Capitolo 11

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Stiamo andando a cena e per festeggiare la vittoria e sono vestita già per la serata, devo solo cambiare le scarpe con dei tacchi neri che non ho ora per non uccidere i miei poveri piedi sin da subito

Ceniamo tutti ad un solo tavolo facendo chiasso, accanto a me come succede ormai da 3 giorni c'è Federico che però sorprendendomi mentre stiamo mangiando mette una mano sulla mia coscia

«Questo completo ti sta bene» mi dice sottovoce così che nessuno lo senta

«Grazie» gli sorrido paonazza

«Anche questo rosso naturale ti dona» ridacchia e io faccio finta di ignoralo mettondomi a parlare con Manuel e Matteo che pensano a quale drink scegliere perché ne possono prendere solo due massimo tre

«Manu ma tu sei fidanzato vero?»

«Si si» risponde con sguardo innamorato

«Te invece?» chiedo a Matteo

«Ci siamo lasciati da poco ma mi sto sentendo con una»

«Matteo ruba cuori Pessina lo chiamavano» dice Nicolò intromettendosi facendo ridere me e Manuel

*2 ore dopo*

Siamo tutti in discoteca e io e Fede stiamo ballando in pista scatenandoci come pazzi vedo i ragazzi unirsi a noi

Ovviamente lo staff e mio padre sono rimasti in hotel e ci ha lasciato andare solo dopo aver detto

«Nicolò, Ciro, Berna e Lorenzo confido in voi. Avete dei figli sapete come ci si sente ad essere genitori, tenetela d'occhio per me»

Se n'è andato al bar con altre persone dello staff

Mi avvio verso il nostro tavolo per riposarmi un pò e vedo che sono già le 2 così ordino un drink e dopo averlo bevuto ritorno in pista e mi scontro con un ragazzo che mi guarda malizioso e mi prende per il polso portandomi nel retro del locale

Urlo ma a causa della musica troppo alta nessuno mi sente. Con l'altra mano gli dò una sberla sulla guancia ma purtroppo questo aggrava solo la situazione

«Non dovevi permetterti tesoro, ora ti farò ancora più male di quanto volevo» dice con voce inquietante, è chiaro che sia ubriaco ma penso sia anche fatto di sostanze abbastanza pesanti per essere in questo stato

Mi da un calcio nello stomaco facendomi piegare in due e poi mi dà una manata sulla guancia che penso mi lascerà il segno per un bel pò

«Alzati puttana. O troia? Cosa preferisce una come te?» chiede ridendo

Con le lacrime a gli occhi rimango a terra ricevendo calci e imprecazioni perché non mi alzo

Federico's pov

Mi guardo intorno cercando Viola, ma non vedo da nessuna parte i suoi capelli rosa

Così inizio a girare per il locale e chiedo a Ciro e Berna di aiutarmi che portano con loro Lorenzo e Nicolò

Sento che c'è qualcosa che non và

Mi avvio fuori al locale dall'ingresso posteriore e vedo quello che non avrei mai voluto vedere

Viola in un angolo con un ragazzo che la riempie di calci e pugni

Corro verso di loro e attiro l'attenzione dei due urlando

«CHE CAZZO STAI FACENDO?»

«Fatti e cazzi tuoi se non ne vuoi prendere anche tu» continua a pestare Viola e quando vedo che sputa sangue non ci vedo più dalla rabbia e inzio a picchiare il tizio

Sento delle urla dietro di me ma non ci faccio tanto caso finchè non vengo tirato da un mio compagno di squadra che dice

«Che cazzo volevi fare eh? Lo volevi uccidere?» dice Spina

Sto zitto e corro verso Viola che è a qualche metro da me perché potrei rispondere di si in modo molto schietto

«Viola?» dico squotendola lievemente

Non si muove, non accenna un minimo movimento, così la prendo in braccio e dico

«Prendi questo tizio e portalo in centrale, chiama i ragazzi e tornate in hotel io porto Viola in ospedale»

Campioni d'Europa||Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora