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Le guardie di Lexa rinchiusero nuovamente i due nella cella, l'unico pensiero positivo era quello che i loro amici fossero scappati.
Clarke si sedette nell'angolo più buio e  appoggiò la testa al muro, non fiatò.
《Principessa troveremo un modo》 provò a rincuorarla lui ma inutilmente,  sebbene il buio riuscì a capire subito che era preoccupata.
《Finn avrà condotto tutti quanti al mare, mia sorella e gli altri sono in viaggio, ce la faranno》 andò verso di lei e si sedette accanto 《Clarke andiamo》le mise una mano sulla coscia e il gesto per qualche strano motivo la fece innervosire
《Cosa ti sei messo in testa? 》 gli domandò, aveva le lacrime agli occhi 《Potevi scappare con gli altri e andartene》 esclamò spingendo la sua mano via, se fosse stata un altra volta Bellamy probabilmente avrebbe lasciato perdere ma questa volta non si mosse dalla sua posizione, teneva lo sguardo fisso sui suoi occhi.
《Odiami quanto vuoi ma io da qui senza di te non me ne sarei andato lo stesso》 glielo ricordò e notò nella sua espressione un leggero miglioramento, gli sorrise brevemente ma ritornò subito seria 《Ti sei messo in pericolo Bellamy》 sospirò asciugandosi le poche lacrime che le rigavano il viso 《Se dovesse succederti qualcosa io-》 non riuscì a finire la frase, tutte le difese create da quando era sulla terra stavano lentamente cadendo, aveva perso troppe persone.
Il ragazzo la spinse delicatamente verso di se per abbracciarla, il momento fu memorabile, nessuno dei due si mosse, erano uno stretto all'altro.
Le mani del ragazzo le accarezzavano delicatamente i capelli, non voleva toccarla troppo, non voleva rovinare il momento. Ormai la conosceva bene, ogni piccola scontilla poteva trasformarsi in una bomba.
Al solo pensiero gli scappò una piccola risata.
《E a pensare che i primi giorni sulla terra ci odiavamo》 si staccarono dall'abbracciò  e nuovamente sentirono quella sensazione di vuoto.
《E ora?》 Chiese Clarke ma si pentì subito di averlo detto, si morse la lingua.
Bellamy si appoggiò al muro senza distogliere lo sguardo sul suo viso, era buio ma i suoi occhi azzurri erano quasi come dei fari.
《Ora siamo i prigionieri della regina dei terrestri》scherzò per ironizzare un po', atmosfera era diventata simile a quella creata nel bunker la notte di ormai parecchi giorni prima ma tutto quello che aveva fatto fino a quell'istante era tutto reale, erano pienamente consapevoli.
《Domani dobbiamo parlare con Lexa》 sbuffò e cercò di mettersi comoda per affrontare la notte 《Se vuoi sono un ottimo cuscino》 rise lui e gli ricordò la notte precedente, lei appoggiata alla sua testa.
《Hai la testa dura》 lo squadrò dalla testa ai piedi e infine decise di appoggiarsi alla spalla.
《Buonanotte principessa》

Il giorno dopo....
I due vennero svegliati da un forte rumore di passi.
Clarke si sistemò e si alzò velocemente, Bellamy fece lo stesso.
La cella si aprì e da lì apparve Lexa con affianco due guardie.
《Clarke vieni》 la donna indicò a uno dei suoi uomini di prenderla ma ragazza, Bellamy le si mise davanti e aprì le braccia.
《Che cosa vuoi da lei?》 Chiese cercando di mantenere la calma 《Solo parlare》 rispose lei ma il ragazzo non si mosse dalla posizione.
《Solo parlare è l'equivalente di uccidere venti dei nostri?》  Ribattè lui e Lexa rimase impassibile, guardó Clarke.
《Arrivo》la ragazza mise entrambe la mani attorno alla vita del ragazzo e lo superò 《Se le fai qualcosa-》Bellamy non riuscì a finire la frase che Lexa annuì ormai stufa 《Non farò nulla alla tua ragazza》 concluse il discorso e uscì seguita da Clarke.
I due terrestri rimasero all'interno della cella con Bellamy, quest'ultimo sapeva benissimo che le sue sorti erano nelle loro mani, infondo come aveva detto Lexa, lui era il nuovo 'Murphy'.
《Da me cosa volete?》 Chiese rivolgendosi al terrestre più vicino a se che a sua volta tirò da dietro la schiena un coltello 《Quello che farà il comandante alla ragazza》

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