25. Zugzwang

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Negli scacchi, Zugzwang è il termine che si usa quando durante una partita si rischia di perdere facendo una qualsiasi mossa e, pur di non sbagliare, la soluzione più conveniente da fare è quella di non muovere affatto.

È così che mi sento ora, in un freddo fienile di periferia, con il ragazzo che amo accanto, mia sorella morente tra le braccia e una creatura crudele davanti. Non muovo e non mi muovo. Aspetto il mio destino in silenzio, perché così deve essere. Non c'è altra alternativa che io possa prendere in considerazione.

"Niall è ancora vivo?" chiedo a Harry.

Harry stringe le labbra e non risponde.

"Tu", sento che Sean sta dicendo ad Ivy. "Come mai non mi hai detto del ragazzo?"

Ivy si stringe nelle spalle, il viso imperscrutabile. Non sembra terrorizzata da Sean, non sembra importarle lui possa romperle l'osso del collo in mezzo secondo. "Non mi sembrava importante."

Sean fa una risata finta, per niente allegra. "Mi hai fatto credere che la ragazza c'entrasse qualcosa."

"È così! È la sorella di Louis!"

Stringo i denti per non insultare Ivy. Che cosa ne guadagna? Perché ce l'ha con noi? Mia sorella ne ha già passate abbastanza per una vita intera.

"Oh", fa Sean. "Quindi in ogni caso Harry soffre. Allora ci siamo."

"Cosa vuoi da me?" sbotta Harry, spostando il corpo leggermente a destra, di fronte a me. Come per proteggermi da ciò che sta per arrivare.

"Niente. Far soffrire te è come far soffrire Zayn, tutto torna a questo fantastico ragazzo. Se solo mi avesse accettato, tanti anni fa."

"Non puoi essere ancora offeso per quello, dev'essere successo altro per farti agire", dice Harry, dando voce ai miei pensieri. A volte penso che siamo in sintonia, legati da qualcosa di più profondo della vita stessa.

Sean fa un gesto brusco, come se volesse colpire qualcosa. "Non sono affari tuoi. Oggi Zayn morirà, e insieme a lui tutto ciò che lo lega a questo mondo, ovvero tu e il biondino."

"Perché oggi?" chiede allora Harry. Ci deve essere un fattore scatenante, l'ira tenuta dentro così a lungo e sbocciata proprio ora.

"Diglielo tu, Zayn."

Il moro apre gli occhi di poco, liberato dalla presa di Sean. Sbatte le palpebre e sembra ciondolare sul posto. Deve avere solo poco più sangue rimasto in corpo. Ricordo di non aver mai chiesto a Harry come si uccide un vampiro, ma questo sembra un modo efficace.

Zayn cede con un suono gutturale che viene dal profondo della sua gola. "Oggi ho detto a Niall che sono un vampiro, e lui l'ha accettato. Oggi gli ho detto di amarlo."

Harry si lascia scappare un singhiozzo frustrato. Il cuore di Zayn sembra destinato a spezzarsi ogni volta che gli viene data la possibilità di ricominciare.

"Non è tutto così romantico?" dice Sean con gioia forzata. "Era la prima volta che pronunciava quelle parole da secoli. Ora Zayn mi guarderà mentre uccido anche il suo migliore amico."

Anche. La parola mi provoca i capogiri.

Contrariamente a quello che dovrebbe succedere, Harry si gira verso di me e dà le spalle al nemico. Vorrei urlargli di non farlo, ma non ci riesco. I suoi occhi bruciano nei miei con un'intesità tale da farmi perdere il fiato.

"È vero quello che hai detto."

Deglutisco. "Cioè?"

Un sorriso malinconico si fa spazio sul suo viso. Si batte una mano sul petto, dove so che ha appuntato la spilla all'interno del maglione. "Ti amo, Louis Tomlinson."

Warm Blood || [larry]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora