Mancavano pochi giorni al mio diciannovesimo compleanno. Matteo aveva tolto il tutore da poco, non aveva ancora ricominciato gli allenamenti ma camminava senza stampelle e faceva tutto abbastanza tranquillamente. Nel frattempo maggio era iniziato da un giorno, il che significava pensare alla festa di compleanno.
Ma io non ero sicura di volerla fare quell'anno, avevo già fatto quella dei 18.
«Stai scherzando?! Se non facciamo la festa non avremo regali dai nostri amici!» mi aveva fatto notare Filippo con aria ovvia «Io voglio i regali quindi la faccio, decidi tu se unirti a me o far parte degli invitati» aveva aggiunto alzando le spalle con noncuranza.
Io sbuffai. Filippo aveva ragione, ma ricevere i regali non era un buon motivo per fare la festa... forse.
«Secondo te devo invitare anche Matteo?» chiesi titubante.
Filippo alzò le sopracciglia sorpreso.
«Ceci, è il tuo ragazzo, certo che devi!» esclamò con aria ovvia.
Io sospirai.
«Lo so che è il mio ragazzo, ma ti ricordi che a Giacomo non va molto a genio? E che è un calciatore di serie A? Non voglio che venga assillato tutta la sera dai nostri amici» spiegai io, cercando di giustificare la mia incertezza.
Filippo sospirò.
«Ceci, capisco, ma sembrerà strano che non ci sia il tuo ragazzo no?» mi chiese per farmi ragionare.
Sospirai di nuovo.
Aveva ragione, non potevo non invitare Matteo, e poi era la volta buona in cui avrei potuto mostrare a Giacomo che si sbagliava e che Matteo non era quello che lui pensava.
Ma sei poi invece Giacomo avesse fatto scene?
E se avessero assillato Matteo di domande sul calcio e sulla sua carriera?
"Basta farti mille paranoie, Cecilia! Matteo è il tuo ragazzo e verrà alla tua festa! È la prima volta che fai un compleanno da fidanzata, non buttarlo via così!" mi rimproverai da sola.
Matteo sarebbe venuto alla mia festa!
Assolutamente!
~~~
«È normale essere così in ansia prima di una stupida festa di compleanno?» chiesi la fatidica sera della festa, cercando di regolare il respiro.
Eravamo ancora solo io, Matteo e Filippo, e stavamo aspettando gli altri invitati già al locale che avevamo pagato.
«Ceciu, stai calma» mi disse Matteo prendendomi una mano «Andrà tutto bene, e se qualcosa dovesse infastidirmi me la vedrò da solo» mi assicurò annuendo.
«Niente risse però. È il nostro compleanno e ti sei appena ripreso da un infortunio, non è il caso di farsi male di nuovo» lo ammonii puntandogli un dito contro.
Matteo mi guardò stranito e mi fece fare una risatina.
«Niente risse, promesso» mi assicurò «Intanto però guarda il tuo cellulare» mi suggerì.
Io aggrottai le sopracciglia confusa, ma quando sbloccai il telefono mi accorsi di una notifica da instagram: @pessinamatteo ti ha menzionato nella sua storia.
Quando aprii la notifica mi scappò un sorrisetto.
Era proprio una bella storia!
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I Girasoli Di Van Gogh //Matteo Pessina
FanfictionAssurdo come un singolo sguardo possa cambiarti la vita. Assurdo come incontrare le iridi di uno sconosciuto ti possa far sentire quel tuffo al cuore che ti fa capire che forse così sconosciuto non è. Assurdo come, quando gli sguardi di due persone...