capitolo 8

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Sono al bar, oggi sono sola, Alessia è a casa, sta notte non è stata bene.
Ci sono tantissimi clienti.
È appena arrivata Angela ad aiutarmi.

È finito il mio turno e sto tornando a casa, vedo arrivare Mattia e Yosef in macchina, da li scendono anche Aziz e Anas, inizio a correre e gli vado ad abbracciare.

"Mi siete mancati" dico continuando ad abbracciarli
"Ma se siamo stati via pochissimo" dice ridendo Anas
"Ma per una volta che volevo fare la ragazza dolce mi rompi il cazzo" dico dandogli uno schiaffo non forte sulla guancia, tutti iniziano a ridere
"Dai stavo scherzando mi sei mancata pure tu" dice sempre lo stesso ragazzo vedendomi ad abbracciare, ricambiò subito il gesto.
"Dai raga andiamo a casa di Martina che tanto è vuota" urla Amed
"Si ma casa mia non è mica un hotel"dico ridendo
"Si si va bene andiamo su" dice Aziz prendendomi sotto braccio.

"Cucino io" urla Markos
"No fai cuocere la pasta troppo" dico io ridendo
" che cazzo volete cucinare, ordiniamo!" Dice Mattia mentre tira fuori il cellulare
"Offre sosa?" Chiede Vale
"Per festeggiare l'uscita dal carcere dei nostri amici" spiega Mattia
"Allora mi faccio arrestare più spesso" dice ridendo Aziz
"Sei un coglione" Dico ridendo io

Dopo aver mangiato, vado sul piccolo balconcino che si affaccia sul piazzale, tiro fuori una sigaretta dal pacchetto di Mattia, era da troppo che non fumavo, devo rilassarmi.
Sento la finestra aprirsi rivelando la figura di Anas
"Me ne offri una?" Mi chiede
"Si tanto sono di Tia" dico porgendogli la sigaretta
Ci sono vari minuti di silenzio
"Sai che gli manchi tantissimo"
Rompe il silenzio lui
"A chi?" Chiedo un po' confusa
"A Sami" dice buttando fuori il fumo guardando dei ragazzini che giocavano a calcio.
Non so cosa dire, so che lui mi vede solo come un amica. Forse è meglio parlare di questa cosa con qualcuno, penso che la persona giusta sia Anas
"Senti io ti vorrei parlare di una cosa che penso da un pochino"
"Dimmi" mi guarda aspirando il fumo
"Non so come spiegarmi, allora quando sto con Sami, non lo so mi sento strana, non è normale che ogni volta che mi abbraccia percepisco dei brividi" dico io continuando a fumare
"Ti stai innamorando" mi dice lui con un ghigno in faccia
"E io non voglio farlo"
"Perché no" mi guarda spegnendo la sigaretta nel posacenere
"Perché non voglio soffrire, è capitato troppe volte, per ora vorrei veramente evitare" spengo anche io la sigaretta ormai finita
"L'ultima mia relazione mi ha fatto stare davvero male, era quel ragazzo che mi faceva male, ne sono uscita solo grazie a mio padre e ora che non ce più non so come uscirne se capitasse di nuovo" dico accorgendomi che una lacrima solitaria scorre sulla mia guancia sinistra
"Ei no ora hai noi, ci sarò sempre per te okay" dice lui asciugandomi la guancia e abbracciandomi
"Grazie Anas" dico io guardandolo in viso e sorridendogli
"È per questo che esistono gli amici no?!"
Mi lascia un bacio sulla testa
"Rientriamo?" Mi chiede
"Si andiamo"

Appena rientro in sala vedo tutti sdraiati sul divano e per terra, Yosef e Aziz stanno giocando alla Play e gli altri che tifano i due ragazzi.

Sono le due ormai, i ragazzi mi hanno aiutato a mettere tutto in ordine e se ne sono andati, sto ripensando alle parole di Anas, ha ragione non devo più pensare al passato, ora ho loro.

la prima volta // sackyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora