"Allora che ne pensi Emi?" mi chiede Ken.
"Non ne sono convinta, per niente. È vero, non l'ho visto combattere, ma da quel che vedo sembra che il suo ruolo futuro sarà quello di un pungiball" dico pensierosa appoggiandomi di nuovo a Ken.
"A proposito Ken-chin"
"Basta chiamarmi così" mi risponde con un tono irritato.
"Sisi certo. Stavo dicendo, dove stiamo andando? No perché mi stavo facendo tranquillamente i cazzi miei e tu sei entrato in camera mia, mi hai presa e mi hai caricata sulla moto senza dirmi nulla...nemmeno fossi una fottuta valigia" dico alla fine con un broncio.
"Da Mikey"
"E cosa stiamo andando a fare da Mikey?"
"Dobbiamo organizzare alcune cose riguardanti la Toman" nemmeno il tempo di finire la frase che ferma la moto e mi fa cenno di scendere.
"Sai Ken, dovrei avere anche io una motocicletta"
"Non se ne parla"
"Ma dai! Sono un comandante anche io ed è fottutamente imbarazzante il fatto che io debba essere scarrozzata in giro"
"La risposta è sempre no" dice mentre stiamo entrando a casa di Mikey.
"Yo Emi, ciao Ken-chin"
"Mikey, dillo anche tu a Ken che io dovrei avere una motocicletta, diglielo"
"Ken, penso che Emi non debba avere una motocicletta"
"Visto? No aspetta...ma da che parte stai!?"
"Non voglio che tu ti faccia male Emi"
"Concordo con lui" dice Draken serio.
"È una motocicletta, una fottuta motocicletta che mi servirebbe per raggiungervi nei punti di ritrovo o ad una rissa. Non posso sempre accollarmi agli altri...è umiliante" dico con toni duro guardandoli negli occhi.
"Che problema c'è se vai con altri? Non sembra che ti dispiaccia...dopotutto vai in giro sempre con gli altri capitani" dice Ken.
"Non tirare in mezzo gli altri Ken, loro non c'entrano in questo discorso. Quello che voglio farvi capire è che una motocicletta mi serve: se qualcuno di voi è in pericolo come lo raggiungo? A piedi? Strisciando?"
"Se fossimo in pericolo di certo non chiameremmo te"
"Sai che sono forte Ken e non puoi negarlo. Smettila di cercare di proteggermi ogni singola volta, so badare a me stessa, non posso vivere sotto una campana di vetro tutta la vita!" finisco ormai urlando. Ne abbiamo parlato e riparlato di questa cosa, non può sempre proteggermi, io me la so cavare e lui deve pensare a se stesso.
"Che succede?" interrompe Emma.
"Scusatemi, ho sentito delle urla e sono venuta a controllare. Tutto a posto?" chiede di nuovo con faccia preoccupata.
"Non ti preoccupare Emma, stavamo solo parlando" finisco per guardare Draken con sguardo serio. Lui ovviamente ricambia.
"Andiamo a fare un giro Emma?" le chiedo girandomi verso di lei con un sorriso.
"Oh, certo! Vado a mettermi le scarpe e arrivo"
"Dove pensate di andare?" chiede Ken con sguardo duro.
"Fuori da qui sicuramente" rispondo senza guardarlo.
"Emi...stasera c'è il ritrovo" dice Mikey in tono titubante.
"Sisi Mikey va bene"
"Ti veniamo a prendere noi?"
"No, mi arrangio."
"Ma.."
"Niente "ma.." Ken. Ho detto che mi arrangio. Tanto, come hai detto tu prima, ci sono sempre gli altri capitani no?"
"Eccomi!" dice Emma mentre arriva di corsa.
"Andiamo"
"Ciao ragazzi, a stasera!" nel mentre dice ciò io sono già fuori di casa.
Dopo alcuni minuti di camminata in silenzio, dove Emma continua a scrutarmi con sguardo indagatore, me ne esco con "Sono due grandissime teste di cazzo".•••••
È un capitolo abbastanza noioso, lo so, dopotutto è un capitolo di stallo che non serve a molto nella storia però getta le fondamenta per capire il carattere della protagonista. Si può capire, anche se in minima parte, il rapporto che c'è tra Emi e Draken, anche se esso verrà delineato meglio nel corso della storia.
Spero vi piaccia✨
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//counting on you...// Chifuyu Matsuno X OC
Fanfiction"Emh scusami, posso sapere chi sei?" chiede successivamente Takemichi. Supponendo si stia rivolgendo a me, mi fermo e mi volto con la mia solita aria di superiorità tenendo la testa alta "Emiko Ryuguji, comandante della sesta divisione della Toman"...