Capitolo 19 ~ Alta Tensione

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L'oscurità intorno a me inghiottiva ogni cosa, nascondeva e mi ingannava. Non sapevo che ora era e neanche che giorno, avevo perso il conto ormai del tempo passato chiusa in questa lurida cella, raggomitolata nell'angolo più profondo della stanza.

Fa freddo ed è umido. Il pasto che mi portano ogni giorno ha un sapere orrendo e non è abbastanza per riempirmi lo stomaco. La gola brucia, bisognosa di acqua, ma non mi sarei mai inginocchiata a pregarli per un misero boccale.

Junichi non si era più fatto vedere e, con lui, neanche quei stupidi tirapiedi che mi catturarono.

Sono sola. Rinchiusa, incatenata, in questa stanza sporca e sudicia, nella speranza che Nashi ed Igneel vengano a prendermi.

Sono così debole ...

Aspettare che vengano a salvarmi ... Che cosa vergognosa ...

Sbatto fra loro i denti, chiudendo violentemente la mascella. Socchiudo gli occhi in una fessura e stringo a pugni le mani. Sono debole, troppo debole. Mi sono fatta catturare e rinchiudere come un'idiota.

Alzo le braccia e batto fortemente i pugni sul pavimento. << Perché?!?! >> Urlo. Mi inginocchio a terra, rialzo le braccia e scaglio nuovamente i pugni sul pavimento. << Perché. Perché. Perché. PERCHÈ. PERCHÈ?!?!?!?! >> Lacrime di frustrazione scivolano sulle mie guance, frantumandosi sul terreno.

<< Perché non sono forte? Perché non sono come Nashi? Perché non sono così potente come Igneel? Perché?! >> Esclamo, la vista sfuocata a causa delle lacrime che, incessanti, continuano a scendere sulle mie guance. << Perché sono così debole? >> Mormoro alla fine, rialzandomi seduta e riappoggiandomi alla parete dietro di me.

<< Li detesti per questo? >> Una voce dietro le sbarre mi raggiunge, facendomi sussultare dallo spavento. Troppo occupata dallo sfogo avuto, non mi ero accorta di aver attirato l'attenzione su di me fino a quando non intravedo la figura minuta di Junichi bloccata davanti e sbarre di ferro.

<< Cosa? >> Mormoro, confusa.

<< Li detesti? Per essere migliori di te? >> Mi richiede Junichi, con espressione calma, e inquietante allo stesso momento, dipinta sul suo viso.

Se io odio ... Nashi ed Igneel?

<< No! A-assolutamente no! Sono la mia sorellona ed il mio fratellone. Come potrei mai odiarli? >> Esclamo, sconvolta.

<< Ma sono più forti di te. >> Disse tranquillamente il ragazzo, piegando di la testa di lato.

<< Non importa. Loro sono la mia famiglia, l'unica che mi è rimasta. Io ... >> Mormoro, cercando di convincere il ragazzo di fronte a me e, inconsapevolmente, anche me stessa. << Io odio me stessa, per essere troppo debole. Se- se mi fossi allenata di più, se avessi agito più velocemente o con più astuzia forse-forse ... >>

<< Forse non saresti tu in questa situazione? >> Mi chiede Junichi, finendo la frase per me.

Spalanco le palpebre incassando le parole appena dette dal ragazzo. Cosa sono diventata? Pensare alla possibilità che qualcun'atro possa passare questo inferno al posto mio?

<< No. >> Mormoro, abbassando lo sguardo sulle mie mani.

<< Potresti vendicarti. >> Continua a dire il ragazzo, un sorriso terrificante disegnato sulle sue labbra. << Potresti prenderti la loro magia, così saresti tu quella più forte, più potente e loro ... dei deboli umani senza più magia. >> Mormora Junichi, afferrando con le mani le sbarre di ferro ed appiattandosi su esse.

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