Dicembre era finito, Natale era passato da un po' ormai, eravamo ufficialmente nel 2021 e io avevo ufficialmente iniziato la prima sessione di esami all'università. Pesantina, lo ammetto, ma tutto sommato facevo cose che mi piacevano (tranne latino ma era obbligatorio) quindi non mi dispiaceva neanche troppo.
La mia vita andava avanti a partite di Matteo a Bergamo (tranne qualcuna in trasferta come quando giocava a San Siro o a Torino), studio per l'università e serate con gli amici.
E fu proprio una serata con gli amici che mi annunciò un giorno Matteo, ma non una serata con i miei amici, con i suoi, che io non conoscevo.
E che amici!
«Hai da fare giovedì?» mi chiese una domenica di fine febbraio, quando andammo a mangiare qualcosa dopo la sua partita contro il Napoli.
«No, cosa facciamo?» chiesi dopo averci pensato.
Matteo fece un sorrisetto complice.
«Abbiamo una cena» si limitò a dire.
Io lo guardai confusa.
«Una cena con chi?» chiesi.
«Con dei miei amici della Nazionale» rispose Matteo.
Io spalancai gli occhi.
«Scherzi?» chiesi sorpresa.
«Assolutamente no, ti faccio conoscere i ragazzi con cui gioco fin dall'under 21» rispose Matteo con un sorrisetto.
Io spalancai ancora di più gli occhi e feci una risatina.
Wow!
Compagni di Nazionale?
E chi erano?
«Ci saranno anche le loro ragazze vero?» chiesi per essere sicura «E quanti saremo?» chiesi quando Matteo annuì.
«Io e te, Loca e la sua ragazza, Fede e la sua ragazza e Bare e sua moglie» rispose Matteo.
Io lo guardai spaesata.
Chi?
«Allora, Bare credo sia Barella» supposi «Ma gli altri non ho idea di chi siano, e se dici i soprannomi che usate voi ho ancora meno possibilità di capirlo» gli feci notare alzando le sopracciglia.
Matteo fece una risatina divertito.
«Loca è Manuel Locatelli» iniziò a spiegare poi.
«Mai sentito» ammisi scuotendo la testa.
«Gioca nel Sassuolo... alto, con i capelli ricci...» provò Matteo «Fa niente, lo conoscerai alla cena» disse quando io scossi di nuovo la testa «Fede invece è Federico Chiesa» continuò poi.
A quel punto io mi illuminai.
«Questo lo conosco! Mio fratello ne parla spesso e ho visto qualche foto. Carino» dissi annuendo.
Matteo mi guardò male.
«Non andiamo alla cena per rimorchiare, Cecilia. Sei la mia ragazza» disse serio.
«Calmati, Psycho! Era una constatazione!» esclamai io in risposta.
Gelosia portami via!
Matteo sospirò e poi scosse la testa.
«Beh, che ne dici, ti va?» mi chiese poi.
«Di nuovo: ho scelta?» chiesi io alzando un sopracciglio.
Matteo fece una risatina.
«Io vorrei che ci fossi, e poi questa volta niente telecamere, è una cosa privata» rispose poi guardandomi con aria innocente.
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I Girasoli Di Van Gogh //Matteo Pessina
FanfictionAssurdo come un singolo sguardo possa cambiarti la vita. Assurdo come incontrare le iridi di uno sconosciuto ti possa far sentire quel tuffo al cuore che ti fa capire che forse così sconosciuto non è. Assurdo come, quando gli sguardi di due persone...