"Amsterdam, Giorno 4"

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<<Oggi mangeremo cibi tipici dell'Olanda?>> chiese Corey, posizionandosi dietro al corpo del suo ragazzo nell'acqua calda della piscina dell'hotel.

<<Si, a pranzo>> gli rispose Alec, sorseggiando un cocktail che gli era stato offerto gentilmente dalla direzione.
Era seduto con Nolan a bordo piscina e, mentre lui beveva, l'altro mangiava una porzione di frutta.

Erano solo loro quattro, Liam e Theo non erano ancora scesi.

<<Ma secondo voi quei due avranno sentito la sveglia?>> fece osservare Nolan, gettando il nocciolo della ciliegia in un piccolo tovagliolo.

<<Dopo i round che hanno fatto questa notte, credo che la sveglia sia l'ultima cosa che abbiano sentito>> rise Mason, pizzicando leggermente il braccio del povero Corey alle sue spalle.

<<Quei due non riescono a stare l'uno senza l'altro>> notò Alec.

<<Non mi aspettavo un Liam così audace >> disse il Camaleonte, facendo accigliare gli altri tre.

<<In che senso?>> domandò Nolan.

<<Nel senso che, sapevo dell'interesse che provavano l'uno verso l'altro, ma non credevo che Liam avrebbe accettato così velocemente questi suoi nuovi sentimenti>> rispose il ragazzo, chiarendo quello che aveva detto inizialmente.

<<Ha ragione>> concordò Mason <<Ricordo ancora quello che ha dovuto passare prima di mettersi con Hayden e quanto mi abbia rotto le scatole per mesi interi, però credo che il sentimento che prova nei confronti di Theo, sia una cosa completamente diversa ed è per questo che l'ha accettato più velocemente>> aggiunse, facendo annuire sia Nolan che Alec.

<<Comunque sia, sono contento per loro. Si meritano entrambi un po' di felicità>> disse il neo Beta del gruppo, ritornando a sorseggiare il suo cocktail a base di succhi di frutta.
Erano lupi mannari, certo, ma avevano pur sempre diciassette anni l'uno e solo quando era presente Theo potevano ordinare alcolici ed era un bene, alcune volte, essere immune a qualsiasi tipo di alcolico; potevi bere quanto volevi senza sentirti in colpa. Ma quella volta, Alec, si sarebbe dovuto accontentare dei succhi di frutta come i bimbi di sei anni, perché quella squilibrata di una Chimera, non si decideva a scendere.

<<Oggi pomeriggio cosa c'è in programma?>> chiese Nolan, gettando un altro nocciolo di ciliegia nel tovagliolo. Aveva ingurgitato chili di frutta da quando erano scesi in piscina.

<<Il viaggio è di Theo, quindi non saprei dirti>> gli rispose Corey.

<<In questa ultima settimana siamo stati per poco tempo tutti insieme>> mormorò Mason, gettando la testa contro il petto del suo ragazzo. Aveva sonno, tanto sonno.

<<Se i due piccioncini decidessero di darci buca anche oggi, potremmo andare da qualche parte noi quattro>> propose Alec, sperando che gli altri avrebbero accettato la proposta. Non voleva restare chiuso in una piscina.

<<Per me va bene, l'importante è che non andremo a caccia di fantasmi>> disse Nolan, assumendo un'espressione terrorizzata.

<<Niente fantasmi>> rise Mason, ricordando Parigi e le sue catacombe.

<<A me Amsterdam non piace>> mugugnò Corey, attirando l'attenzione su di sé <<A parte musei e quartieri a luci rosse, non c'è nulla di interessante da visitare>>

<<La cosa entusiasmante è che andremo domani a dare un'occhiata ai quartieri a luci rosse>> ammiccò Nolan in direzione del Camaleonte, ricevendo in risposta uno sguardo allusivo.

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