I MISS YOU

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Tre settimane, era tre fottute settimane che non vedevo Matteo. 

Era metà novembre, il trimestre scolastico stava finendo ed eravamo quindi pieni di verifiche e interrogazioni varie. Non avevo tempo di respirare, stavo saltando un sacco di lezioni di danza e in più non vedevo il mio ragazzo da tre settimane.

Non era un bel periodo.

«Stasera usciamo, e non accettiamo un no come risposta» mi aveva detto Beatrice quel pomeriggio.

«Hai bisogno di svagarti un po', amica, ti stai consumando» le diede man forte Francesca con aria preoccupata.

Io sbuffai.

«Non sono sicura di voler uscire» dissi scuotendo la testa.

«Quale parte di "Non accettiamo un no come risposta" non hai capito?» mi chiese Beatrice spalancando gli occhi.

«Non ho detto di no infatti, Bea. Ho detto che non so se voglio uscire» le feci notare io in tono fiacco.

Sentii lei è Francesca sbuffare, poi si guardarono scocciate.

«L'amore cambia le persone» sentii dire a Francesca.

Io la guardai confusa.

Perché aveva detto quella frase?

Ero cambiata davvero da quando stavo con Matteo?

Mi aveva davvero cambiata la mia relazione?

Non mi piaceva quello che aveva appena detto, così decisi di farle capire che si sbagliava e accettai di uscire.

«Sapevo l'avresti presa sul personale!» esclamò Francesca entusiasta, battendo il cinque a Beatrice.

«Siete perfide» dissi con gli occhi ridotti a fessura.

«Però ti abbiamo convinta a uscire!» esclamò Beatrice con un sorriso angelico.

Sorrisi anche io scuotendo la testa.

Erano proprio amiche mie!

E così quella sera mi stavo preparando per uscire con Beatrice e Francesca anche se un po' di malavoglia. La tristezza e la mancanza di Matteo erano tornate a farsi sentire, e per di più al tutto si era sommato un briciolo di rabbia perché quel giorno mi aveva scritto solo il buongiorno e poi basta.

Che cosa stava succedendo?

Non dovevamo superare tutti i problemi anche se distanti?

Non scriversi per tutto il giorno non era un modo per farlo!

«Cecilia! È mezz'ora che ti chiamo! Ti squilla il cellulare!» sentii esclamare in quel momento da Filippo, che aveva aperto la porta del bagno e mi stava porgendo il mio telefono.

Feci uno scatto e guardai Filippo stranita.

«Vuoi rispondere?! È Matteo!» esclamò mio fratello.

Aggrottai le sopracciglia.

Matteo?

Era anche una videochiamata!

Così appoggiai il cellulare al piano del bagno mentre finivo di truccarmi.

«Ehi, Ceciu!» esclamò Matteo appena aprii la chiamata «Come siamo belle! Stai uscendo?» mi chiese.

«Sì, con la Fra e la Bea» risposi fredda e lanciando sguardi furtivi allo schermo del cellulare.

Non ero in un bel momento, l'ho già detto, e voglia di parlare con Matteo ne avevo poca.

I Girasoli Di Van Gogh //Matteo Pessina Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora