Capitolo 14- |I Pilastri Di World|

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La scoperta di cose umanamente impensabili non era sicuramente un nuovo frontiere per Anna: a dirla tutta, l' intero viaggio della ragazza era stato contornato da rivelazioni su rivelazioni, ma quest'ultima appena appresa riusciva nell' impossibile compito di superarle tutte.

"V-voi... cioè io... quindi..." balbettò la ragazza, il cui cervello stava ancora processando quanto appena venuto a conoscenza. "Wow...."

"Giovane Omen, mi rendo conto che quanto ha appena appreso possa risultare a tratti onirico, ma mi sento comunque di invitarla a calmarsi," recitò Zhou, approcciando la ragazza. "Ha la mia parola, tutti i nodi verranno al pettine."

"Non è sicuramente una notizia facile da digerire, dunque prenditi tutto il tempo che ti serve per metabolizzare la cosa," aggiunse Erest, sorridendo alla ragazza.

"Tutto il tempo che le serve? Pronto: il pianeta Terra è letteralmente scomparso nel nulla!" Affermò Erofla, incrociando le braccia. "Laghi di magma, nidi di ghiaccio, foreste sempreverdi, perfino la mia amata Giungla Della Pace! E-"

Prontamente, Nazami mise una mano dinnanzi la bocca della ragazza, sospirando rassegnato.

"Ignorala, a discapito dell' età non ha mai perso il vizio di parlare a sproposito," mormorò il ragazzo, rimuovendo poi la mano.

"Età? Ma sentilo! Ti ricordo che sono più grande di te, stupido!" Affermò, alterata, la giovane.

"Sei più grande solo perchè hai voluto che la tua 'Omen-Totem' ti manifestasse con quell' età, mentre io ho preferito un corpo più giovane."

"E poi non so se te ne sei accorta, Ero, ma ti stai dando della stupida da sola," aggiunse, con un sorrisetto, Leonidas.

"Oh per l' amor della Omnisphere, non ricominciate con questa storia, vi prego!" Mormorò Erest, mettendosi due dita sulla fronte.

Erofla non rispose, e restando in silenzio arrossì, notando un sorrisetto sul volto di Nazami.
A rompere quell' atmosfera di imbarazzo ci pensò, prontamente, la nuova arrivata.

"Voi... siete me?" Chiese Anna, osservando i cinque.

"Siamo stati tutti Portatori dello stesso potere, Anna: World non è un Exus normale, ma è la materializzazione dei poteri, e della speranza della Terra, e dei suoi abitanti," rispose Primo, con un tono solenne. "Quando l' equilibrio del nostro Mondo viene meno, il pianeta risponde concretizzando la sua forza in una nuova vita, che sarà chiamata a ripristinare l' ordine."

Sentendo quelle parole, Anna non potette non ripensare alla frase sentita da Hula, durante il loro primissimo incontro a Letumin:

"L' Exus di Leonidas, World, non è un Exus normale, è molto di più! Leo stesso quando lo usava affermava di sentirsi in una forte connessione con tutto l' ambiente circostante!"

Effettivamente, Anna comprendeva bene quelle parole: anche lei quando usava World sentiva una forte unione con l' intero pianeta.
Ad interrompere il ragionamento della giovane ci pensò Erofla, la quale, osservando la ragazza, riprese il discorso da dove Erest lo aveva lasciato.

"Si, ma se il Mondo in questione finisce... oh non so, nelle mani di uno psicopatico, non vi è più un Mondo da proteggere, no?? Chiese retoricamente la ragazza, osservando Anna.

Prontamente, un Nazami, seguito a ruota da Zhou, colpì in testa Erofla, facendo ancor di più arrabbiare la ragazza.

"Nevoream..." sussurrò Anna a bassa voce, per poi iniziare a tremare. "Io... ero totalmente impotente di fronte a lui. Non importava cosa facessi, aveva la perfetta risposta per tutto."

OMNISPHERE -The Superior Omen- [Atto III: Anima]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora