capitolo 13

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26 luglio*

Siamo tornati ieri da Rimini,
domani sarà il compleanno di Vale, in segreto gli stiamo organizzando una festa a sorpresa, lui sa solo che saremmo andati in discoteca domani sera, che non è vero è solo una copertura.

Ci siamo io e Gaia indaffaratissime, abbiamo già comprato la torta, i palloncini, l'alcool, quello non può mai mancare.

Sono appena arrivati Mattia e Sami per aiutarci.
"Sami mi aiuti a mettere i palloncini?" Chiedo io
"Si arrivò piccola" ormai si è affezionato a chiamarmi così e ogni volta che lo fa vedermi arrossire, infatti inizia a ridere.
"Non ridere coglione" dico cercando di nascondere la faccia, ride ancora di più.

Sono in piedi su una sedia per appendere lo striscione, ho chiesto a Sami di andarmi a prendere dello scotch, me lo passa, sento delle mani adagiarsi sui miei fianchi, quasi per evitare che io cada, la mia schiena viene invasa da varie scosse, sensazioni che provo solo ed esclusivamente con lui, Sami.

Gaia e Mattia sono andati via, dovevano finire di organizzarsi per portare Vale qui.
"Piccola abbiamo finito" dice Sami lasciandomi un bacio sulla testa e mettendo il suo braccio sulle mie spalle.
"È venuta proprio bene" dico osservando la stanza.

È quasi mezzanotte, stiamo aspettando tutti l'arrivo di Gaia, Mattia e Vale, siamo nascosti con le luci spente.

Sentiamo la porta aprirsi e delle voci.
"Ma dove cazzo mi avete portato?" Chiede Vale.
"Dovevo farti vedere, qui stavamo pensando di fare tipo una sala dove ci potevamo incontrare, secondo me ci sta aspetta che accendo le luci" dice Mattia, appena accende la luce saltiamo tutti fuori
"SORPRESA" urliamo tutti in coro
"Raga non dovevate, grazie" dice avvicinandosi a noi
"Però ci stava come idea, pensiamoci" continua lui

Abbiamo mangiato la torta e abbiamo iniziato a bere, sono quasi tutti ubriachi tranne io, Sami, Mattia ah e basta.
Gaia è quella che regge meno l'alcool, mi fa scassare, continua a ridere e fa versi strani, parla da sola e abbraccia la sua bottiglia di belvedere.

Sono le tre e mezza, sono distrutta, sono seduta su un divano con affianco Amed che mi fa da cuscino, lui sta continuando a ridere per i versi che fanno Gaia e Vale da ubriachi, lei è sdraiata a terra, si trascina e ride, lui ha in mano una scopa che usa come in Harry Potter, sono letteralmente andati.

"Vuoi andare a casa?" Mi chiede avvicinandosi Sami
"Si sono stanchissima" dico sbadigliando
"Allora andiamo" mi tende la sua mano che afferro
"Noi andiamo ragazzi, lasciate così com'è che domani veniamo a pulire e mettere a posto con calma" dico io
"Buona notte" si alza Amed per lasciarmi un bacio sulla guancia.

"Ti accompagno fino a su" mi dice Sami, sorrido
"Hai paura che mi rapiscono?" Chiedo
"No" risponde secco iniziando a salire le scale

Arriviamo davanti la porta di casa mia, stavo mettendo la chiave nella serratura quando mi gira di scatto verso di lui.
Ci guardiamo per innumerevoli secondi, i miei occhi sono incastrati nei suoi e stessa cosa per lui. Sono bellissimi i suoi occhi, sono profondi, dietro di essi si nasconde un passato non facile, un ragazzo fortissimo, che è riuscito ad uscire da determinate situazioni, che ancora ora combatte per essere pulito, lo fa per il suo futuro che sta costruendo con la musica. Non ho mai conosciuto un ragazzo così determinato, così legato alla sua famiglia, agli amici, è speciale, amo tutto di lui i suoi difetti e i suoi pregi.

Mi bacia. Un bacio che da parte mia è pieno di emozioni, passione, lo aspettavo da tantissimo tempo.
Le sue mani scivolano sui miei fianchi, le mie dietro il suo collo.

Ci stacchiamo quando ci manca il fiato, continuiamo a guardarci negli occhi.
Ora sono io a baciarlo, questa volta un bacio più lento, assaporo il sapore delle sue labbra, morbidissime, le nostre lingue danzano in sintonia.

Ci stacchiamo, non avrei mai voluto farlo.
"Buona notte piccola" mi dice lasciandomi un ultimo bacio a stampo.
"Buona notte Sami" dico sorridendogli, inizia a scendere le scale, aspetto prima di entrare, appena sento il portone del palazzo chiudersi entro chiudendo dietro di me la porta.

È successo davvero o è tutto un sogno?

la prima volta // sackyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora