6. Cinema

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Mi avvicino ad Harry di soppiatto, ancora incerto se chiedergli del suo weekend o lasciar stare. Forse posso casualmente passargli accanto e sperare che sia lui a iniziare la conversazione.

Quando sono a pochi passi da lui, lo vedo interrompere la lettura e chiudere il libro che sta tenendo in grembo.

Siamo nel cortile, fuori, pochi minuti prima della lezione.

"Ti ho sentito arrivare venti metri fa."

Oh, che noioso.

Mi fermo, mettendo le mani nelle tasche della giacca. Se oggi mi dice qualcosa sulla spilla gli butto il libro nel cesso e tiro l'acqua.

"Che cosa sei, un gatto?"

Harry alza lo sguardo, fissandomi con occhi verdi così chiari da sembrare trasparenti. "No, ma mi piacerebbe esserlo."

E io vorrei essere ricco, che ci vuoi fare.

Mi dondolo sul posto, valutando cosa dire. "Almeno ti sei degnato di venire a lezione, oggi", dico alla fine.

I suoi occhi si spostano sulla mia spilla, poi di nuovo su di me. Non dice nulla, anche se qualcosa passa nel suo sguardo. Bravo ragazzo.

"In realtà sto per andare al cinema."

Lo guardo sbattendo le palpebre, senza parole. Sono le otto di lunedì mattina, non può già essersi drogato. Capisco che il lunedì sia un giorno terribile, ma così mi pare un tantino esagerato.

"Eh?" È la mia brillante risposta.

Harry solleva le spalle, indicando con una mano il libro che giace chiuso sulle sue gambe incrociate. "Ieri sera ho scoperto che proiettano in occasione speciale Stand By Me, il mio film preferito. Ho passato tutta la notte a rileggermi il libro."

Ma è reale questo tizio?

"Mi stai dicendo che non hai dormito pur di leggere e adesso andrai a rivedere un film dell'86 invece che andare a lezione?"

Harry fa un sorriso sghembo. "Sai di che anno è."

Sono sicuro di essere arrossito, ma spero non si noti troppo. Mi schiarisco la gola, imbarazzato. "E allora?"

"E allora vuol dire che ti piace", conclude. "Vienici con me."

Non avendo una risposta pronta ad una cosa del genere, cerco di prendere tempo. "Che razza di cinema proietta un film alle otto del mattino?"

Mi stupisce che questo buco di città abbia un cinema. Non ne ho visto nessuno, camminando per le vie.

"Otto e un quarto", mi corregge lui. "E poi te l'ho detto: è un'occasione speciale."

Sono scettico. "Che sarebbe?"

Harry alza gli occhi al cielo, alzandosi in piedi subito dopo. "Fai tante domande."

"Dai poche risposte", ribatto.

"Sono domande stupide."

"Guardare un film alle otto e un quarto di mattina è stupido."

"Non è vero."

"Si che è vero, Harry."

"Va bene, hai ragione tu. Andiamo?"

"Okay."

Cosa?

Harry mi guarda con uno sguardo trionfante. Come cavolo ci è riuscito? Lo giuro, non stavo pensando di dire sì. È stato un giochetto mentale, tutto qui.

Incrocio le braccia al petto. "Mi ripagherai con gli appunti che perderò oggi."

Lui sbuffa, iniziando a camminare nella direzione opposta alla scuola. Ha delle gambe chilometriche, quindi mi affretto a seguirlo. "Li chiederò a qualcuno."

Warm Blood || [larry]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora