Il matrimonio del Secolo

409 19 4
                                    

Capitolo Decimo:

31 luglio Snape Manor

Il sole sul Maniero della famiglia Snape brillava fieramente quel giorno, il Cielo era sgombro dalle nuvole rendendo ancora più magica l'atmosfera di festa.

Nel giardino erano stati disposti lunghi gazebo color avorio, sotto ai quali erano stati disposti i tavoli apparecchiati per il pranzo con preziose tovaglie di lino ricamato e antiche stoviglie appartenenti alla famiglia di Severus da generazioni.

Gli invitati, tra cui alcuni esponenti del Ministero della Magia, popolavano il giardino vociando allegramente. Gli elfi, eleganti nei loro abiti, servivano agli ospiti deliziosi rinfreschi mentre la band sul palco preposto per loro suonava riempiendo di note allegre l'aria.

Harry e Severus, che erano stati separati le 24 ore precedenti al loro matrimonio, si stavano finendo di preparare emozionati e tesi come mai avrebbero creduto possibile nella loro vita. Soprattutto il Pozionista che, da freddo Mangiamorte, non riusciva a placare i forti battiti del suo cuore.

- Severus. – lo sgridò dolcemente Minerva – Cerca di stare calmo.

- Calmo! – sbuffò mentre i sarti del negozio di Narcissa finivano di sistemargli l'abito addosso – E se...

- Sshh! – la professoressa di trasfigurazione gli sorrise indulgente, era molto elegante quel giorno. Indossava un abito blu notte di raso che fasciava morbidamente il suo corpo; con lo scollo a barca puntinato di piccoli cristalli, i capelli erano acconciati in alto sulla nuca, nascosti da cappello dello stesso blu dell'abito con la veletta puntinata di cristalli, come lo scollo del vestito. Le mani erano nascoste dai guanti eleganti ed i piedi erano fasciati da scarpe con il tacco rivestite di raso blu notte. Il professore di pozioni non l'aveva mai vista così elegante.

L'uomo si passò entrambe le mani sul viso, notando solo in quel momento che tremavo leggermente così, mentre Minerva lo invitava a fare degli inutili esercizi di respirazione, l'uomo lasciò fluire la propria magia fino ad incontrare quella del suo moccioso insolente.

"Ehi" lo salutò Harry con un tremito.

"Ehi, moccioso. Emozionato?" chiese il Pozionista continuando a vestirsi, l'abito che aveva scelto gli calzava a pennello per la prima volta in vita sua si sentiva affascinante, sperava che anche il suo moccioso lo apprezzasse.

"Me la sto facendo sotto!" gemette facendolo sorridere "Tu?"

"Mi manchi" ammise Severus, sapendo che gli avrebbe fatto piacere e che l'avrebbe rasserenato un po'.

"Tra poco sarà per sempre" ingollò a vuoto Harry osservandosi nello specchio, Hermione stava sistemandogli il nodo del plastron, una cravatta piuttosto ampia e larga sistemata attorno al collo sotto al colletto della camicia bianca, che indossava e doveva essere fermata sul davanti da una spilla gioiello a forma di grifone con gli occhi di rubino.

"Non vedo l'ora!" ridacchiò il Pozionista chiudendo i gemelli di smeraldo con fare sicuro.

"Ti amo Rus. A tra poco amore" lo salutò Harry.

"A tra poco Harry. Ti amo anch'io" ricambiò il saluto Severus chiudendo la comunicazione.

Minerva lo osservò mandando la testa di lato, poi chiese:

- Non hai ascoltato una sola parola, vero? Stavi parlando con Harry.

- In effetti è così, Minerva. – arrossì colpevole.

- Non ti avevo mai visto così felice come sei da qualche anno a questa parte, Severus.

- Mi sento felice. – ammise sistemandosi anche lui il plastron verde dove appuntò una spilla a forma di serpente in oro bianco con gli occhi di smeraldo.

Il filo rosso del destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora