«Ceci! È Matteo!»
Ero in bagno a finire di prepararmi quando mio fratello mi aveva avvisato dell'arrivo del mio ragazzo.
Era fine agosto, Matteo aveva ricominciato da poco con le amichevoli in vista del campionato, mancavano un paio di settimane all'inizio del mio secondo anno di università e fuori faceva ancora abbastanza caldo.
Matteo era libero quel pomeriggio, così avevamo deciso di fare quello che probabilmente sarebbe stato l'ultimo pomeriggio di relax al parco prima che arrivasse la stagione fredda e si sommassero tutti i nostri impegni.
«Digli che scendo!» risposi a Filippo, uscendo dal bagno per infilarmi le scarpe.
«Già fatto» disse lui facendomi l'occhiolino.
Io sorrisi, poi presi la borsa e uscii.
«Ciao, amore» dissi quando arrivai da Matteo.
«Ehi» mi sussurrò lui prima di baciarmi.
Poi salimmo in macchina diretti al parco di Monza.
«Ho una cosa per te» dissi a Matteo quando fummo seduti «Non ci siamo regalati niente all'anniversario» spiegai quando lui mi guardò sorpreso.
Poi tirai fuori dalla borsa una busta e la porsi a Matteo. Dentro c'erano due biglietti per il concerto di Emanuele Aloia il mese dopo in un palazzetto vicino a Como.
Matteo sorrise.
«Vieni con me?» mi chiese.
«Se vuoi» risposi io alzando le spalle con finta noncuranza.
Poi feci una risatina insieme a Matteo e mi sporsi per baciarlo.
«Sei la migliore» mi sussurrò lui.
Io sorrisi appoggiando la mia fronte alla sua e guardandolo negli occhi.
«Anche tu sei il migliore» gli sussurrai a mia volta «🎶Nei tuoi occhi ho visto i girasoli di Van Gogh, e ti ho sentito più vicino per un attimo. Ho dato tutto ciò che avevo fino a perderlo, il nostro amore come arte in ogni secolo🎶» canticchiai poi.
Matteo sorrise.
«Quanto mi piace quando canti!» disse sospirando, prima di tornare sulle mie labbra.
Poi mi disse che aveva anche lui una cosa per me e mi porse un sacchetto appena tirato fuori dal suo zaino.
Aprendo il sacchetto ci trovai una maglia dell'Italia, ma non una maglia qualunque, la sua.
«Regalarti quella dell'Atalanta ha portato fortuna alla Nazionale, magari regalarti questa porterà fortuna al nostro amore» spiegò Matteo.
Io feci un sorriso prima di ringraziare.
«Noi non abbiamo bisogno di fortuna» dissi però poi «🎶Siamo eterni come il bacio di Klimt🎶» canticchiai di nuovo.
Sorrise anche Matteo, prima di tornare sulle mie labbra con passione.
~~~
La mia storia finisce qui, nel modo più bello che avrei mai potuto desiderare.
Ora Matteo continua ad allenarsi con l'Atalanta ed è pronto a campionato e Champions, senza però dimenticarsi delle qualificazioni per i Mondiali che iniziano tra poche settimane.
Io invece continuo a studiare storia dell'arte e cultura, grazie anche a Emanuele Aloia, lo ammetto, che con le sue canzoni mi ha insegnato cose che ancora non sapevo.
Io e Matteo continuiamo a uscire, passare serate insieme e divertirci come dei matti, e diciamo che viviamo il momento. Non sappiamo cosa ci riserverà il futuro, ma sappiamo di amarci adesso ed è quello l'importante. Ovviamente speriamo entrambi che ci siano ancora tante pagine della nostra storia d'amore da scrivere, ma se così non dovesse essere sono sicura che anche lui come me si guarderà indietro e farà sempre un sorriso ripensando alla nostra storia.
Io lo farò sicuramente, perché quello che abbiamo avuto e che ancora stiamo vivendo è qualcosa di unico per me, mai provato e mai neanche immaginato di poter provare. Un amore con la A maiuscola, che mi ha permesso di vedere sfumature del mondo che mi erano sconosciute e che mi hanno reso la vita migliore e più magica. E tutto questo grazie a una sola persona, il mio Matteo, che, sempre per citare Emanuele Aloia, dentro me ha visto mille musei mentre io ci vedevo solo vuoti corridoi.
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I Girasoli Di Van Gogh //Matteo Pessina
FanfictionAssurdo come un singolo sguardo possa cambiarti la vita. Assurdo come incontrare le iridi di uno sconosciuto ti possa far sentire quel tuffo al cuore che ti fa capire che forse così sconosciuto non è. Assurdo come, quando gli sguardi di due persone...