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Pov
Shogo 6 anni

Sono con mamma sul divano, la sua mano mi accarezzando i miei capelli.; Mamma è una bella donna, i suoi capelli sono scuri come la notte, ha due occhi blu come la notte e ha sempre un sorriso!

Quando papà arriva, di solito corro verso di lui e lo abbracciò e papà mi solleva da terra e mi dà un bacio sulla guancia. Con un leggero cigolio della porta intuì che era papà. Mamma mi prese in braccio, cercai di protestare ma non funzioni.   Papà è un uomo dai capelli blu scuro, i suoi occhi verdi che venivano coperti dai ciuffi, mamma diceva che se non se li tagliava diventerà ceco. Mi liberai dalla presa di mi madre e corsi da papà e mi prese in braccio, mi diede una bacio sulla fronte. Poi bacio a mamma sulle labbra.

Feci una smorfia, presi la faccia di papà e lo guardai con il viso corrucciato e dissi:"Papino! Sono IO la tua principessa!"

Papà mi scoglio i capelli, mi riempi di baci sul volto, feci una smorfia e mi strinse forte al petto e mi sorrise:" Certo che sei la mia principessa, ma la mamma è la regina, ricordatelo" feci la linguaccia. guardai la mamma e gli diedi un bacio sulla fronte. Ci abbracciamo tutti e tre, siamo felici.

Dopo un paio d'ore

Ero in camera mia. Papà mi lega il kimono, quanto odio questo coso, un cavolo di kimono floreale blu e rosa, oggi dovevamo andare dai anziani. O come li chiamo io, chiappette. Ogni volta la stessa storia ' Shogo non mettere i gomiti a tavola ' o ' Shogo smettila di essere così schiocca' con quella voce vecchia e antipatica.

Alzai gli occhi al cielo, i nostri sguardi si incrociarono, si poteva intuire che non sprizzavano di gioia:" Lo so già, odio quanto te andare da quei vecchietti ma è una cosa importante. E" vidi che strinse il pugno era arrabbiato? Papà non è mai arrabbiato:"Vogliono anche parlare con te" sbuffai, annui svogliatamente, lo guardai male mi diede una pacca sulla schiena.

Si abbassò alla mia altezza, mi strinse forte le spalle:" So che odi metterlo, ma sono le regole che impongono due vecchietti, sono molto tradizionali" annui li diedi una piccola carezza sulla guancia:" Però voglio un fratellino!" Papà fece una smorfia diventata:" Chiedilo al tuo compleanno, poi arriverà fra nove mesi" poi mi prese per mano e andammo alla porta.

.....

Eravamo dentro alla grande tenuta, ovviamente non ci sono solo loro, per quello che ho capito questo è un clan il nome era Zenin.
Papà mi aveva detto che aveva preso il cognome della mamma, non so il motivo preciso ma mi ha detto che ha litigato con qualcuno. Passeggiavamo incrociammo, un bambino e una donna, che molto probabilmente è sua madre. I suoi occhi sono di azzurro spaventosamente bello, le ciglia bianco come la neve, dello stesso colore dei capelli, io e quel bambino ci guardammo per alcuni secondi, mi sentivo il sangue scorrere più veloce e il cuore battere più veloce, una sensazione stranamente bella. Poi girai l'angolo.

Papà mi disse:" Aspetta qui" mi tirai su il kimono, era troppo caldo, passarono qualche minuto finché sentì una voce molto allegra dietro di me, mi girai ed era il bambino di prima! Si mise vicino a me e sorrise mi tese la mano e disse:" Satoru Gojo piacere!"

Ridacchia, che buffo, pensai, era un ragazzo in solito, li strinsi la mano e dissi:"Shogo Fushiguro piacere mio Satoru" Ridemmo insieme; erano passati altri minuti e io e Satoru stavamo guardando delle formiche, ci facevamo domande a vicenda anche sciocche tipo' perché prendevano il cibo per l'inverno non hanno un supermercato? L'alpino disse:" Shogo-chan facciamo chi si arrampica prima sull'albero?" Annui, sapevo con certezza che avrei vinto.

Visto che davanti a noi c'era un piccolo spazio verde, un albero altissimo era in mezzo, era spoglio, era strano visto che è estate dovrebbe avere una chioma super verde.

L'AMORE È COME UN DOLCE GOJO X READER Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora