Pensieri pre-viaggio

138 11 0
                                    

Non sono mai andata in aereo. E adesso mi sto cagando in mano. No, vabbè,

Preparando la valigia mi sono resa conto di avere un marea di felpe, e poi alla fine uso le solite..mah..

Mi butto sul letto, facendomi già un film mentale di come sarà questa esperienza: se rimarrò la solita italiana un pò sfigata, o se lo stile londinese si possessionerà di me...
Immagino la mia faccia davanti alle vetrine di Harrods, consapevole di non poter acquistare nulla (o quasi) di tutte le meraviglie presenti in quel negozio; immagino l'imponente Buckingham Palace, il palazzo Reale della mia cara e amata Regina Elisabetta II; immagino le persone del posto, la pulizia dei locali e l'educazione degli abitanti..

Spero, però, di non prendere mai un ascensore. Ebbene sì..ho una paura incontrollabile degli ascensori: ho paura di rimanere bloccata in quel "posto" piccolo e anche un pò buio, e non voglio rimanerci chiusa a Londra, il mio sogno che sta divendando realtà.

Mi sveglia dai miei pensieri mia madre, chiedendomi di scenderi giù.
Scendo. Ecco i genitori di Alberico. Scoppio in lacrime. Avevo tralasciato il mio primo piccolo grande amore, per un viaggio.
Scendo, e riesco a malapena a dire -Bu..buonasera-.
Sento un braccio abbracciare le mie spalle, -So che ti senti in colpa, ma non è colpa tua..eravamo venuti qui per augurarti buon viaggio. E non dimenticarti di telefonarci quando arrivi, vogliamo sapere tutto su Londra.- disse quasi allegro il padre di Alberico, che avevo visto solo una volta ma pareva che lo conoscessi da tempo. A quelle parole, non sapevo cosa rispondere.

Spazio autrice:
Ciao ragazze (e ragazzi)!
Volevo solo dirvi che non posso aggiornare molto la storia: quegli stupidi professori assegnano pagine su pagine per non farmi finire la storia!
Vabbè, ora la smetto..
Ciaoo! 👋

Lost in a your hug » Matteo TiberiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora