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IMPORTANTE:

Leggete l'angolo autrice alla fine del capitolo perché serve per chiarirvi più cose riguardanti la storia.

LEVI'S POV:

Sono passati due giorni dall'operazione e Eren non si è ancora svegliato. Sono rimasto con lui tutto il tempo tranne quelle volte che lo venivano a trovare i suoi amici. Attualmente sono seduto vicino al suo letto e lo sto guardando mentre dorme per vedere se muove almeno un solo muscolo o se i suoi occhi si stanno riaprendo. Sembra tranquillo e in pace. Non vedo l'ora che si svegli. Tra non molto dovrebbe arrivare pure Mikasa. Eren mi aveva raccontato di ciò che era successo con lei, ma quest'ultima, non appena era venuta a sapere della sua grave ferita, è venuto subito a trovarlo. Anche se c'ero io in stanza con lui. Mi assento per un attimo siccome devo andare in bagno. Mentre poi raggiungo nuovamente la camera d'ospedale vedo le infermiere entrare nella sua stanza. È successo qualcosa di grave? Dimmi di no, ti prego...Arrivo lì pure io di corsa e vedo i suoi grandi occhi verdi. Si è svegliato. –Signore, non ora. La richiamiamo fra poco. Ora dobbiamo lasciare lo spazio al medico –

-Certo – Dico ritirandomi nella sala d'attesa. Dopo un po' vedo il medico venire verso di me. Fortunatamente si sono bevuti la storia che io ero un suo lontano cugino, quindi, essendo l'unica figura adulta legata a lui, danno a me tutte le informazioni riguardo la sua salute. –Signore, suo cugino si è risvegliato alquanto prima del previsto, ma ciò in questo caso non è un buon segno. Ha i livelli vitali molto bassi a causa della ferita provocata dal colpo di pistola. Tramite l'operazione, come sa bene, eravamo riusciti ad estrarre il proiettile, ma i danni non si potevano riparare. È solo questione di tempo prima che muoia, mi dispiace. Ma ora è cosciente e riesce a parlare un pochino. Quello che posso dirle è di andare immediatamente da lui perché questa potrebbe essere l'ultima volta che lo vedrà – Non dico nulla e lui si allontana. Credevo che si sarebbe tutto risolto, ne ero così convinto...ma effettivamente la pistola gli ha perforato i polmoni e ora è in vita solo grazie ad una macchina. Vado subito nella camera di Eren e lui gira lentamente il capo verso di me. I suoi occhi sono privi di ogni luce e non sembrano grandi come al solito, poiché sono socchiusi per la stanchezza. Non ce la faccio a vederlo così. Fa troppo male. Non voglio parargli come se fosse l'ultima volta che ci vediamo, anche se è così. Non riesco ad immaginare la mia vita senza di lui. Sento il mio cuore spezzarsi a metà quando mi guarda dritto negli occhi. È disteso e ha lo schienale del letto leggermente alzato. Mi siedo vicino a lui. –Ciao moccioso, come stai? – Non credo che sappia che tra poco morirà, quindi non voglio dirglielo. Voglio passare questi ultimi attimi con lui in modo felice. Voglio avere un ricordo bello di lui.

-Non comportarti come se niente fosse. Il medico me l'ha già detto...non piangere – Non mi ero neanche accorto di star piangendo. Sembro così patetico ora. Dovrei tirarlo su di morale e invece sto peggiorando la situazione. Ma non riesco a fermare il pianto. Lui mi tocca la mano. –Ora sono qui, vivo davanti a te. Non pensare già a quello che accadrà dopo –

-Come faccio a non pensarci? Eren, non voglio perderti. –

-Non ti lascerò mai Levi. Sarò sempre con te –

-Quando ti ho visto per la prima volta mi ero fatto un'idea negativa su di te. "Un moccioso disordinato ed euforico come vicino. Di sicuro è pure chiassoso. Poteva andarmi peggio di così?" ho pensato. Ma poi man mano che passavano i giorni e che ci conoscevamo meglio ho scoperto molti tuoi invidiabili aspetti. Sei sempre così gentile, buono e altruista...anteponi sempre la vita degli altri alla tua. Credevo che solo un pazzo potrebbe pensare prima agli altri e poi a sé stessi, ma in realtà questo pazzo sei tu. Non sono mai stato qualcuno che si affeziona molto alle persone, ma tu hai completamente scombussolato la mia routine quotidiana. Non pensavo di essere capace ad amare, ma tu mi hai dimostrato il contrario. Tu ti sei innamorato della persona che sono nonostante i miei difetti. Non so come andrò avanti senza di te. Ti amo Eren. –

𝗟𝗢𝗡𝗧𝗔𝗡𝗜 𝗠𝗔 𝗩𝗜𝗖𝗜𝗡𝗜: A RIREN STORYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora