Viaggio di Nozze

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Capitolo Undici:

Le vacanze estive terminarono placidamente, i coniugi Snape andarono via dal Manor e dall'Inghilterra per una settimana, godendosi il sole e il mare dell'Italia. Anche se una Guerra magica incombeva su tutti loro, i Cavalieri della Luce e i membri dell'Ordine della Fenice, avevano ritenuto corretto regalare ai neo sposi una luna di miele di una settimana in un villaggio turistico magico sulle coste del Mare Mediterraneo.

In quella settimana, i due si erano completamente rilassati; dimenticando per un po' i rispettivi impegni; accantonando i brutti pensieri in un angolo della mente, concentrandosi sul paesaggio e su tutto ciò che il Villaggio era in grado di offrire loro.

- È tutto così bello qua. – mormorò Harry che, seduto sul bagno asciuga lasciava vagare lo sguardo all'orizzonte mentre le onde del mare gli lambivano le gambe – Così diverso dal nostro Oceano. – sorrise.

- È vero, qua sembra tutto diverso. – sorrise l'uomo con un mezzo sorriso - Sei bellissimo così abbronzato, sai? – mormorò Severus mangiandolo con gli occhi, Harry era felice e rilassato, la sua magia era arrivata al culmine e lui era cambiato in meglio.

- Grazie Rus... - arrossì deliziosamente, sentendo il desiderio dell'uomo sfrigolare sulla sua pelle.

- I tuoi amici hanno fatto bene a scegliere un villaggio magico. – sospirò sedendogli vicino, rabbrividendo quando l'acqua gli accarezzò le gambe muscolose – Per i Babbani, io sarei un depravato.

- Ed io un povero ragazzino da salvare. – ridacchiò appoggiandosi contro la sua spalla.

Severus gli baciò la nuca, ispirando l'odore del suo shampoo, beandosi la sensazione meravigliosa che gli dava avere il suo corpo vicino. Stavano per scambiarsi un bacio, ma furono interrotti dall'arrivo di una graziosa cameriera con alcuni pacchi per loro.

- Signori Snape, scusate il disturbo... - si palesò era una giovane Maganò molto educata.

- Mary. – le sorrise Harry – Buongiorno.

- Ciao Harry. – arrossì, aveva preso una cotta per il Portatore della Luce e Severus ne era geloso – Ho questi per voi.

- Puoi lasciarli sulla sdraio laggiù. – le rispose duramente il Pozionista a mo' di congedo.

- Subito signore. – Mary scattò verso la sdraio e lasciò i pacchetti e le pergamene, senza voltarsi più indietro.

- Sei tremendo. – bofonchiò Harry alzandosi dal bagnasciuga per sedersi in grembo a suo marito – Lei è carina e giovane, è sempre molto gentile; ma è una femmina. A me non piace.

- Ma tu piaci a lei. –ringhiò l'uomo stringendoselo contro geloso e possessivo, affondando il naso nel collo di quel ragazzino che era diventato suo marito.

- Non devi essere geloso Rus. È te che amo. – si baciarono dolcemente, languidamente – Non avrei voluto dirtelo ancora; ma è da quando siamo arrivati che la sto osservando. Sai, stavo... - si fermò come a cercare la parola più corretta, mentre faceva ondeggiare il proprio bacino su quello del marito – Valutandola. – concluse con un piccolo sorriso, Severus non capì immediatamente a cosa Harry stesse riferendosi troppo distratto dai suoi movimenti sensuali, infatti, chiese:

- Valutandola per cosa?

- Madre surrogato. – sussurrò e i suoi occhi brillarono, credeva di aver trovato una soluzione per dare dei figli a suo marito. Figli che desideravano molto entrambi.

- E tu cosa ne sai? – domandò rigidamente scostandolo dal proprio grembo come se lo avesse scottato, la voce dura e piena di rabbia.

- Ho fatto delle ricerche già dalla prima volta che abbiamo parlato di bambini. – lo guardò e sgranò gli occhi vedendo la tempesta dentro gli occhi opale dell'uomo – A scuola, non ci sono molti testi sull'argomento; così... ho continuato le ricerche nella tua Biblioteca privata e... – sobbalzò spaventato Harry quando sentì la rabbia di Severus diffondersi tutt'attorno – Abbiamo parlato di figli ed io...

Il filo rosso del destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora