"Mamma vado a fare un giro" annuncio a mia madre che è seduta sul piccolo divano posizionato davanti al televisore vecchissimo in sala, sta guardando una delle sue telenovele spagnole preferite, le ha sempre amate, alcune volte per passare del tempo con lei mi sono guardata degli episodi, non fanno per me ma sono davvero interessanti.
" va bene ma sta attenta" mi raccomanda lei distogliendo per un attimo il suo sguardo dalla televisione.
Prendo le chiavi e inizio a scendere le scale velocemente, il palazzo in cui vivo si affaccia su un grande piazzale che condivide con altri. Ci sono davvero tanti ragazzini che giocano, ci sono alcuni che corrono dietro un pallone, altri che giocano a rincorrersi, prima vivevo in tutt'altra realtà. Venivi giudicato per qualsiasi cosa facessi, non mi sentivo a mio agio, qui fin da subito mi sono trovata bene, non so mi da più aria di casa, di famiglia, sarà che qui tutti stanno insieme, si divertono insieme condividono tutto sono una vera e propria famiglia, sono felici, questi ragazzi hanno sempre il sorriso stampato sul viso anche se si vede che dietro di esso c'è davvero tanta sofferenza.
Noto che un po' tutti mi stanno fissando, per questo mi stringo di più nel mio giubbotto e tengo lo sguardo fisso per terra, notando che le mie scarpe sono davvero interessanti, mi sento un po' a disagio, perché mi guardate?
Rialzo lo sguardo solo perché davanti al mio cammino mi si è presentata un pallone da calcio, devo capire a chi appartiene, vedo venirmi incontro due ragazzi una penso sia più grande di me e l'altro più piccolo."È vostra la palla?"
"Si, grazie" mi risponde il più piccolo
"sei nuova?" Ora è il più grande a parlare
"Si"
" piacere Yusef e lui è Amed" mi dice il più grande che scopro chiamarsi Yusef
" Io sono Martina" dico accennando un sorriso che subito dopo viene ricambiato dai due
" vi muovete voi due vi stiamo aspettando da mezz'ora" urla una voce a me sconosciuta
" aspetta un attimo, ma dov'eri quando distribuivano la pazienza?" Urla Amed di rimando
"Vaffanculo" urla di nuovo la voce sconosciuta
" vuoi venire con noi così conosci un po' di persone?" Mi chiede Yusef
Ci penso un po su, ma si che male ce a conoscere nuova gente e magari farsi anche degli amici.
" ve bene " rispondo dopo poco con un pizzico di felicitàMi ritrovo in un gruppo di solo maschi, solo ora riconosco alcuni volti, sono dei cantanti, non ascolto la loro musica ma so che sono abbastanza conosciuti, alcune loro canzoni me le ha fatte ascoltare la mia migliore amica, l'unica mia vera amica, che però è ancora nel nostro paesino nelle Marche e che quindi non so quando potrò rivedere, lei ama le loro canzoni.
" lei è Martina, è nuova" mi presenta Amed
"Io sono Mattia" mi tende la mano che io stringo
" Valerio"
"Sami"
"Anas"
"Aziz"
"Amine"
"Markos" è il ragazzo che urlava di sbrigarsi a tornare con il pallone e solo ora scopro essere il fratello di Amed.Dopo che si sono presentati tutti non sapendo che dire sorrido.
" da dove vieni" mi chiede Sami
"Dalle Marche, un paesino sul mare, triste, non è come qui, per quanto poco io abbia visto è davvero diversa come realtà, li sei abbandonato a te stesso, qui siete tutti una famiglia e si vede come voi ci teniate l'uno all'altro" dico quello che penso veramente guardandoli uno a uno negli occhi.Passo davvero un bel pomeriggio, sono tutti simpatici e mi hanno accolta come se mi conoscessero da tanto.
Non pensavo di trovarmi così bene.Tornata a casa mi rendo conto di essere da sola, trovo un post-It giallo fluo attaccato al frigorifero
" Amore sono uscita con l'uomo con cui mi sto frequentando. Non aspettarmi. Buona serata.
Mamma." Questo è quello che c'è scritto, i miei genitori erano separati da 3 anni e so che nell'ultimo periodo mamma si sta frequentando con un uomo, non sono arrabbia né mi sento ferita ne lo era papà, si erano separati perché insieme non stavano più bene, si erano promessi che dopo aver firmato i fogli ognuno sarebbe andato per la propria strada senza portare rancore e così è stato.
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la prima volta // sacky
RandomMartina, una ragazza di 18 anni, che viene da un piccolo paesino delle Marche, si trasferisce a Milano dalla madre dopo la morte del padre. La sua famiglia ha sempre avuto problemi economici, infatti scoprirà che la madre abita nelle case popolari d...