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Il mattino seguente...

Bellamy e Clarke dopo essersi assicurati di Lincoln, ritornarono nella loro stanza

Si svegliarono con fatica ma finalmente era arrivato il giorno.
Il giorno della cosidetta pace.
《Devi parlare con Octavia》Clarke si mise sui gomiti 《Pace coi terrestri e pace fra fratelli》 si sporse per baciarlo e lui ricambiò mettendola sopra di se, Clarke lo squadrò 《E pensare che all'inzio per prendere quel bracciale ero disposto a tagliarti la mano》rise prendendogliela e lei lo colpì giocosamente 《I ragazzi dei 100  rimasti si sono ambientati bene qua》 Clarke si appoggiò al suo petto, nessuno dei due voleva alzarsi 《Raven ha in mente di costruire un rover e vuole l'aiuto proprio di Murphy》 sorrise, una coppia abbastanza inaspettata 《Finn a quanto pare anche lui si sta dando da fare con gli ingenieri e tutti gli altri pure》
Bellamy sospirò, si erano tutti sistemati, l'idea della pace era vicina ma improvvisamente sentì una strana sensazione, come se la pace lui non se la meritasse.
《Te la meriti anche tu》Clarke interruppe i suoi pensieri e lo invitò ad alzarsi dal letto. Dovevano vedere Abby per discutere delle ultime cose.
《Al lavoro principessa》 la baciò velocemente sulla guancia e mano nella mano si avviarono verso l'infermiera.
Appena arrivati trovarono Abby affianco a Octavia e a Lincoln, quest'ultimo con una benda accanto all'occhio destro. Bellamy si irrigì e si mise una mano dietro la nuca, incontrò lo sguardo del terrestre che più che minaccioso era addirittura tenero.
《Vai, parlo io con mia madre》 lo invitò ad andare dalla sorella e lui annuì.
《Mamma!》 Clarke andò verso la madre e l'abbracciò, faceva uno strano effetto ogni volta. Un effetto bello.
《Una delle mie guardie è stata a Polis e ha detto che Lexa ha spostato il luogo dell'incontro, ha detto che vuole  incontrare il nostro capo al loro confine》 Abby sospirò prendendole la mano 《Clarke voglio che tu vada per me, ho parlato con Kane e con gli altri e sono più che d'accordo.》
La ragazza spalancò gli occhi 《Tesoro hai protetto e salvato dei ragazzi, meriti tu di firmare il contratto di pace con Lexa》 continuò   per poi voltarsi verso Bellamy che intanto stava conversando all'apparenza con Lincoln in modo amichevole 《Voglio che tu e lui andiate insieme, io mi fido di voi》concluse ponendole due spille da consigliere che sulla terra presero il valore quasi come il cancelliere
《Andate consiglieri Griffin e Blake》
Proprio in quell'istante Bellamy si intromise con uno sguardo confuso, Clarke gli spiegò tutto cercando di non tralasciare nulla, era successo tutto così in poco tempo.
《Andiamo collega?》 Bellamy prese la mano della ragazza e insieme si avviarono verso l'esterno lasciando sul viso di Abby uno sguardo fiero.
《Con O'?》 chiese la ragazza appoggiandosi alla sua spalla che lentamente alzò 《Mi abituerò》 sospirò 《I consiglieri non devono aver rancori》 si indicó e prese un respiro profondo 《Io prometto di proteggere questa gente come non ho mai fatto prima》 alzò la voce sulle ultime parole, Clarke gli prese il viso e  lo baciò, successivamente lo strinse a se.
《Abbiamo un viaggio bello lungo principessa, e credo che dobbiamo portare con noi almeno due persone》continuò e subito alle loro spalle apparvero Octavia Lincoln.
《Oh n-》 cercò di dire ma Clarke annuì.
《Niente rancori》gli sussurrò all'orecchio e si avvicinò vicino ad Octavia lasciandolo solo con Lincoln alla quale cominciò a chiedergli di tutto.

Tutti e quattro si addentrarono nel bosco.
《Mia sorella una mi-》 provò a dire ma incrociò lo sguardo di Clarke che camminava davanti a se, il bosco era illuminato da piccoli spiragli di luce e proprio quelli le illuminavano il viso, Bellamy si bloccò a guardarla.
Lincoln schioccò le dita riportando lo sguardo su di se 《Una nostra responsabilità》 continuò il ragazzo e Bellamy annuì con fierezza.
《Il confine è fra un chilometro circa》 disse Lincoln per poi indicare la strada alle ragazze davanti a loro.

Lincoln aveva ragione, dopo quasi un chilometro giunsero alla meta.
Clarke e Bellamy notarono subito Lexa affiancata anche lei da due uomini, ma questa volta non erano guardie....erano civili.
I due si scambiarono uno sguardo, conoscevano bene quel posto.
Il bunker delle armi.

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