13-I miss you.

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"Che hai detto?" Chiese Joanna ad Ashton.
Jace guardò confuso la sorella e questa alzò le spalle avvicinandosi ad Ashton "cosa hai detto?"richiese.
Ashton sobbalzò.
Era davvero possibile che lei l'avesse sentito?
"Io non ho aperto bocca" si giustificò.
"io ho sentito la tua voce" insisté lei puntando un dito contro il ragazzo poi si voltò verso suo fratello " Jace, tu l'hai sentito?" Chiese speranzosa ma Jace scosse la testa.
" Ashton non ha detto nulla" disse mettendole una mano sulla spalla.
"ma io sono sicura di averlo sentito parlare" disse abbassando lo sguardo .
Jace le prese il volto tra le mani e le accarezzò le guance " sarai stanca vai al piano di sopra a riposarti" le disse dandole un bacio sulla fronte.
La ragazza annuì "si, sarò sicuramente stanca" penso' posando lo sguardo su Ashton per poi salire le scale e andare al piano di sopra senza salutare i due ragazzi.

Nonostante la ragazza fosse al piano di sopra Ashton riusciva ancora a sentire i suoi pensieri.
Sentiva la sua confusione e la sua frustrazione.
La ragazza era certa di aver sentito la voce di Ashton nella propria testa anche se non aveva capito una singola parola di ciò che la voce del castano le avesse detto.

Ashton sorrise,era da anni che provava a comunicare con la gente in quel modo ma non ci era mai riuscito prima di allora.

"E così hai conosciuto mia sorella" disse Jace dando una pacca sulla spalla del riccio.
"non sembra neanche tua sorella" disse Ashton ridacchiando.
"Non farti strani pensieri su di lei" lo avvertì Jace guardandolo minacciosamente per poi scoppiare a ridere.
"non potrei mai d'altronde è fidanzata" rispose Ashton divertito sperando che ciò che avesse detto il ragazzo dai capelli blu non fosse vero.
Jace rise a crepapelle "chi ti ha detto una cavolata del genere?"
"Clifford mi ha detto che tua sorella e' la sua ragazza" disse Ashton divertito per poi manipolare il cervello di jace e spingerlo a raccontargli tutta la verità.
"Mia sorella e quello lì non si parlano più grazie al sottoscritto" disse fiero di se.
Ashton sorrise soddisfatto "cosa è successo?" Chiese.
"Vedi quel Clifford è un mostro , è uscito una volta con mia sorella e allungava un po' troppo le mani ed io gli ho dato una bella lezione"
"Quindi non è fidanzata?" Chiese Ashton per ottenere conferma.
Jace rise nuovamente " ma certo che no!".
Ashton soddisfatto smise di controllare la mente di jace il quale dopo aver preso il controllo delle proprie azioni e parole si portò una mano sulla testa confuso "di che stavamo parlando?" Chiese debolmente.
"Di Joanna" rispose il riccio dirigendosi in cucina per poi essere seguito da jace ancora dolorante.
"ah si comunque non so chi ti abbia detto questa cosa ma joa- aspetta! Come fai a sapere il suo nome?" Chiese di colpo.
"Amico, certo che oggi la tua testa non è tanto a posto,dimentichi che siamo rimasti a casa da soli prima che tu arrivassi? È stata lei a dirmi il suo nome" disse e d'altronde era la verità.
" si scusa è che mi è venuto questo mal di testa improvviso" disse bevendo un po' d'acqua.
"Immagino"
"Comunque tranquillo mia sorella non è fidanzata" disse jace e Ashton lo guardò sorpreso.
"Mi stai invitando a provarci con tua sorella?" Chiese alzando le sopracciglia.
"Cosa? Ovvio che no! Scusami e' questo mal di testa che mi fa dire cose senza senso , fai finta che non ti abbia detto nulla e vai a casa amico" rispose portandosi nuovamente le mani sopra la testa per poi massaggiarsi le tempie.
Ashton esitò un momento.
Grazie ai suoi poteri avrebbe potuto aiutare jace con il suo mal di testa ma sfortunatamente Ashton non era mai stato buono e generoso con nessuno.
Guardò attentamente Jace dolorante per poi sorridere soddisfatto e dirigersi verso la porta di casa Evans "ci vediamo domani" disse per poi chiudere la porta alle proprie spalle.

Durante il tragitto verso casa Ashton vide in lontananza Michael.
Il ragazzo teneva la testa bassa e di tanto in tanto scalciava qualche sassolino.
Ashton sorrise divertito e in un secondo si ritrovò di fianco al ragazzo dai capelli blu.
"ma guarda qui chi si rivede!".
"Ashton! Non è il momento" lo avvertì Michael.
"Peccato! Sai ho appena conosciuto la tua ragazza non ricordavo fosse così carina"disse marcando un po' troppo la parola ragazza.
Michael strinse i pugni e serrò la mascella "Cosa le hai fatto?" Gli urlò contro.
Ashton alzò gli occhi al cielo "A parte leggerle la mente nulla di che" rispose con indifferenza.
Michael gli afferrò il colletto della maglietta "osa usare i tuoi poteri su di lei e io ti-" .
Ashton lo interruppe liberandosi facilmente dalla presa del ragazzo " tu cosa? Mi ucciderai? Ma dai Michael non sei neanche capace di rubare un'anima figuriamoci uccidermi" disse ridendo.
Michael non rispose.
"Joanna e' la tua ragazza giusto?" Chiese Ashton beffardo cambiando discorso e Michael annuì.
" Beh non direi dato che mi è giunta voce che voi due non vi parlate più, ho letto nei suoi pensieri Michael, lei ti odia, sei solo un illuso" .
Michael deglutì.
Joanna lo odiava e infatti non si era neanche presentata al parco quel pomeriggio.
Come poteva biasimarla? Dopo tutto ciò' che le aveva detto e dopo quel bacio.
Era quello l'intento di Michael: allontarla da se stesso e allora perché si sentiva così male?
"Il gatto ti ha mangiato la lingua?" Lo scherni' Ashton.
Michael decise di ignorarlo e ad una velocità disumana si allontanò "sei solo un codardo" sentì dire in lontananza.

Darkness||Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora