11-stay away from me

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"Joanna ferma" ripeté jace per la millesima volta quella sera.
Joanna correva e non aveva la minima intenzione di parlare con suo fratello.
Jace riuscì a raggiungerla e le afferrò il polso "presa" sussuro' sorridendo soddisfatto .
La ragazza provo' a liberarsi dalla stretta del ragazzo
" lasciami immediatamente" disse tra i singhiozzi.
Jace con la mano libera provo' ad asciugarle le lacrime ma lei si scansò "Ma che diavolo ti prende?" Le urlò contro.
"Hai rovinato tutto!" Urlò Joanna di rimando continuando a piangere.
"Non posso credere che quel Clifford ti abbia fatto il lavaggio del cervello" disse lui con disprezzo scuotendo la testa
" Joanna io l'ho fatto per il tuo b..." Fece per proseguire ma
Fu interrotto dalla ragazza "Michael non stava facendo nulla di male!"
" Joanna tu ...." Il ragazzo si morse il labbro.
Lei non poteva sapere , non ancora.
" io che cosa?" Disse sollevando il volto
"Sei troppo piccola per capirlo" disse lasciandole il polso.
La ragazza riprese a correre allontanandosi il più possibile da jace.

Jace lo stava facendo di nuovo, la stava trattando come se fosse una bambina.

Joanna urlò frustrata quando sentì la mano del ragazzo sfiorarle la spalla
"Sei hai smetto di comportanti come una bambina viziata ti accompagno a casa" le disse prendendo le chiavi della macchina dalla tasca della giacca
"Vado da sola" rispose lei bruscamente scrollando le spalle aumentando il passo.
Improvvisamente Jace la prese a mo' di sacco di patate.
Scaturendo urla di disapprovazione da parte della ragazza che inizio' a dimenarsi e prendere a pugni la schiena del fratello.
Preso da uno scatto di rabbia la poggio' bruscamente su uno dei sedili posteriori della sua auto beccandosi un occhiataccia da parte della
ragazza.
Jace sbuffò sonoramente prima di mettere in moto la macchina.

di tanto in tanto provava ad attirare l'attenzione della sorella ma invano perché questa prontamente si voltava verso il finestrino ignorandolo completamente

A Jace ovviamente non faceva piacere vedere sua sorella in quello stato ma sperava che in cuor suo quando sarebbe giunto il momento opportuno in cui lei avrebbe scoperto tutta la verità avrebbe compreso il suo atteggiamento.
E forse sarebbero tornati ad essere quelli di una volta.

In poco tempo arrivarono nel vialetto di casa.
Joanna scese di corsa dalla macchina per poi sbattere con forza la portiera.
Jace ignoro' la provocazione della ragazza e si voltò verso casa Clifford.
Alzo' gli occhi verso la stanza di Michael e sorrise vittorioso.
Aveva esplicitamente rivelato la sua natura al demone ed era certo che se questo avesse avuto almeno un briciolo di intelligenza non avrebbe più osato avvicinarsi a sua sorella.
Poi si ricordò di quella stupida profezia di cui tutti i demoni che aveva incontrato andavano fieri.
"Uno fra i più Giovanni demoni ruberà il cuore di una cacciatrice per sempre" tutti credevano che questo giovane avrebbe strappato il cuore dal petto della ragazza.
Nessun demone era mai stato all'altezza di uccidere un cacciatore.
Clifford era soltanto un povero illuso.
Jace pensò ai mille modi in cui avrebbe potuto ucciderlo appena avrebbe avuto la conferma della sua natura oscura quando la madre da dentro casa inizio' ad urlare " Jace Newt Evans! Ti è dato di volta il cervello? Entra subito in casa! Dobbiamo parlare noi due"
Sbuffò per l'ennesima volta quella sera e entrò in casa con aria innocente "di cosa volete parlarmi?"
Chiese sedendosi sul divano accanto a suo padre
"E' appena entrata tua sorella ha detto di odiarti e che avrebbe preferito essere figlia unica , non ci ha dato il tempo di rispondere , è salita di sopra scoppiando in lacrime. Ci devi delle spiegazioni" rispose sua madre portandosi le mani sui fianchi
"Sono andato al cinema a vedere lo stesso film di Joanna e..." Esitò portandosi le mani dietro la testa
"E?" Lo incitò suo padre a continuare
"Credo che Clifford non si avvicinerà più a lei" disse soddisfatto alzandosi dal divano.
I genitori lo fulminarono con lo sguardo.
Jace scrollo' le spalle per poi dirigersi verso camera sua prima di essere bruscamente fermato da sua madre
" hai idea di che cosa tu abbia fatto? " gli urlò contro
" l'ho protetta ho fatto il mio dovere da fratello maggiore" si giustificò portando le mani al petto
" tu non l'hai protetta, così la farai stare solo peggio! Michael l'ha salvata hai idea di quanto sia importante per Joanna passare del tempo con lui?" Proseguì la donna alzando sempre di più il tono di voce
" ma lui è un d..." Suo padre lo interruppe con un cenno di mano "non iniziare con questa storia Jace, non ne hai le prove" disse severamente
" io sono sempre stato in grado di riconoscerli!" Ribbate' il ragazzo
" l'ultima volta ti sei sbagliato e stavi per farci commettere un errore e se ti stessi sbagliando anche questa volta?" Disse sua madre dandogli una pacca sulla spalla.
Jace annuì debolmente ricordando l'accaduto.
" adesso posso andare da mia sorella ?" Chiese alzando le sopracciglia
I genitori annuirono debolmente.

Darkness||Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora