capitolo 12

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"Siete sicuri di aver preso tutto" chiede Vale, siamo stati qui a Santa Margherita Ligure una settimana, ora stiamo per prendere un treno per arrivare a Rimini, i ragazzi sono stati contattati da un locale che vuole farli esibire, sono davvero felice, così potranno farsi conoscere ancora di più.

Siamo in stazione e non abbiamo fatto in tempo a fare colazione, sono con Amed, Markos e Vale a guardare le valige mentre gli altri sono andati in bagno.

"Quando dovete cantare?" Chiedo
"Sta sera, sono un po' agitato" risponde Vale mangiandosi le unghie.
"Stai tranquillo fra" gli da una pacca sulla spalla Markos

Vedo arrivare i ragazzi, ci sediamo sulle panchine della stazione aspettando l'annuncio del nostro treno, siamo in anticipo credo non capiterà mai più.
Si avvicina a noi un gruppo di ragazzini.

"Ciao ragazzi" dice uno
"Ciao"
"Possiamo fare una foto?" Chiede un altro ragazzo
"Dai venite" si alza per primo Mattia che poi viene seguito da tutti gli altri.
Fanno le foto.
"Ragazzi spaccate" si complimenta un altro dando una stretta di mano a Sami, vedo il suo viso illuminarsi ogni volta che gli chiedono una foto, è fiero di quello che sta facendo e si vede negli occhi di tutti che gli piace fare quello che stanno costruendo insieme.

Siamo sul treno da una mezz'ora, ho la testa appoggiata sulla spalla di Sami, stiamo guardando il suo cellulare dato che il mio è scarico, mi sono dimenticata caricarlo sta notte.

"Hai fame?" Mi chiede
"Un po'" rispondo
"Aspetta" inizia a rovistare nel suo zaino, dopo vari secondi tira fuori un sacchetto bianco
"Tieni" me lo porge
"Grazie" dico aprendolo, trovando la mia brioche preferita, sorrido.
Gli lascio un bacio sulla guancia, si appoggia al sedile e fa appoggiare di nuovo me, inizio a mangiare la mia brioche mentre lui lascia dei baci sulla mia testa.

"Ma ora anche io ho fame" si lamenta Gaia iniziando a ridere
"Prendi esempio Mattia" continua lei tirando un piccolo schiaffo al ragazzo.

Arrivati a Rimini andiamo a casa, ci sta facendo strada Zaccaria, come al solito.

È un po' più grande rispetto quella di Santa.
E come al solito sono in stanza con Sami. E ripeto non mi dispiace per nulla.

"Piccola muoviti a mettere il costume che andiamo in spiaggia" entra Sami nella stanza, quanto è bello. È a petto nudo con il costume, ha gli occhiali da sole sulla testa.

"Okay ci sono" dico uscendo dal bagno.
Arriviamo in salotto, noto che manca ancora Gaia, che dopo due minuti arriva anche lei pronta.

"Andiamo a prendere i pedalò" dice Aziz
"Andiamo" urla Amed entusiasto
Sami mi trascina e ci incamminiamo tutti verso il noleggio.

Li abbiamo per un ora e mezza, mi stanno sfruttando per pedalare con la scusa che non ho voglia di fare il bagno.
Ad un certo punto vedo scendere dallo scivolo del pedalò Sami e subito dopo Zaccaria, vedo che vanno sott'acqua, mi giro vedendo nell'altro pedalò Gaia che mi chiama.
Sento tantissimi schizzi provenire da dietro di me, mi giro e vedo quei due ritardati di Sami e Zaccaria che cercano di bagnarmi
"Siete coglioni" urlo
Gaia inizia a ridere,
"E tu eri pure complice, stronza" punto il dito verso Gaia che continua a ridere
"Ormai è come se avessi fatto il bagno tanto vale" dico alzandomi per poi tuffarmi.

Siamo a casa ci stiamo preparando per andare al locale, staremo dietro la console, mentre i ragazzi si esibiranno.
Mi sono messa un tubino nero con nel spalline sottili, con dei tacchi bianchi gentilmente prestati da Gaia.

"Ma come siamo belle" dice Zaccaria appena io e Gaia entriamo in salotto, lei ha un vestito rosso che le arriva circa a metà coscia con dei tacchi neri.

Siamo al locale, i ragazzi stanno cantando, ce un botto di gente.
È un'emozione sentirli cantare.

Sto bevendo tanto, mi ero ripromessa di non bere troppo, questa promessa è andata a farsi fottere un po' di cocktail fa.

Sono ufficialmente ubriaca e con me Gaia.

Hanno finito ora di cantare, mi si avvicina Sami, mi abbraccia.
"Siete già ubriache? Stronze non mi avete neanche aspettato" dice Yosef facendo il finto offeso.
"Sei già ubriaca?" Mi chiede ridendo Sami, di risposta riceve dei baci sul collo,
"Ora ho avuto la conferma" ride lui
"Vado a prendere da bere e tu aspettami qui seduta" mi dice, io inizio a ridere, sono del tutto andata.
Gaia è seduta su Mattia, si stanno limonando, un po' di contegno!
"Ma prendetevi una stanza cazzo" urla Aziz divertito facendo ridere tutti

"Raga io e Martina iniziamo ad andare a casa, è troppo ubriaca" sento dire da Sami, non mi sono resa conto di essergli in braccio.
Mi gira la testa credo di dover vomitare.

Arrivati a casa Sami si incammina verso camera nostra, non mi reggo in piedi, appena tocco terra cado come una pera.
"Riesci a metterti il pigiama" chiede Sami divertito
"No" inizio a ridere come un ebete.
"Me lo metti tu" dico continuando a ridere.
Che imbarazzo, che cazzo ho detto!? E il bello è che Sami ha accettato senza essere imbarazzato da quello che ho detto.

Sami mi ha messo il pigiama, siamo nel letto, sono avvinghiata a lui, continuo a baciargli il collo e lui intanto mi accarezza il fianco. In poco tempo mi addormento convinta che la mattina seguente non mi sarei ricordata nulla.

la prima volta // sackyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora