capitolo 10

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"Ci siamo tutti?" Chiede urlando Mattia
"Che cazzo ti urli che sono le sette di mattina" dice Sami stropiccinadosi gli occhi, ha delle occhiaie, poverino.
"Dai muoviamoci che se no perdiamo il treno" parla di nuovo Mattia
"Come sei responsabile" lo sfotte Amed
"Ma stai zitto un secondo" lo rimprovera Markos prendendolo sottobraccio dicendogli piccoli schiaffi sulla nuca.

"Abbiamo fame" diciamo io e Gaia
"Che scassa cazzi che siete" dice ridendo Aziz
"Appena arriviamo in stazione vi comprate quel cazzo che volete" ci dice Yosef, che come Sami ha dormito poco stanotte.
Io e Gaia iniziamo a ridere.

In pratica occupiamo un vagone intero, Zaccaria si è preso due posti per dormire, è comodamente sdraiato, le gambe sono a penzoloni fuori dal sedile, si è tolto pure le scarpe.
Yosef sta dormendo sulla spalla di Amine che ride iniziando a sentire tutte le cazzate che sparano i ragazzi.
Sami si è addormentato sulle mie gambe mentre io gli faccio i grattini sulla nuca, sono l'unica cosa che lo fa addormentare velocemente, lo fa rilassare.
Gaia dorme appoggiata a Mattia, carini loro.
Amed gioca con me, Markos, Anas e Amine a Uno. Passiamo così il tempo. Poi ogni tanto si insultano e io non capisco non avendo il mio traduttore, Sami, che dorme.

Siamo appena arrivati in stazione a Santa Margherita, ce un caldo!

Siamo sotto il sole cocente che camminiamo per cercare la casa che abbiamo affittato, è giusta per noi, carina, in centro, perfetta.

"Ci stiamo veramente fidando di Zaccaria?" Ride Sami, ricevendo il dito medio dal preso in causa.

"Siamo arrivati" urla Zaccaria tirando fuori il cellulare per chiamare il signore che ci ha affittato la casa.

"Sta arrivando" ci informa
"Basta che si muove che io devo andare in bagno e ho caldo" dice Gaia iniziando a sventolarsi con la mano
"Si esatto anche io devo andare in bagno" dico
"E va be' andate in sincronia" ci sfotte Amed
"Amed vuoi un pugno?!" Chiedo sarcastica io, facendo ridere tutti compreso lui.

Abbiamo appena finito di mettere a posto tutte le nostre cose, le stanze le abbiamo divise e io sono capitata con Sami, ao che ce lo zampino di Anas, non che mi dispiaccia, ma mi sento un po in imbarazzo.

Alcuni stanno andando a fare la spesa, mentre io Yosef Amed e Gaia andiamo a vedere un po in giro, la zona e le persone.

È davvero carina come dicevano.

"Dai muovetevi a mettere il costume" urla Amine dal soggiorno
"Calmatevi abbiamo bisogno di tempo" urlo di rimando io
"Se non ti muovi tu, ti vengo a prendere" mi intimidisce Sami.
Inizio a ridere
"Che ti ridi scema" inizia a ridere lui contagiando gli altri

Siamo andati al mare, i ragazzi sono stati fermati da un sacco di persone.
È sera e siamo tutti stanchi quindi ognuno nella propria stanza anche perché ora che abbiamo mangiato, fatto un giro, si sono fatte le due e mezza di notte.

Sono sul letto, vedo entrare in stanza Sami a petto nudo, si distende di fianco a me, mette sottocarica il telefono e così faccio anche io.
"Buona notte" dico stampandogli un bacio sulla guancia
"Notte piccola"
Mi giro dandogli le spalle.
Dopo un paio di minuti sento delle braccia avvolgere la mia vita, stringermi e facendomi appoggiare al petto di Sami.
Con il pollice inizia ad accarezzarmi il fianco sinistro, il tocco è così leggero che quasi mi fa il solletico, la sua testa è vicino al mio collo, dove poco dopo inizia a lascia dei dolci baci umidi e caldi.
Gli occhi iniziano a farsi pesanti, cerco di tenerli aperti per godermi al cento per cento il momento ma invano perché mi addormento.

la prima volta // sackyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora