortese possibile.

Severus, cercando di far breccia nel cuore di Lily nonostante il rifiuto, l'aveva invitata al ballo di San Valentino; ma lei aveva scelto come compagno James Potter, che aveva iniziato a frequentare senza dire niente all'amico Serpeverde e con il quale si era fidanzata ufficialmente pochi mesi dopo quell'uscita.

Il rifiuto del suo primo amore, le prese in giro di James "maiale" Potter e dei suoi amici, aveva innescato la scheggia di potere nero che sopiva dento di lui e che nessuno, visto che era rimasta per tutti questi anni inattiva, era riuscito ad intercettare durante i controlli al San Mungo.

La scheggia di potere aveva offuscato il giudizio del giovane mago, spingendolo ad interessarsi alla magia nera con la scusa di cercare un modo per recidere il filo rosso del destino: Lily era il suo unico amore, e lui non avrebbe amato nessun'altra. La sete di conoscenza di Severus aveva attirato l'attenzione dei seguaci dell'Oscuro Signore presenti nella Scuola che, con le parole giuste per irretire il suo ego e il suo cuore ferito, avevano convinto il giovane a schierarsi dalla parte di Voldemort e diventare uno dei suoi più feroci e spietati Mangiamorte. Per alcuni anni, Severus aveva lottato contro l'Esercito della Luce nascosto dalla maschera di Mangiamorte, aveva partecipato ad alcune stragi di babbani innocenti, aveva ferito volutamente gli zii che l'avevano cresciuto più per sfruttare i suoi soldi che per amore ed aveva rivelato al suo "signore" la profezia di cui era venuto a conoscenza non appena aveva saputo che la sua amata Lily non solo si era sposata con quel verme di Potter; ma aveva anche partorito un bambino: Harry James Potter.

E proprio quel bambino era il destinatario dell'unica profezia veritiera fatta da Sybill Trelawney quell'inetta strega che Albus aveva assunto per insegnare Divinazione.

Lord Voldemort, non appena fu a conoscenza della profezia, sorrise cinicamente: l'aver incorporato la magia oscura l'aveva reso completamente inumano, più simile ad un rettile che non ad un uomo.

- Bene mio caro Severus, mio servo fedele. – ghignò con cattiveria girandosi la bacchetta tra le mani – L'informazione che mi hai dato è di vitale importanza. Trovate i Potter! – ordinò ai suoi uomini – Ma non fate niente, dovrò essere io stesso a porre fine a questa messa in scena.

- Sì signore! – urlarono i maghi e le streghe al suo servizio scomparendo velocemente.

- Signore. – parlò Severus ancora inginocchiato ai piedi dell'uomo – Del lurido Potter e di suo figlio fa quello che vuoi. Risparmia lei. – lo pregò.

- Risparmiare lei? – la voce del potete mago oscuro si era inspessita – Una lurida, schifosa babbana Snape? – domandò alzandosi – Cruciooooo! – urlò facendolo contorcere dal dolore.

Il filo rosso del destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora