Capitolo 26

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«Ultima cena insieme, che tristezza... Questo mese è passato velocemente, tra risate, vittorie sudate, scherzi e canti. Ringrazio mio padre per avermi portata con se e avermi fatto conoscere questa squadra che più di una squadra è una seconda o per alcuni terza famiglia. Mi mancheranno tutti gli scherzi di Lollo e gli spaventi di Ciro. Mi mancheranno tutti i momenti passati con ognuno di voi. Ci rivedremo sicuramente in questi anni, anche perché l'anno prossimo ci sono i mondiali. Quindi vedete di non morire o farvi male perché dopo vi faccio il resto. Capitano, l'anno prossimo vogliamo anche te, perché l'Italia non è ancora pronta a non vedere Giorgione in campo. Detto ciò stasera niente festino perché domani mattina dovete parlare con il presidente quindi, sarebbe meglio per voi essere presentabili e sobri» concludo il mio discorso ricevendo degli applausi

«Mi fai emozionare» dice mio padre facendo finta di asciugarsi le lacrime

«Anche a me» dice Lorenzo facendo finta di soffiarsi il naso mentre Matteo accanto a lui gli accarezza la schiena per confortarlo, Ciro mette le dita nel bicchiere d'acqua e crea delle finte lacrime che si mette sotto gli occhi

«Dai andate a fanculo volevo essere diplomatica»

«Infatti, ci sei riuscita benissimo, grazie presidentessa» continua a prendermi in giro Ciro

*La mattina dopo*

«Viola amore mio!» dice Nicolò entrando in camera mia mentre infilo le scarpe

«Dimmi cucciolo» lo prendo in giro

«Ho un problemino» dice ridendo, alzo lo sguardo verso di lui e vedo che è messo male

«Ma hai bevuto?» lui annuisce

«Coglione» sussurro

«Dai, sono sobrio ora. Più o meno»dice mettendosi gli occhiali sa sole

«Guarda questa borraccia» mi dice mostrandomela

«Mhh, bella!» dico confusa

«C'è della vodka dentro» strabuzzo gli occhi e dico

«Sei senza speranze»

*4 ore dopo*

Sono fuori il posto dove il presidente ha fatto andare i ragazzi per complimentarsi con loro e aspetto che tornino. Proprio mentre poso il telefono sento i ragazzi chiamarmi

«Nana mi mancherai» dice Matteo abbracciandomi

«Anche tu» ricambio l'abbraccio. Si uniscono anche gli altri urlando

«ABBRACCIO DI GRUPPO!»

«MI STATE SOFFOCANDO LA FIGLIA» urla mio padre per farli staccare

«Comunque abitiamo a Torino quindi ci incontriamo sicuro. Poi vi vengo a trovare, cioè vengo a trovare i vostri bambini» chiarisco

«Mi sembra giusto» dice Berna

***

*1 anno e mezzo dopo*

«SABRINAA» urlo alla mia amica aspettando mi apra la porta

«Madò manco arrivi e già non ti sopporto più» sbuffa

«Lo so che mi ami» dico abbracciandola

«Heii Viò» dice Matteo abbracciandomi

«Staccati, ci siamo visti ieri»

«Gne gne, sei un'amica di merda» dice

«Mai quanto te» gli faccio l'occhiolino

«Amore, andiamo a fare shopping oggi?» chiede Sabrina e io e Matteo rispondiamo insieme

«Amore non ho voglia» dice lui

«Certo mon amour» dico invece io

«Teo, la domanda non era per te-» scoppiamo a ridere e lui ci fa il terzo dito

«Vai a fare allenamento, scommetto che ci sono tutti tranne te» lo incoraggio ad andare via

«Infatti, ci sono i mondiali, devi essere più concentrato del solito» gli dice la sua ragazza

«Ok, mamma» dice uscendo dalla stanza

Ridiamo e usciamo anche noi dall'hotel poco dopo

* 3 ore dopo*

«Torniamo in Hotel?» chiedo sfinita

«Si, ho una fame» dice toccandosi lo stomaco

«Ok, andiamo» dico fermando un taxi e salendo

*In hotel*

«BUONGIORNO GENTE!» urlo ai ragazzi che sono tutti riuniti nella sala da pranzo

«Buongiorno amore» mi chino verso Fede per stampargli un bacio sulle labbra

«Buongiorno babbo» mi avvicino verso di lui e gli dò un bacio sulla guancia

«Buongiorno tesoro» mi sorride

«'more ma io ho fame!» protesta Sabrina

«Ok, siediti, ordina e aspetta che ti portino del cibo» dice tranquillo il suo ragazzo

«Ma ci mettono troppo tempo!» continua lei

«Sabrina, amore mio, ora ti butto sotto una macchina. Solo un altro lamento e lo faccio» le faccio un sorriso angelico

Campioni d'Europa||Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora