17

297 23 20
                                    

LEVI'S POV:

Porto le sue mani ammanettate sopra la sua testa e lo bacio. All'inizio si trattava di un bacio a stampo, poiché si rifiutava di tradire la sua ragazza, ma poi, vedendo che più faceva resistenza più io premevo i miei fianchi contro i suoi, decide di arrendersi lasciano la bocca semiaperta. Le nostre lingue s'intrecciano compiendo una danza. Lo sto letteralmente divorando. Ad un certo punto mi morde il labbro. –Moccioso cosa cazzo ti salta in testa? –

-Potrei chiedere lo stesso di te! Smettila, io sto con Mikasa ora e poi tu mi hai rifiutato –

-Questo non ti dà il consenso di metterti con qualcun altro. È inutile che usi mia cugina per rimpiazzarmi. Te lo voglio solo far capire, nient'altro. –

-Non ha senso quello che dici! Lasciami subito o.... –

-...o chiami la polizia? Seriamente? Guardando la tua faccia non si direbbe che non stai apprezzando quello che tu sto facendo...anzi, sembra che tu abbia una voglia matta di essere sbattuto sul tavolo di questa stanza. In effetti, perché non farlo? – Lo prendo imbraccio e lo appoggio sul tavolo divaricandogli le gambe. Metto una mano nei suoi pantaloni e inizio a toccare l'erezione pulsante sui suoi boxer. Emette qualche gemito.

-Levi ti prego, ci potrebbero sentire – Lo spoglio velocemente lasciandolo nudo dal bacino in giù e faccio esattamente la stessa cosa con me stesso

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


-Levi ti prego, ci potrebbero sentire – Lo spoglio velocemente lasciandolo nudo dal bacino in giù e faccio esattamente la stessa cosa con me stesso. Poi lo giro di scatto: ora è piegato a novanta gradi sul tavolino; usa le mani ancora ammanettate per sostenersi su di esso, evitando di sbatterci la testa sopra. Gli porto una mano alla bocca, impedendogli di poter emettere qualsiasi suono. –Allora vedi di startene zitto. Sono sicuro che ad un moccioso come te piaccia farlo rischiando di venir scoperti. – Scuote un po' la testa in senso di negazione, ma ovviamente so che in realtà gli piace. Lo preparo infilando prima l'indice nel suo buco e poi anche il medio. Inizio a muovere lentamente le dita su e giù, rimanendo sempre sulla superficie. Voglio conservare il meglio per dopo. –Sei piuttosto bagnato qua. Dimmi, ti ecciti così anche quando lo fai con Mikasa? – Volta un po' la testa verso la mia direzione lanciandomi uno sguardo arrabbiato. Forse ho esagerato con quella frase, ma poco importa. Di sicuro questo non mi fermerà. Voglio che lui desideri solo me. Lo sente gemere un po', ma per fortuna ho la mano che gli sta tappando la bocca, sennò a quest'ora ci avrebbero già sentiti. –Mm...mh.... – Gli do una sculacciata sul sedere e lui inarca la schiena di colpo emettendo un grido soffocato. Probabilmente l'ho preso alla sprovvista, ma meglio così. È proprio questo il bello. Gliene do un'altra e lui inarca sempre la schiena. Il suo sedere si sta arrossendo. Estraggo le dita dal suo ano e inizio a strofinarmici sopra con il mio membro. Vedendo il suo tremolio e sentendo i suoi respiri sempre più affannosi, capisco che gli piace molto. Dunque continuo per un altro po' così e con la mano libera inizio a toccargli l'erezione. Per ora soltanto sulla punta, tanto per stuzzicarlo un po'. –Non azzardarti a venire. Devo fare ancora molto. – Infilo il membro nel suo buco e inizio ad andare su e giù prima piano e poi sempre più velocemente. All'improvviso cade di faccia sul tavolo, siccome non riesce più a reggersi con le mani per la fatica, e la sua bocca scivola dalla mia mano emettendo un forte urlo. –AAAAAAH! – Spero vivamente che nessuno lo abbia sentito. La porta della stanza potrebbe aprirsi da un momento all'altro. Non ho neanche pensato a chiuderla a chiave: stupido errore da parte mia. Ma ora l'unica cosa che mi interessa è scopare Eren. So che se entrerà qualcuno mi toccherà dire addio alla mia carriera da poliziotto, ma l'amore che provo per lui e il desiderio di possederlo hanno il sopravvento. Riporto la mia mano sopra la sua bocca e continuo a spingere forte e violentemente dentro di lui. Siamo entrambi completamente sudati e la luce dell'enorme lampadario situato proprio sopra di noi, non aiuta affatto. Ma almeno in questo modo posso avere una bellissima visuale di tutto il suo splendido corpo e di cosa ne sto facendo. Il mio cuore inizia a battere sempre più forte e anch'io comincio ad ansimare più velocemente. –Sto per venire, ma tu resisti ancora. – Ed ecco che vengo dentro il suo ano. Tolgo il mio membro da quest'ultimo e vedo il liquido seminale uscire. Poi dovrò pure pulire il tavolino e il pavimento. Ora è il momento di far venire pure lui. Lo giro riportandolo alla posizione iniziale. Guardandolo dritto negli occhi inizio a muovere la mia mano lungo tutto il suo membro. Stringo qualche volta. Tolgo la mano che era ancora posata sulla sua bocca e la sostituisco con la mia lingua. Lo bacio appassionatamente. Gli tolgo le manette. –Ora preoccupati tu stesso di non farti sentire. Io ho da fare altro. - Prendo tutta la sua erezione con la mia bocca e mi muovo avanti e indietro a ritmi irregolari. Nel frattempo lo guardo dritto negli occhi. Lui si stappa per poco la bocca. –N-non guardarmi. Mi metti a disagio...-

𝗟𝗢𝗡𝗧𝗔𝗡𝗜 𝗠𝗔 𝗩𝗜𝗖𝗜𝗡𝗜: A RIREN STORYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora