13

726 30 2
                                    

Scusate x gli errori

Pov Shogo

Erano passati due mesi da quel giorno e beh ero a tavola con i mei due genitori che mi dovevano dire una cosa molto importante, quando mi misi seduta vidi mamma con un sorriso smagliante sul volto e papà rosso in volto e gli occhi lucidi, what- presi il telefono e li feci una foto, l'uomo mi mandi a quel paese moto lontano ma mamma, li diedi una botta dietro la nuca...mamma prese un respiro profondo:" Tesoro..sai da piccola volevi un fratellino e beh.." non ci credo..si mise le mani nella pancia e disse:" Beh fra sette mesi lo potrai abbracciare"

Mi tirai sul naso, guardia su non dovevo piangere non piangere..guardia i mei con occhi rossi e gonfi di lacrime e dissi:" Sono felice..molto felice" papà ridacchiò e mi fece una foto, li lasciai una ciabatta lo colpì sul volto, mhm! Lui mi tirò un calzetto, lo schivai e andai sul divano, li lanciai un cuscino ma lo prese lo presi anch'io e poi cominciammo a fare una lotta come due bambini.

Dopo quel momento ci siamo ripresi e beh..mamma era incinta da due mesi aveva fatto il test una settima fa e non mi aveva detto niente quella disgraziata...uff; adesso io e papà ci occuperemo di tutto non dovrà nemmeno alzare un dito, la misi sul divano con un po' di frutta e li lascia il mio unico vero amore.... Il telecomando e in vece noi, penseremmo al testo, pulire mettere in ordine cucinare e sistemare la.lascta del bambino o bambina..; mentre stavo pulendo la mia stanza ovviamente con Doc- so che potrà essere matta ma il dolce e gentile Doc è un ottimo aiutante di pulizie-  (Levi approva!)

Papà entro nella mia stanza, anche lui ha chiamato lo sgorbio puzzolente..? Doc mi passo il mocio con acqua e sapone e riprese la scopa, mi misi una fascia per i capelli mentre mentre mio padre, aveva lo spolverino e una bandana; Doc si mise sulla scrivania con lo sgorbio io e mio padre erano competitivi molto competitivi e beh ogni cosa è un pretesto per fare una fida.

E beh questa è una delle tante, volte, dissi:" Allora...pronto padre?" Ghigo:" Certo figlia.." comincia a bagnare il pavimento come una disgraziata, mentre lui pulizia le mensole diciamo che camera mia era un caos c'erano figli, cartacce foto disegni vestiti pulito e sporchi da per tutto la stanza, io non sono una persona molto ordinata ma..nel mio caos trovo il mio ordire, in fatti so dove metto una cosa la ritrovo ma non sempre..mentre passavo lo straccio mio padre

Sembrava cenerella era troppo strano vederlo così mi veniva da ridere.

Dopo un ora avevamo finito passano alla successiva stanza il bagno, quello lo feci fare a lui io non grazie, andai in camera dei mei, era gai ordina ma dovevo solo dare una botta di scopa e avevano finito, mentre spazzavo senti il mio telefono squillare dalla lettura parte di casa, andai a prenderlo, oh era Shoko quando risposi la ragazza mi disse che aveva organizzato un uscita con Mei Mei e Utahime che dovevamo vederci fra tre ore, al bar, non mi diede nemmeno il tempo di dire qualcosa che mi chiuse in faccia.

Sbuffai, dai posso farcela, dopo dieci minuti avevo finito la camera due mei adesso la sala, ma mi tocco al cucina ahhhhh i piatti, la lavastoviglie era rotta e dovevo farlo a mano.

Non so quanto ci misi ma mancava solo mezz'ora e io ero in condizioni pessime, sbuffai e corsi in camera, presi una maglia verde a mezze maniche, una tuta bianca e una felpa nera e mi misi i calzetti e mi legai i capelli; andai in sala, diede in bacio sulla fronte di mamma che stava dormendo, strinsi le hai c'è di papà dissi che andavo al bar con Shoko, Utahime e Mei Mei papà annui disse che bastava mandare un messaggio se serviva

Annui misi le scarpe e uscì...scesi tutte le scale, fuori dalla porta di in gesso c'era tutte e tre, sorrisi- Utahime aveva una maglia a righe nere e bianche dei pantaloni neri e delle scarpe rosse fiamme ti è una felpa alla vita, Shoko indossava una felpa bianca e dei pantaloni verdi e un paio di scarpe da tennis poi Mei Mei aveva una gonna nera lunga scarpe rosse fiammanti e una maglia bianca- le salutai, Shoko e Utahime mi saltarono a dosso, che stupide..Mei Mei mi sorrise..

Mentre camminavano Shoko mi disse che era il bar di quella volta..il mio viso si rabbuiò..cosa? Ero ancora stupida sapeva quanto mi faceva male ripensare a tutto quello..la ragazza disse che era l'unico più economico:" Eh.. Shogo-chan so che.. è doloroso andare di nuovo lì..se mai cambiamo..non farti troppi problemi.." Avevo una paura ma dovevo combatterla:" Stai tranquilla Shoko...devo affrontare.." Mei Mei e Utahime ci guardarono un po' confuse Shoko disse:" Sapete la sparatoria successo circa un anno fa giusto?"Mi guardo per darmi conferma..credo di si? Annui un po' dubitante:" Beh ecco..Shogo era presente e ha visto tutto! È beh.."

Pov Utahime

Guardia Shogo aveva uno sguardo perso come se..non provasse niente come volesse dimenticare...la ragazza sospiro e beh, mi mise una mano in faccia e disse:" Dai Shoko..non devi raccontare tutto, io..sto bene" ci fece un sorriso un po' sforzato..mhm.

Eravamo fuori dal bar...stavamo tutti e tre entrando tranne Shogo, stava guardando un posto,preciso..le presi la mano, la ragazza sussulto mi sorrise e annui; quando entrammo l'uomo al banco ci saluto e quando vide Shogo si inchino leggermente con la schiena, la ragazza ugualmente, cosa era successo- i due si scambiarono qualche parola- vi fece accomodare in un tavolo vicino alla finestra, Waooo che bei gigli, li stavo per toccare e Shogo mi schiaffeggiò la mano, la guardai confusa, la ragazza aveva lo sguardo perso...Mei Mei le mise una mano sulla spalla la ragazza sospiro.

Mentre sceglievamo il meno Shogo guardava i fiori e un tavolo in fondo anche lì con dei gigli bianchi; quando venne la cameriere ci chiese cosa prendevano avevamo preso dei pancake e dei succhi in vece Shogo non disse nulla...era incantata, la cameriera la fece ritornare alla relata, disse che un succo di melograno e anche lei è un Dorayaki.

Mei Mei le accarezzo la schiena, la ragazza mise le mai fra i capelli e sospiro:" Scusatemi...è un po' complicato.." disse con voce rammaricata, io al suo posto non c'è l' avrei fatta sarei scappa via:" Dai Shogo, su con il morale..! E po' puoi contare su di noi.." li dissi, la ragazza mi guardo aveva un lieve sorriso..

Dopo qualche minuto arrivo il tutto, cominciammo a parlare di tutto stavo persuadendo le ragazze ad entrare nella nostra scuola ma loro avevano già fatto domanda a quella di Tokyo, che palle; poi parlammo di ragazzi e poi Shoko disse:" Ragazze chi è più bello fra Suguru e Saturo?" Mhm...:" Forse Gojo per gli occhi ma non so come carattere non mi piace per niente... Però si Gojo" dissi

Mei Mei annui e disse che era d'accordo, poi la nostra attenzione era si Shogo che stava arrivando guardando il bicchiere, uhhh~:" Qualcuno è innamorato di uno dei due~ vero Shogo-chan?" La ragazza sobbalzo, diventò più rossa mhm sembrava un pomodoro la ragazza balbettò che erano tutti e due belli..:"Io scommetto su Suguru Geto duecento ¥" disse Mei Mei, Shoko disse:" Duecento su Saturo Gojo"

Le cose si facevano interessanti:" Anch'io Duecento su Gojo Saturo!" La mora era diventato rossa peggio di un pomodoro mhm; per il resto del pranzo parlammo di loro due e Shogo diventava super imbarazzata.

Shogo:" Ragazze dai..nessuno si potrà innamora di una come me..guardatevi..siete belle intelligenti e simpatiche io..cosó che vuoi non avete?"
Mei Mei rise:" Ragazze Shogo è diventata una comica!"
Shoko:" Che faccia tosta che hai comunque!"
Io:" Shogo ti sei mai vista allo pecchio? Sei bellissima e forte e non so come fai a sopportare Gojo quasi venti quattro ore su ventiquattro..sei incredibile"

La ragazza aveva gli occhi lucidi odio.. è molto sensibile..li diedi un fazzoletto lei si soffio il naso e disse:" Mhm..io non pensavo..che..poche parole potessero commuovermi...mhm" si tirò sul naso, sia asciugo le lacrime:" Siete le migliori.." e poi diede un morso al Dorayaki.

Sembrava un bimba dopo aver preso dieci..ridemmo e passamo così la giornata fra scherzi e risate

L'AMORE È COME UN DOLCE GOJO X READER Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora