Al mio risveglio mi sento parecchio stordita ed ho la bocca asciutta, apro gli occhi e con mia grande sorpresa mi accorgo di essere a letto, mi avrà sicuramente portata su papà.
Mi alzo ache se parecchio intontita e mi dirigo verso il bagno per fare una lunga doccia calda, il mio primo pensiero cominciata la doccia va subito a Nicolò, é da ieri che non riesco a pensare ad altro e non riesco a capire se lui mi stesse seriamente guardando oppure la cosa é accaduta solo nella mia mente.
Esco dalla doccia mi dirigo in camera mia ancora in accappatoio, accendo il telefono e come prima cosa entro su instagram ignorando per qualche minuto i messaggi delle mie amiche, aprendo le notifiche di instagram mi sale il cuore in gola ed i miei occhi si spalancano di botto, non riesco a crederci o almeno si sapevo che prima o poi sarebbe successo, ma non pensavo così velocemente, quatro dei giocatori della squadra mi hanno iniziato a seguire. WOW. Ancora non ci credo mi sembra quasi un sogno e per sicurezza mi do un pizzicotto che si rivela solamente doloroso.
Ma il mio cuore si ferma definitivamente quando mi accorgo che tra le notifiche c'è anche il suo nome, Nicolò Barella ha iniziato a seguirti, io ovviamente seguivo già tutti loro quindi non posso ricambiare il follow.
"Tesoro io vado" Urla mio padre dal piano di sotto
"Dove?" Sono ovviamente curiosa, e se andasse al campo? Vorrei ovviamente andare con lui.
"Ho una riunione con i ragazzi per discutere delle nuove strategie"
"Posso venire anche io?" In questo momento spero vivamente che mi dica di si, ma so che nelle sue riunioni non vuole ospiti.
Sta volta si trova davanti alla mia porta,
"No tesoro é una riunione di lavoro, lo sai che durante le riunioni non voglio distrazioni" Come immaginavo, era scontato che mi rispondesse così, però dovevo pur sempre provare, per non perdere le speranze mi mostro seccata, sbuffo rumorosamente, anche se sono già sicura che questo non cambierà molto.
"Facciamo così, preparati velocemente puoi venire soltanto se resti fuori dallo spogliatoio mentre io parlo, non voglio che i ragazzi si distraggano troppo" Cosa? Come? Ha seriamente acconsentito? Papà che ti é successo?
"Con la porta dello spogliatoio aperta?" Aspetta qualche secondo prima di rispondermi poi annuisce e continua.
"Si con la porta aperta, ma resti fuori ad ascoltare" Lo abraccio e chiudo la porta per prepararmi.
Sono emozionata anche se non parlerò con loro rincontreró tutti i giocatori della squadra, e rincontreró Nicolò. Metto dei pantaloncini sportivi e la maglia dell'Italia per restare in tema, scendo velocemente al piano di sotto e salgo in macchina dove mio padre mi aspetta.
"A che ora é la riunione?" Conoscendolo la riunione sarà fra ore.
"Tra dieci minuti, siamo parecchio in ritardo" Solo dieci minuti? Che gli é successo oggi?
Anche durante questo viaggio parliamo poco ma sta volta con la musica in sottofondo.
Arriviamo al campo e gli altri sono già li, cavolo, siamo proprio in ritardo.
"Abbiamo un nuovo compagno mister?" immobile mi guarda e ride dicendo ciò anche gli altri accennano um sorriso persino mio padre, che non ride mai alle battute, sorrido e divento tutta rossa in viso, sposto gli occhi e noto che lo sguardo di Nicolò cambia improvvisamente direzione, mi stava fissando? Forse, o forse me lo sono immaginata, fatto sta che ha spostato lo sguardo e questo sono sicura di non averlo immaginato.
"Ok basta scherzare, andiamo dentro che siamo già in riatrdo" Ah ecco mio padre finalmente.
Entriamo negli spogliatoi e come d'accordo io resto sulla porta mentre gli altri si sistemano per ascoltare mio padre.
"Non entri?" È Federico Chiesa dietro di me che sta per entrare, oddio non ci credo sto per svenire, ogni volta che uno di loro mi rivolge la parola mi manca il respiro.
"No, resto qui ad ascoltare" Rispondo sorridendo e riuscendo a coprire perfettamente il mio imbarazzo evitando una voce tremolante.
"Come vuoi" Mi sorride e mi supera sedendosi nel primo posto libero che trova, mentre noto che Nicolò mi sta fissando, sta volta però anche se si é accorto che anche io lo sto guardando non distoglie lo sguardo, cazzo se é bello.
"Bene" mio padre interrompe il nostro contatto visivo battendo una volta le mani e cominciando a spiegare le nuove strategie per la prima partita degli Europei, ascolto tutto, o quasi, sono molto interessata all'argomento e spevo vivamente come tutta Italia che almeno quest'anno la coppa la portiamo a casa noi italiani, la prima partita sarà contro la Turchia per le qualificazioni all'Europeo, ho più ansia io per questa partita che tutta Italia messa insieme.Dopo circa cinquanta minuti mio padre si ferma ha finito finalmente di spiegare le strategie, non nego che durante la spiegazione i miei occhi cadevano continuamente su Nicolò e ogni tanto anche lui guardava me, dopo gli sguardi ad inizio riunione sono sicura che mi stesse guardando.
È davvero bello, devo ammetterlo, é anche molto più alto di me, il che non é pienamente difficile data la mia bassa statura.
"Ottimo ragazzi domani proviamo la prima strategia e la seconda sceglierò più avanti quale delle due usare durante la prima partita" I giocatori si alzano e si dirigono verso l'uscita, anche mio padre insieme a loro si dirige verso l'uscita dove mi trovo io, prima di mio padre passa Nicolò che mi guarda accennando un sorriso per poi andarsene, questo sono sicura di non averlo immaginato."Che ne pensi?" Siamo in macchina e mio padre sembra teso.
"Cosa?" In quel momento non lo stavo ascoltando avevo la testa totalmente de un'altra parte.
"Si intendo cosa pensi delle strategie di oggi?"
"Oh si, sono davvero forti, secondo me però la seconda é la migliore"
In realtà ho ascoltato solo le prime due strategie della terza non ho capito nulla, però ciò che dico é vero la seconda strategia é davvero forte.
Arriviamo a casa e decido di andare a fare un'altra doccia, non so perché ma anche se non faccio nulla arrivo molto stanca a casa dopo gli allenamenti della squadra.
Dopo la doccia scendo in cucina la cena é già pronta, mangio 2 fette di pizza e vado subito a dormire sono troppo stanca per fare qualsiasi altra cosa.
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Ho bisogno di te... //Nicolò Barella
FanfictionSara Mancini é la figlia dell'allenatore della nazionale Italiana, dove giocano molti dei giocatori italiani che lei ammira da tutta la vita. Avrà finalmente l'opportunità di conoscere la squadra e quindi di conoscere i suoi idoli, ma non sa che un...