Capitolo 5

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Sto un altro pò con mio padre e poi mi avvicino a Insigne per prenderlo in giro poichè sono più alta di lui

Sono 1.66 e lui è 1.63, la differenza è che io ho 19 anni e lui 30

Mi metto sulle spalle di Locatelli facendolo sussultare poichè non se lo aspettava

Gli stampo un bacio sulla guancia e gli dico

«Allora, di che parlate?» alzo lo sguardo su Pessina

«Parlavamo del fatto che tra poche ore faremo il culo a quei tizi» 

«Lo spero»

«Uagliù UN DOJ E TRE» urla Insigne

«MA QUAL DIET, M PIACN E PURPETT M PIAC A COTOLETT AGG MAGNAT E QUATT TENG FAMM E SONG E SETT» urlano tutti insieme e penso di aver perso l'udito da quanto hanno urlato

«Ma si può sapere che lingua è? Sembra aramaico antico» Bernardeschi ride e dice

«Ora o muoiono Gigio, Ciro e Lorenzo o ti fanno una lezione di napoletano che non ti dimentichi più»

«Decisamente la seconda» dice Gigio avvicinandosi

«Sono alta quanto te, guarda!» dico vantandomi scherzosamente, lui ride e Locatelli mi butta in acqua facendomi bagnare i capelli che avevo legato in uno
chignon

Risalgo e dò una sberla sulla spalla a Manuel

«Manuel inizia a scappare oppure non potrai giocare per tutta la nazionale» lo minaccio e lui mi guarda quasi spaventato per un momento poi inizia a ridere e mi strizza le guance manco fosse mia nonna

Gli dò un altra sberla e lui continua

«Dai poverina, lasciala» dice Barella

«Mister, è quasi la mezza saliamo?»

Mio padre annuisce e finalmente Manu mi lascia

Quando ci stiamo asciugando vado dietro Manuel e gli dò un calcio in culo, non fortissimo, ma abbastanza per farlo urlare

Si gira verso di me mentre ha ancora le mani sul culo come per proteggerlo

Scoppio a ridere e gli faccio il dito medio

«Così impari» dice mio padre a Manuel battendomi il pugno

«Andiamo direttamente a pranzare oppure ci andiamo a cambiare?» chiede Chiesa

«Io vado a mangiare prima perché non ho fatto colazione» spiego e mi avvio verso il ristorante

Mi siedo al tavolo assegnato a nome di mio padre e inizio a dare un'occhiata al menù

Sento un rumore e alzando lo sguardo vedo Chiesa sedersi a tavola

«Hai fame anche tu?» gli chiedo per rompere il ghiaccio

«Non immagini quanto, ho mangiato una brioche vuota per colazione e infatti ora potrei mangiare di tutto» dice e proprio in quel momento sento la sua pancia brontolare e scoppio a ridere e lui rosso per l'imbarazzo scosta lo sguardo da un'altra parte

«È la natura, non esserne imbarazzato» gli dico per tranquillizzarlo

«Allora, accontentiamo il tuo stomaco, cosa prendi?» gli chiedo

«Devo prendere cose leggere quindi direi una pennetta al sugo e del petto di pollo con l'insalata»

«Io prenderò una carbonara invece» annuisce e vedo il cameriere avvicinarsi

Prende le ordinazioni e poco dopo vediamo entrare gli altri.

Ciro, Lorenzo e Gianluigi vengono verso di me e si siedono al mio tavolo

«Oh merda!» dice Federico

«Dobbiamo insegnare il napoletano alla nuova arrivata,e inizieremo ora» dice Gigio

«Avevo la media dell'8 in latino, posso farcela»

«Chi sei? Einstein?» esclama Ciro

«Forza ordiniamo anche noi» dice Lorenzo con un accento molto evidente

«Marò vuless na bella pizz» dice Gigio

«Allora, se stasera gli fate veramente il culo offro pizza e birre a tutti» dico per consolarli

«Non ti dò la carta» dice mio padre avvicinandosi al tavolo

«L'ho già presa» dico scuotendo le spalle

«Cos- Quando?»

«Mentre ti stavi asciugando in piscina, oggi pomeriggio vorrei fare un giro quindi minimo 100€ li spendo, massimo 1000€ te lo prometto» gli dico con gli occhi dolci per corromperlo

«Spero di non avere mai una figlia come te» dice Insigne

«Te lo auguro» risponde mio padre









Campioni d'Europa||Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora